Gli Scontenti della Serie A

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Il Torino ci ha provato contro il Napoli: i granata ne segnano tre e fanno esplodere il loro stadio, i partenopei rispondono con una cinquina firmata Dzemaili e Cavani, proprio lui, il Matador che mata il Toro appunto. Il Chievo vittima della cattiva sorte, velenosa la punizione di Balotelli amarissimo il rimpallo di Montolivo. Passando per l’Udinese, che tra due pali e un rigore mancato resta a bocca asciutta fermandosi ad un triste 0-0 al Friuli contro un Bologna non certo esaltante. Un Pescara sempre più affossato. Questi i contorni della trentesima giornata di campionato di Serie A, questi alcuni degli Scontenti del campionato di massima serie.

Ma veniamo alla Top3 degli Scontenti:

ROMA: sono i lupacchiotti di Andreazzoli i sacrificati per la rinascita di un Palermo con un piede nella fossa. Dopo quindici gare senza vittorie i rosanero tornano al successo, e con eleganza. E la Roma ha concesso tutto ciò. Prima Ilicic, poi Miccoli e Stekelenburg che rimane imbambolato senza la minima possibilità di ribattere ai colpi dei siciliani. I giallorossi di marchio Andreazzoli hanno preso di certo una buona piega rispetto alla gestione Zeman, ma al Barbera i romani fanno un clamoroso passo indietro. Nulla di irrimediabile, ma i capitolini non hanno approfittato dello stop dell’Inter e mancano l’aggancio al quinto posto insieme alla Lazio, che avrebbe fatto letteralmente infiammare l’imminente Derby…

FIORENTINA: come la Roma anche la squadra di Montella, spesso inserita nella nostra Top3 , è riuscita a riprendersi dal letargo di inizio anno solare. Contro il Cagliari, però, in un Is Arenas quasi del tutto desolato sugli spalti, i viola subiscono un uno-due di Pinilla. L’invenzione elegante di Cuadrado a secondo tempo inoltrato non fa che acuire la Scontentezza in casa gigliata. I sei punti di distacco dal terzo posto occupato dal Milan potevano essere due. Ce n’è abbastanza per tornare a casa col broncio…

INTER: Cassano solito ispiratore e presente anche nelle conclusioni. Un grande Palacio accende la luce, spenta nel primo tentativo di tiro da Buffon, poi riaccesa nel secondo tempo. Ma sempre di Scontentezza parliamo. Ennesima delusione a San Siro degli uomini di Stramaccioni. Il terzo posto adesso si vede a malapena col binocolo e il posto in Europa League, sebbene a portata di mano, sarà da contenderselo con altre quattro squadre. Contro la Juventus i nerazzurri provano a tappare le falle a partita in corso come spesso accaduto, ma poi Matri in versione rapinatore d’area di rigore sfugge alle marcature e condanna la Beneamata.

Gianluca Grasso
Gianluca Grasso
Nato a Catania il 10 giugno 1987, si è laureato in Scienze della Comunicazione a Bergamo, dove ha cominciato l’attività pubblicistica collaborando con Bergamo&Sport, Bergamosportnews.it e Itasportpress.it. Segue con passione il calcio a tutti i livelli.

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