Grecia – Panionios dominato: 0-0 bugiardo ad Atene

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Pareggio a reti bianche bugiardissimo all’Olimpico di Atene, dove il Panathinaikos si cucina a puntino il Panionios, senza riuscire a gustarselo. Il portiere Giannakopoulos è senza dubbio il migliore dei suoi, nonché autore di parate fondamentali per tenere a galla una squadra in totale balia delle onde. Ottimo il secondo tempo dei padroni di casa per volontà e convinzione: meno imprecisioni e più rapidità, ma non è bastato.

 

PANATHINAIKOS DA TRE PUNTI: GIANNAKOPOULOS DICE NO. Ultima chance di playoff. Lo Xanthi ha espugnato Tripolis: se il Panathinaikos vincesse e l’AEK mettesse i bastoni tra le ruote al PAS Giannina nel posticipo del lunedì, tutte e tre le pretendenti al quinto posto si troverebbero a 38 punti. Ci sarebbe di che divertirsi.
Il PAO del traghettatore Vonortas è votato all’attacco: 4-3-3 senza Toché, ma con Barbarouses titolare e Sissoko arretrato a centrocampo. Con una complicata connessione di eventi, all’Europa potrebbe crederci pure il Panionios, che va sul classico 4-2-3-1 con Aravidis davanti.
La gara comincia con un ritmo compassato, lunghe fasi di studio e gli ospiti che approfittano, al 10′, di una delle sempre presenti indecisioni della retroguardia verde, grazie a una triangolazione tra Aravidis e Kolovos, con conclusione fuori. Alla lunga escono però i padroni di casa, proponendosi con insistenza dalle parti di Giannakopoulos, autore di due miracoli sui colpi di testa di Figueroa e Andrè Pinto, al 18′ e al 21′.
Dall’altra parte, la truppa di Panagopoulos si fa viva più di rado e senza troppa baldanza, così il Panathinaikos si sente autorizzato al forcing: per dieci minuti, dopo la mezz’ora, il Panionios si rannicchia nella propria area, ma la porta rimane inviolata, nonostante la decina abbondante di conclusioni. Buono l’impegno dei trifogli, ma l’esasperante lentezza e imprecisione della manovra non consente loro di ricavare dalle azioni proposte qualcosa di importante.
La ripresa inizia con la folgorante conclusione di Luciano Figueroa, di poco fuori, e vede ancora in campo i padroni di casa in assetto da carica. Gli ospiti rispondono in maniera intelligente, chiudendo le maglie, abbassando i mediani e pressando costantemente il possessore di palla, per poi sperare in una ripartenza prolifica.
A metà secondo tempo, l’indice del possesso dal rientro in campo tocca un sorprendente 75% a favore dei verdi: le migliori occasioni, entrambe sventate da Giannakopoulos, arrivano dai piedi di Seitaridis, che mette a punto una potente punizione al 62′, e di Dinas, che sfodera un gran bolide da fuori area al 68′. Il portiere ospite tiene letteralmente in piedi la sua squadra e al 78′ fa scattare l’otto in pagella con una super parata d’istinto sul tiro di Zeca, deviato dalla difesa, con la palla che finisce sul palo, forse non sentendosela di invalidare quello spettacolare intervento.
Nella ripresa il Panathinaikos è molto più deciso, veloce e convinto, ma pare proprio non essere l’anno giusto: la dea bendata sta mostrando le spalle a una squadra che meriterebbe solo i tre punti. Al 90′ sarebbe una beffa colossale se Karnezis non mettesse la mano sulla conclusione velenosissima di Mendrinos.
Al triplice fischio il pubblico è contrariato dal risultato, ma dovrebbe solo applaudire quattordici ragazzi che ci hanno provato in tutti i modi. Il PAO resta indietro: che sia finita? Aspettiamo lunedì per dirlo!

 

 

PANATHINAIKOS – PANIONIOS: 0-0.
Panathinaikos (4-3-3): Karnezis; Chouchoumis, Andrè Pinto, Triandafyllopoulos, Seitaridis; Sissoko (70′ Apostolopoulos), Vitolo, Zeca; Quincy (46′ Dinas), Barbarouses (79′ Toché), Figueroa. A disp.: Kapino, Spyropoulos, Marinos, Velazquez. All.: Vonortas.
Panionios (4-2-3-1): Giannakopoulos; Kouros, Pantidos, Koulocheris, Kurdi; Rokas, Samaris (89′ Panagiotoudis); Goundoulakis (73′ Toskas), Mendrinos, Kolovos (65′ Okoye); Aravidis. A disp.: Peristeridis, Andralas, Dounis, Kontochristos. All.: Panagopoulos.
Arbitro: Giorgos Kominis.
Marcatori: – 
Note: ammonizioni: Andrè Pinto (PAO), Toskas, Okoye (PIO).

Francesco Piacentini
Francesco Piacentini
Pavese classe '91, laureato in scienze politiche, per lui lo sport è uno specchio su cui si riflette la storia di un popolo. Stregato dal calcio inglese e greco, ama la politica, l'heavy metal e il whiskey.

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