Lazio-Catania 2-1, i biancocelesti sprecano tanto ma conquistano i tre punti. Rammarico etneo per l’ennesima rimonta

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Un grande cuore della Lazio consente ai biancocelesti di tornare al successo nonostante l’imprecisione sotto porta. Il Catania subisce l’ennesima rimonta.

LAZIO IN EMERGENZA, CATANIA OK – La squadra di casa, la Lazio allenata da Petkovic, deve fare di necessità virtù e reinventandosi l’intero scacchiere tattico. Solito 4-1-4-1 con Ledesma in cabina di regia, Onazi e Hernanes mezzale con Candreva e Lulic esterni alti. In difesa, causa assenze, arretra l’offensivo Gonzalez a terzino con Cana al centro della difesa. In attacco debutta Saha dal primo minuto col tedesco Klose in panchina, inizilamente. Maran, invece, schiera i migliori undici col consueto 4-3-3: Lodi in cabina di regia con Izco e Biagianti ai suoi fianchi. In attacco Bergessio punta di diamante, Gomez e Barrientos ai suoi lati.

CHE SPRECO LA LAZIO  – Nei primi quarantacinque minuti la partita la fa esclusivamente la squadra di casa che, volente o nolente, è chiamata a portare a casa i tre punti visti i recenti risultati. Il Catania, invece, gioca con la mente “sgombra” e, forse, rischia di rilassarsi troppo. Dopo un quarto d’ora sono già più di due occasioni ghiotte per la squadra di Petkovic che, però, pecca in fase di finalizzazione. Saha, difatti, ad Andujar battuto e specchio della porta completamente sguarnito, riesce a far rimpiangere Klose calciando a lato: per la serie “era più difficile sbagliarlo che segnarlo”. Il Catania, però, continua a non opporre resistenza alle avanzate capitoline e, alla mezzora, ringrazia la traversa che nega la gioia del gol all’albanese Cana.

KLOSE PORTA BENE – Il secondo tempo ricomincia seguendo lo stesso copione della prima frazione di gioco: biancocelesti in attacco, etnei in difesa. Paradossale, però, quello che accade al 50′: batti e ribatti in area di rigore capitolina e il Catania passa. Radu spazza ma colpisce lo stinco di Izco che, con una perfida parabola, beffa l’incolpevole Marchetti. Sulla Lazio si abbatte una sorta di maledizione e Petkovic mescola le carte, azzeccando i cambi. Ederson rileva uno spento Onazi e dà “brio” alla manovra offensiva biancoceleste. Il gol del pareggio ce l’ha sui piedi Kozak, entrato al posto di un Saha non all’altezza, che però pecca in freddezza. Quando entra Klose, magicamente, tutto gira in favore dei padroni di casa: prima Massa nega un rigore solare, poi Legrottaglie si “autoinfila” su cross di Radu, pareggiando i conti. Neanche il tempo di festeggiare che arriva il sorpasso: Bellusci, ingenuamente, stende Ederson e per il direttore di gara è calcio di rigore. Dal dischetto si presenta il “romanistaCandreva che spiazza il portiere argentino. Nei minuti finali il Catania le tenta tutte per pareggiare i conti ma la squadra di Petkovic si mostra solida in fase difensiva, ritrovando un successo “insperato”.

Tabellino

Lazio-Catania 2-1 (0-0)

LAZIO (4-1-4-1): Marchetti 6; Gonzalez 6, Cana 6,5, Biava 5,5, Radu 6; Ledesma 5; Candreva 6,5, Onazi 5,5(63′ Ederson 6,5), Hernanes 5 (78′ Klose), Lulic; Saha 4 (62′ Kozak 5,5). A disp.: Bizzarri, Strakosha, Stankevicius, Antic, Gonzalez, Crecco, Mauri, Rozzi. All.: Petkovic
CATANIA (4-3-3): Andujar 6; Alvarez 5, Bellusci 5, Legrottaglie 5, Marchese 5,5; Izco 6, Lodi 5,5, Biagianti (86′ Doukara); Barrientos 5, Bergessio 5,5, Gomez 5. A disp.: Frison, Terraciano, Rolin, Keko, Castro, Ricchiuti, Salifu, Çani, Doukara, Petkovic. All.: Maran

Arbitro: Signor Massa.
Reti: 50′ Izco (C), 78′ aut. Legrottaglie (L), 81′ Candreva rig. (L)
Note: Ammoniti: Marchese (C), Ledesma (L), Biava (L), Bellusci (C), Barrientos (C), Marchetti (L); Espulsi: Recupero: 0’p.t./3’s.t.

Antonio Paviglianiti
Antonio Paviglianiti
Nasce nel 1993 a Reggio Calabria, ama lo sport e il giornalismo fin da giovanissimo; frequenta la facoltà di Giurisprudenza e dal settembre 2010 collabora con TuttoReggina.com e GenerazioneDiTalenti.

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