Europei Under 21: Pot a viso aperto; Adrion all’attacco

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Dopo le due gare di ieri sera, oggi è la volta del Girone B, da tutti riconosciuto come un gruppo d’acciaio. Il programma odierno propone già la super sfida fra Olanda e Germania allo stadio Ha Moshava di Petah Tikva, con inizio alle 20:30 italiane. Sarà fondamentale partire col piglio giusto, un’eventuale sconfitta oggi metterebbe subito le cose pericolosamente in salita. Ne sono consapevoli i due commissari tecnici Cor Pot e Rainer Adrion. L’olandese dice che la Germania non ha segreti e che punterà tutto sul 4-3-3, modulo classico in Olanda. Il selezionatore tedesco, da par suo, replica che la sua squadra sarà votata all’attacco, come è abituata a giocare e che ha già deciso gli undici che scenderanno in campo stasera. Nessun problema di formazione per i due cittì, che possono contare sull’intera rosa, soprattutto per Adrion, che può tirare un sospiro di sollievo: capitan Holtby ci sarà.
Vi proponiamo parte delle dichiarazioni rilasciate dai due in conferenza stampa e riportate da Uefa.com:

COR POT E LE STELLE ORANJE – “Le due squadre si conoscono alla perfezione, non ci sono segreti, giocheremo a viso aperto. Non parlo dei punti di forze e delle debolezze degli avversari, penso alle qualità della mia squadra. Giocheremo col consueto 4-3-3, anche se ci possono sempre essere degli adattamenti, vista la flessibilità del modulo.
Questi ragazzi, adesso, sono delle piccole stelle, forse saranno dei campioni in futuro. È vero che molti hanno già esordito con i grandi, ma hanno collezionato al massimo tre, quattro presenze. In Olanda stiamo cercando di inserire i giovani in prima squadra, siamo sulla strada giusta”.

ADRION SPREGIUDICATO – “Ho sentito che allo stadio ci sarà tanta gente, siamo pronti per offrire una grande prova. Non avremo una mentalità prudente. So che loro sono forti e veloci in attacco, ma nelle qualificazioni abbiamo segnato tanti gol e lo faremo anche qui. Giochiamo un calcio offensivo e non cambieremo certo la nostra filosofia. Ho già in mente gli undici che partiranno titolari, ho l’imbarazzo della scelta e, se servirà, avrò l’occasione di cambiare qualcosa a partita in corso. I ragazzi sanno che un giocatore che gioca non è più forte di uno che rimane in panchina”.

Francesco Cucinotta
Francesco Cucinotta
Sardo di origini sicule, ama il calcio dalle “notti magiche” di Italia ’90. Laureato in Comunicazione con una tesi sulla lingua del calcio e pubblicista dal 2010. Per anni inviato al seguito del Cagliari Calcio per Radio Sintony.

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