Questa pazza primavera

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La stagione sportiva comincia a serrare le fila: otto giornate alla fine della Serie A di calcio, solo cinque per la stagione regolare di basket, il campionato greco vedrà giocare gli ultimi due turni (seguiteli con il nostro Francesco Piacentini), e così via. Poche cose fanno eccezione: la Formula Uno ha appena scaldato i motori, per esempio. Non ho idea di come funzioni la boxe (questione di gusti: non mi interessa minimamente), ma per certo so che una delle angosciose domande che angustiano ogni sportivo, in questi giorni, è: come ha fatto Hayden Panettiere a confondersi con un colosso come Wladimir Klitschko? Oppure: quando vedremo la prima donna in NBA?

Tutto questo per dire che è arrivata la nuova stagione (atmosferica): siamo in primavera, c’è anche l’ora legale (summer time per gli anglofoni: a qualcuno piace portarsi avanti non solo con le ore, ma proprio con i mesi). E la primavera porta con sé due cose, calcisticamente parlando: la parte conclusiva della stagione e la pianificazione di quella successiva. Anche se per ora sono solo parole: come quelle di Mourinho (ancora lui) che promette un ritorno all’Inter, ma non la prossima stagione; nel mentre però cerca di chiudere l’annata presente portando a casa qualcosa. Decisamente troppo tardi per agguantare la Liga (a quota -13 dal Barça, con 9 partite rimanenti), può puntare “solo” alla conquista della ventordicesima Champions (la decima, per la cronaca), che manca dal 2002. E occhio, perché Mourinho non è uno di quelli che se ne vanno senza aver abbellito la bacheca. Pardon, dopo aver vinto sero tituli.

Conosciamo Mourinho e la sua incontinenza verbale; ma sempre per rimanere nella freschezza della stagione, abbiamo imparato qualcosa sulla incontinenza effettiva di un bel giocatorino come Mario Götze (nella foto, ritratto in un momento meno compromettente). Non è il primo a farlo (ricordo un giovanissimo Ronaldo, ai Mondiali 1994); però fa sempre notizia — e fa sempre specie, peraltro. (Un po’ come i colpi di testa di Osvaldo: e non ci riferiamo certo a quelli fatti durante regolari azioni di gioco, anzi.)

Comunque, Götze è solo la scusa per chiudere parlando ancora di Germania; nel senso che sempre in Champions abbiamo assistito allo 0-0 del Borussia Dortmund sul campo del Málaga, con lo scontro che si deciderà nella Ruhr: come a dire che i tedeschi sono favoriti, ora come ora. E se pensiamo alla figura rimediata dalla Juventus in quel di Monaco, non c’è da sorridere. Meglio: c’è da sorridere per un movimento che funziona. E non è certo il nostro.

Quindi, pensiero per concludere: sembra che siamo affastellati di cose su cose su cose. Partite, competizioni, rush finali. Stringere i denti, tirare la volata (eh già: ciclismo in arrivo, anche). Insomma, troppe cose. È la primavera, mi si dirà. Ma siamo davvero pronti ad affrontarla?

Poscritto. In queste ore, da un’idea dei due nostri redattori Marco Macca e Mino Amendola, sta per vedere la luce il sito ukpremier.it. Un progetto nuovo, interamente dedicato allo sport d’Oltremanica. A Marco e Mino vanno il saluto e l’incoraggiamento di tutta la redazione, perché il loro progetto possa spingersi là dove merita. By heart.

Pietro Luigi Borgia
Pietro Luigi Borgia
Cofondatore e vicedirettore, editorialista, nozionista, italianista, esperantista, europeista, relativista, intimista, illuminista, neolaburista, antirazzista, salutista – e, se volete, allungate voi la lista.

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