Napoli-Genoa 2-0, agli azzurri basta un tempo per vincere, Frey evita il passivo pesante

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Cade il Genoa in casa di un Napoli a cui basta solo un tempo per chiudere la pratica “grifone”. Nella ripresa c’è spazio per la sfida personale tra Cavani e Frey. Partenopei proiettati alla sfida col Milan, genoani al derby di settimana prossima. 

DOPPIO AZZURRO – Mazzarri ritrova De Sanctis, si affida alla vena realizzativa di Dzemaili e al “Matador” Cavani per ritornare a più due sul Milan. Dall’altra parte Ballardini in emergenza: un claudicante Borriello si accomoda in panchina, con cambio di modulo. 4-3-2-1 con Immobile unica punta, supportato da Jankovic e Bertolacci. Il Grifone non arriva da un buon periodo di forma e lo dimostra nei primi quarantacinque minuti dove è il Napoli a essere padrone assoluto del campo. Il predominio territoriale si concretizza al 18′: Goran Pandev, dal limite dell’area, non viene contrastato e ha tutto il tempo per far esplodere un bolide su cui Frey – considerata anche una leggera deviazione – può farci ben poco. I liguri provano a riversarsi in attacco per trovare il pareggio ma, sbilanciandosi troppo, offre il fianco ai partenopei che non perdonano: Cavani ordina il contropiede, serve Hamsik che, con gran classe, serve in profondità Dzemaili che insacca il quarto gol in due partite. I rossoblù attaccano con idee confuse non pungendo praticamente mai dalle parti di De Sanctis.

CAVANI VS FREY – Il secondo tempo è all’insegna dell’inseguimento del Grifone nei confronti della squadra di Walter Mazzarri che, però, legittima il vantaggio da grande squadra non concedendo, difatti, mai una vera opportunità al Genoa di rientrare in partita, anzi. Non è stata sicuramente la serata di Cavani, ma quella di Frey sì: a più riprese l’attaccante uruguaiano si imbatte sui guantoni del portiere francese. Al minuto 65‘ si nota la vera pecca del numero 7 partenopeo: il calcio di rigore. Come contro il ChievoVerona si fa neutralizzare dagli undici metri, non chiudendo i giochi. Il Napoli prova a macinare gioco e a trovare un tris che, però, non arriva sia per demeriti proprio che bravura del portiere genoano. Ballardini, però, non può ritenersi soddisfatto certamente del suo reparto offensivo visto che, nonostante i cambi, la sostanza non è cambiata. Quasi zero tiri in porta dalle parti di De Sanctis e adesso la lotta retrocessione è più che mai infiammata.

Tabellino

Napoli-Genoa 2-0 (2-0)

Napoli (3-4-1-2): De Sanctis 6, Campagnaro 5,5, Cannavaro 6, Britos 6, Maggio 6,5, Behrami 5,5 (75′ Inler), Dzemaili 7, Armero 6, Hamsik 7 (87′ El Kaddouri), Pandev 7 (78′ Insigne), Cavani 5A disp.: Rosati, Colombo, Grava, Rolando, Gamberini, Mesto, Donadel, Zuniga, Calaiò. All.: Mazzarri.
Genoa (4-3-2-1): Frey 7, Moretti 5,5, Granqvist 5, Portanova 5, Antonelli 5,5, Kucka 5, Matuzalem 5,5, Rigoni 4,5, Bertolacci 5 (53′ Vargas ), Jankovic  5 (58′ Olivera 5,5), Immobile 5A disp.: Tzorvas, Donnarumma, Olivera, Jorquera, Pisano, Cassani, Tozser, Nadarevic, Floro Flores, Borriello. All.: Ballardini.

Arbitro: Banti di Livorno
Reti: 18′ Pandev (N), 28′ Dzemaili (N)
Note: 65′ Cavani (N) si fa parare un rigore da Frey (G); Ammoniti: Campagnaro (N), Kucka (G), Granqvist (G), Immobile (G), Vargas (G) Espulsi: Recupero: 1’p.t./3’s.t.

Antonio Paviglianiti
Antonio Paviglianiti
Nasce nel 1993 a Reggio Calabria, ama lo sport e il giornalismo fin da giovanissimo; frequenta la facoltà di Giurisprudenza e dal settembre 2010 collabora con TuttoReggina.com e GenerazioneDiTalenti.

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