Gli Scontenti della Serie A

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Nella trentaseiesima gionata di campionato di Serie A gli Scontenti non mancano di certo. Restano gli ultimi sforzi per alcune squadre al fine di raggiungere ognuna i loro obiettivi. Scontenta rimane la Roma, che ci prova e ci riprova tra le mura amiche dell’Olimpico, ma poi si fa beffare nel finale del match dal Chievo. Sconfitta inaspettata e pesante per la corsa all’Europa League, resa più difficile dal risveglio del’Udinese. Scontento è il Siena, che nel Derby contro la Fiorentina non riesce a tirare fuori l’orgoglio per poter sperare nel miracolo.

Ma vediamo adesso la nostra Top3 degli Scontenti:

I TEPPISTI DI ATALANTA-JUVENTUS: da quando abbiamo ideato questa rubrica il nostro timore era di dover raccontare un giorno di disordini e guerriglie tra tifoserie. Purtroppo la nostra paura è stata confermata, in un match che sinceramente non presupponeva alcuna tensione. La Juve 0rmai ha festeggiato lo scudetto e l’Atalanta ha fatto il suo campionato ottenendo la salvezza. Le immagini degli scontri, dei lacrimogeni lanciati da una tribuna all’altra e di Conte che cerca di ammansire i propri tifosi mettono senza dubbio tristezza. Così come Denis e compagni che da parte loro provano a frenare la furia dei sostenitori bergamaschi. E’ inutile stare a discutere su chi ha cominciato e quando. Tutto ciò non ha importanza. Questa violenza continua a farci vomitare e ancora una volta ci tocca tirare un sospiro di sollievo per non dover piangere alcun morto, in una giornata tra l’altro già segnata dalla tragedia del porto di Genova.

MASSIMO MORATTI: le dodici domande al presidente. Sembra il titolo di un libro e ce ne sarebbe da scrivere. Il gesto della curva nerazzurra è sintomo dell’ovvia esasperazione a cui i tifosi della Beneamata sono arrivati. Questa Inter proprio non c’è. Ranocchia, così osannato quando si parla di Nazionale, così preso di mira quando commette le sue solite ingenuità. La papera in occasione dell0 o-1 della Lazio, comunque, è da condividere con Handanovic, prova che sono proprio i meccanismi che non girano (al contrario di qualcos’altro che gira eccome). Il numero uno dell’Inter, dall’alto della sua diplomazia e calma, già da tempo non sa più cosa dire ai tifosi, figuriamoci adesso che ha una bella dozzina di quesiti da chiarire. Il secondo posto di Moratti si evince dalla sua espressione facciale in occasione del rigore mancato da Alvarez…

PALERMO: le lacrime, ma soprattutto la caduta in ginocchio del capitano Fabrizio Miccoli fa sicuramente male ai tifosi rosanero. La sconfitta contro l’Udinese è dura da digerire, non per il risultato in sè ma per la carica che i siciliani hanno messo nell’arco dei novanta minuti, grinta che ha permesso loro di trovare il colpaccio. La retrocessione (se retrocessione sarà!) sarebbe frutto di una gestione della squadra e della stagione completamente sbagliata. E sarebbe un vero peccato per quanto mostrato dalla formazione di Sannino nelle ultime partite, un ripresa positiva, entusiasmante, ma tardiva.

Gianluca Grasso
Gianluca Grasso
Nato a Catania il 10 giugno 1987, si è laureato in Scienze della Comunicazione a Bergamo, dove ha cominciato l’attività pubblicistica collaborando con Bergamo&Sport, Bergamosportnews.it e Itasportpress.it. Segue con passione il calcio a tutti i livelli.

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