Le pagelle dell’Italia Under 21: Bertolacci in extremis regala agli azzurri il primo posto

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Le pagelle di Norvegia-Italia 1-1:

NORVEGIA (4-3-3)

Østbø 7: Avvio di gara poco impegnativo per il giovane portiere norvegese che pian piano si vede, però, costretto a interventi sempre più decisi e sempre più decisivi; così, dopo aver neutralizzato un tentativo di Sansone e aver visto sfilare al lato un secondo tiro dello stesso al 24′, inizia a fare sul serio con l’intervento miracoloso sul colpo di testa di Caldirola al 35′ e, soprattutto, salvando il risultato sul tiro di Destro al 42′ negandogli l’angolino. Nella ripresa dopo appena 8 minuti rischia di combinarla grossa facendosi sfuggire la palla in piena area di rigore ma l’Italia non riesce ad andare al tiro.

Linnes 6,5: Tra i difensori norvegesi il terzino destro è senz’altro quello che fa più movimento, facendosi vedere anche in avanti con un buon inserimento in area al 22′ su cui la difesa azzurra cala un muro; al 34′ sbaglia un passaggio rischiando di mandare a gol Destro servito prontamente da Rossi.

Rogne 5,5: La difesa della Norvegia è retta da lui, ma non sembra mostrare particolare brillantezza in un paio di episodi; al 45′ si fa anche ammonire per un tocco – abbastanza ingenuo – di mano (dal 55′ Strandberg 6,5: entra e fa sua la propria area di rigore, ma non riesce inizialmente a cambiare l’inerzia della partita; cerca di vedersi anche in avanti su un paio di calci d’angolo ma non riesce a colpire. Decisivo, però, nella realizzazione del calcio di rigore che regala il momentaneo vantaggio alla Norvegia).

Hedenstad 6,5: un po’ annebbiato nel corso primo tempo, nella ripresa cresce in maniera esponenziale arando la fascia sinistra; grande punizione battuta al 64′ che colpisce la traversa e si spegne sul fondo. Buona prestazione.

Nordtveit 5,5: Fa il suo, cercando di (co)reggere il peso della difesa con Rogne, ma non andando quasi mai oltre il suo compito.

Berisha 6,5: Insieme ad Henriksen tocca a lui impostare il gioco offensivo, mansione in cui il norvegese si trova a suo agio; al 39′ ha un’occasione potendo andare alla conclusione da fuori, ma la precisione non c’è e finisce al lato. Nella ripresa sbaglia qualche passaggio ma si rende anche protagonista di ottimi colpi di genio. Un po’ discontinuo.

Henriksen 5,5: Ottimo negli anticipi, bravo nelle ripartenze; anche lui sale di livello nella ripresa(dal 72′ Ibrahim 5,5: entra di prepotenza ma non incide particolarmente)

Konradssen 5,5: Qualche ottimo scambio con Berisha, come al 36′ e qualche buon intervento a centrocampo ma una prestazione non brillante.

de Lanlay 7: Nel primo tempo fa vedere belle cose da un punto di vista tecnico ma nulla più; nella ripresa il giovane norvegese spinge di più crescendo con il passare dei minuti.

Nielsen 6: Abile a partire in contropiede e servire poi i compagni e alla costante ricerca di King; spinge di più nella ripresa salendo di ruolo (dal 59′ Kastrati 5,5: entra ma non riesce a rendersi particolarmente incisivo).

King 7: Regge il peso dell’attacco completamente da solo per tutto il primo tempo rendendosi pericoloso con buone incursioni; nella ripresa viene aiutato anche dai compagni di reparto.

All. Skullerud 6: Cerca di reggere il peso delle offensive degli azzurri per tutto il primo tempo, difendendo lo 0-0; nella ripresa fa spingere i suoi di più alla ricerca del gol, gol che arriva però in modo fortunoso con il calcio di rigore. Formazione tosta.

ITALIA (4-4-2)

Bardi 6: Pochi gli impegni dell’estremo difensore azzurrino nel corso del primo tempo dove si vede solo per un paio di uscite – sempre con la giusta sicurezza e con buon tempismo – e nulla più. Nella ripresa un po’ più impegnato ma non troppo; nel finale il calcio di rigore su cui Bardi non ha particolari colpe.

Donati 7: Ottima prestazione per il numero 2 azzurrino che si mette in mostra già nel corso del primo tempo con un paio di ottimi interventi che sventano le pericolosi incursioni in area di King; poche le disattenzioni come poche le imprecisioni dell’intero reparto difensivo. Nella ripresa ancora un intervento provvidenziale ai danni del solito King al 55′; nel finale cala un pochino a causa della stanchezza e di un Hedenstad sempre più in crescita.

Capuano 7: Se nel primo tempo si rende protagonista di un paio di buoni interventi in fase di recupero, nella ripresa dà il meglio di sé compiendo una miriade di recuperi e rendendosi protagonista di un grande intervento su de Lanlay all’80’; si ripete ancora dopo due minuti con un intervento perfetto su Hedenstad ottimamente innescato dal tacco di Berisha.

Caldirola 7: Buona prestazione da un punto di vista difensivo, ottima anche da un punto di vista offensivo con le pericolosità apportate alla difesa avversaria con i propri colpi di testa, come al 27′ e, soprattutto, al 35′ con l’intervento miracoloso dell’estremo difensore norvegese; bravissimo anche negli anticipi e nel gestire il gioco in fase difensiva.

Regini 6: Bravo sulla fascia dove trova il valido sostegno di Sansone in fase offensiva; in fase difensiva svolge bene i suoi compiti, anche se dei quattro difensori è forse il meno brillante.

Saponara 6: Sulla fascia destra porta scompiglio come ha dimostrato di saper fare bene anche in altre occasioni, lo fa al 12′  con una bella azione in dribbling seguito poi dal cross sballato; ci riprova al 28′ e al 38′ ma non ha molta fortuna (dal 46′ Bertolacci 7: il giovane centrocampista in forza al Genoa entra a fare il Verratti della situazione e lo fa nel migliore dei modi, sia in fase difensiva che in quella offensiva; decisiva, soprattutto, la bellissima rete in girata allo scadere del recupero che regala un pareggio più che meritato all’Italia).

Crimi 6: Buona anche la prestazione di Crimi che corre e non risparmia fiato dando mostra di avere un’ottima capacità di inserimento, di movimento senza palla e ricordando per certi aspetti il miglior Florenzi; bravo anche nella capacità di anticipo ai danni degli avversari.

Rossi 6: Buona prova anche per il centrocampista azzurro che agisce prima da centrale provando a cercare ora gli esterni ora le punte; nella ripresa, prima di essere sostituito, viene spostato sulla destra dove può agire liberamente (dal 60′ Florenzi 6: entra subito con la solita grinta e cattiveria, mordendo il campo e provando appena dopo 6 minuti la conclusione di esterno destro dal limite dell’area su cui il portiere si fa trovare pronto; per il resto la solita ottima prestazione)

Sansone 7,5: Forse il migliore in campo quest’oggi con le sue continue incursioni e accentramenti palla al piede, davvero inarrestabile e inmarcabile. Non è molto fortunato nelle conclusioni dalla distanza, conclusioni predilette dal giocatore del Parma, ma complessivamente la sua è un’ottima prestazione.

Destro 5: Per i primi 20 minuti non si vede per niente, poi lo si vede muoversi molto e ritornare fin quasi in difesa pur non trovando l’incisività giusta; in chiusura di primo tempo difende bene palla e cerca l’angolino ma il portiere glielo nega. Nella ripresa cresce nei movimenti e ha un paio di occasioni nitide da gol – prima al 57′, poi tre minuti più tardi – che, però, puntualmente spreca cadendo nel baratro psicologico di un attaccante che non riesce a segnare (dal 71′ Gabbiadini 6: bravo come sempre nelle sue fiammate e sempre pericoloso nelle conclusioni).

Paloschi 5,5: Anche lui non si vede molto per lunghi tratti di gioco, anche se spesso riesce a fare bene in fase di possesso palla; in chiusura di primo tempo è bravo a innescare l’azione che porta Destro vicino al gol. Nella ripresa cala progressivamente con lo scemare delle forze.

All. Mangia 6,5: Bravo a mettere in campo un Under 21 degna di tutto rispetto, nonostante fosse una formazione del tutto inedita e con un fitto turnover. All’inizio i suoi faticano un po’ a ingranare, ma poi ci prendono gusto e dimostrano di non essere una formazione di ‘serie B’.

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Daniele Gubbiotti
Daniele Gubbiotti
Nasce nel 1986 a Terni. Nel 2010 consegue la laurea in Lettere. La passione per il calcio, unita a quella per la scrittura e per la linguistica lo portano ad avventurarsi nel campo del giornalismo sportivo.

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