Il Catania sbaglia al traguardo: doccia fredda Iličić

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Il Catania vede sfumare quella che sarebbe stata la sesta vittoria consecutiva in un derby al Massimino. Non è bastata una partita di gran qualità agli uomini di Maran, che vedono volare via i tre punti al quinto di recupero, sorpresi dalla grinta della truppa di Sannino, vero dodicesimo uomo in campo. Il Palermo è nervoso e impreciso, ma non si arrende mai.

 

IL CATANIA SUONA IL JAZZ, IL PALERMO POGA. Il derby siciliano arriva in un momento chiave per la stagione del Palermo, che mira al doppio colpo: vincere e tenere apertissima la lotta per il fatidico diciassettesimo posto, nonché mantenere alle stelle la fiducia e il calore della piazza.
Gli ospiti infatti a inizio gara sono in preda al nervosismo del risultato da cogliere a ogni costo, mentre gli etnei danno sfoggio della loro qualità, portandosi vicini al gol in alcune ghiotte occasioni. Due ottime punizioni di Lodi, con fantastica parata di Sorrentino su una di esse, e il colpo di testa al 14′ di Legrottaglie fanno strozzare l’urlo in gola ai tifosi presenti.
Al 19′ Izco manda al bar il marcatore e mette in mezzo per Almiron, che tira alto di prima intenzione, ma l’occasione migliore della prima metà capita due minuti prima, sulla sponda opposta: un goffo Bellusci spiana la strada a Iličić, che viene chiuso provvidenzialmente da Andujar, prima che possa servire Boselli tutto solo. Dopo la mezz’ora, il Palermo prende fiducia e va in pressione costante fino alla fine del primo tempo, ma senza trovare la rete.
Della verve dei rosanero si perdono praticamente le tracce a inizio ripresa, quando invece un Catania fresco e vivace mette a dura prova la spesso confusa retroguardia avversaria. Al 51′ Sorrentino acchiappa il diagonale di Barrientos sfiorato da Bergessio e al 63′ si supera sul rasoterra di Castro, ma non può nulla quando il già citato Pablo Barrientos tocca di prima il gran passaggio d’esterno del “Papu” Gomez, insaccando il meritato 1-0 al 69′.
Gli ospiti non sanno organizzare in modo concreto un’azione di contrattacco, ma incredibilmente pareggiano all’ultima azione della gara: 95′ minuto, Hernandez spizza di testa un cross in verticale, la palla filtra e Iličić punisce Andujar, poi espulso durante le furiose proteste post gol.

 

CATANIA – PALERMO: 1-1 (0-0).
Catania (4-3-3): Andujar 6,5; Marchese 6,5, Spolli 6, Legrottaglie 6,5, Bellusci 6,5; Almiron 6,5 (57′ Castro 6), Lodi 6,5, Izco 6 (45′ Biagianti 6); Gomez 6,5, Bergessio 6, Barrientos 7. A disp.: Frison, Potenza, Rolin, Keko, Salifu, Çani, Capuano, Messina, Doukara. All.: Maran.
Palermo (3-5-2): Sorrentino 7; Aronica 5, Von Bergen 5,5, Muñoz 5,5 (74′ Arevalo Rios 5,5) ; Dossena 5, Kurtič (78′ Hernandez 6), Donati 5,5, Barreto 5, Morganella 5; Boselli 5 (57′ Dybala 6), Iličić 6,5. A disp.: Viola, Anselmo, Fabbrini, Faurlin, Nelson, Garcia, Brichetto, Formica, Benussi. All.: Sannino.
Arbitro: Paolo Mazzoleni di Bergamo.
Marcatori: 69′ Barrientos (C), 90′ + 5 Iličić (P).
Note: ammonizioni: Spolli, Bellusci (C), Dossena, Munoz, Donati (P). Espulsioni: 90′ + 5 Andujar (C).

Francesco Piacentini
Francesco Piacentini
Pavese classe '91, laureato in scienze politiche, per lui lo sport è uno specchio su cui si riflette la storia di un popolo. Stregato dal calcio inglese e greco, ama la politica, l'heavy metal e il whiskey.

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