CIO, il nuovo presidente è Thomas Bach

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Si è tenuta a Buenos Aires, in occasione della centoventicinquesima sessione del CIO, la votazione per decidere il successore del belga Jacques Rogge, figura ormai stituzionale ai vertici dello sport mondiale da anni (era in carica dal 2001).

Al posto dall’ex velista di Gand è stato eletto il tedesco Thomas Bach, 60enne avvocato ed uomo d’affari, vincitore di un oro nella prova di fioretto a squadre maschile a Montréal 1976, membro CIO dal 1991 e presidente dal 2006 del Comitato olimpico di Berlino, nonchè ex direttore della commissione Antidoping e (si vocifera) fortemente sponsorizzato dall’influente sceicco del Kuwait Ahmad al-Sabah.

Bach ha battuto la concorrenza di altri cinque candidati al ruolo di presidente che erano Serguei Bubka (Ucrania), Ser Miang Ng (Singapore), Richard Carrion (Porto Rico), Denis Oswald (Svizzera) e Ching-Kuo Wu (Taiwan) e resterà in carica fino al 2021 quando potrà eventualmente candidarsi per un ulteriore quadriennio. Ecco le sue prime parole:

 

Voglio essere presidente di tutti. Lavorerò insieme a tutti voi nei prossimi anni“.

Ecco le prime reazioni del Presidente del Coni Giovanni Malagò:

Sono molto contento per l’elezione di Thomas Bach con cui vanto un eccellente rapporto personale. Me l’aspettavo, non sono assolutamente sorpreso. Sin dal primo giorno l’Italia ha sempre sostenuto la sua candidatura. Lo abbiamo appoggiato con forte convinzione e per questo siamo doppiamente felici. Oggi per il Cio si apre un nuova era. Dobbiamo dire grazie a Jacques Rogge per aver dato un’impronta significativa in questi anni al vertice dello sport mondiale, ma ora le sfide che attendono Bach saranno impegnative“. “Nei prossimi otto anni ci saranno molti argomenti che necessariamente dovranno essere oggetto di riflessione e possibili cambiamenti. Credo che Thomas, campione olimpico e manager di successo, sia l’uomo giusto al posto giusto per condurre il mondo a cinque cerchi in un’ottica a metà tra la tradizione della famiglia olimpica e l’innovazione necessaria nei tempi moderni“.

Stefano Pellone
Stefano Pellone
Parte-nopeo e parte bolognese, ha collaborato a vari progetti editoriali e sul web (Elisir, Intellego, Melodicamente). Ha riscoperto il piacere del calcio guardando quello femminile.

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