MondoPallone racconta…Italia – Brasile, duellanti nel tempo

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Italia Brasile 3-2ppStasera a Ginevra va in scena, seppure in amichevole, un classico del calcio mondiale. L’Italia della tattica e del contropiede contro il Brasile del fútbol bailado, scuole differenti eppure nei decenni vincenti ambedue. Nel tempo, il fatale incontro tra azzurri e carioca si è svolto in diversi teatri di scena, andiamo a vedere dove e quando.

A Marsiglia, nel lontano 1938, la semifinale dei Mondiali francesi tra le due squadre, finì 2 -1 per l’Italia, che poi si laureò campione del mondo. E’ il vero precedente del 3 -2 di Barcellona, nel 1982. I favoritissimi brasiliani, sicuri dei propri mezzi caddero nella trappola delle ripartenze organizzate dal CT Vittorio Pozzo. Eroe di quella giornata, fu l’epico campione Giuseppe Meazza. Le cronache narrano che realizzò un rigore nonostante durante la rincorsa gli si fosse rotto l’elastico che teneva su i pantaloncini. Segnò ugualmente, tenendoseli con la mano. VEDI VIDEO .

Con un balzo storico di trentadue anni, arriviamo alla finale mondiale giocata a Città del Messico. Dopo l’impresa compiuta nella storica semifinale contro la Germania, gli azzurri si presentarono esausti al cospetto di un Brasile fortissimo, quello di Pelè. Finì 1 – 4. Dopo l’iniziale vantaggio brasiliano con Pelè e il pareggio di Bonisegna, i brasiliani dilagarono con Gerson, Jairzinho e Carlos Alberto. VEDI VIDEO

Il 5 luglio del 1982, durante i mondiali si spagna, la sfida si svolse al Sarria di Barcellona. Difficile che ci sia qualcuno che non sappia come è andata. Il Brasile allenato da Telè Santana, protagonista fino ad allora di un mondiale splendido e in grado di schierare fenomeni come Zico, Falcao, Junior, Eder e Socrates era molto più che favorito contro l’Italia di Bearzot. Incredibile 3 -2 finale. La tripletta di Paolo Rossi, araba fenice rinato quel giorno dalle proprie ceneri, fece piombare nello sconforto assoluto la torcida brasiliana. VEDI VIDEO

Ancora una volta la vendetta dei brasiliani si consumò in una finale mondiale, quella di Pasadena, USA 1994. Ma stavolta, al termine di una partita avara di emozioni, tanto più se confrontata con i precedenti, ci vollero i rigori per decidere il vincitore (finale 2 -3). Fatale l’errore dal dischetto di Roberto Baggio (per la verità, prima di lui sbagliarono Baresi e Massaro). VEDI VIDEO

Si risolse con un pareggio, un divertente 3 – 3, l’incontro avvenuto nel 1997 a Lione, un anno prima dei mondiali francesi. Il Brasile schierava due attaccanti fantastici, Ronaldo e Romario ma a brillare fu Denilsson, giovane che sembrava destinato a diventare il nuovo fenomeno mondiale e che invece dissipò il proprio talento senza risultati memorabili. Da parte azzurra, nell’italia di Cesare Maldini si mise in evidenza un grande Del Piero, autore di una doppietta. VEDI VIDEO

E’ del 21 giugno 2009 a Pretoria, in Confederation Cup, l’ultimo precedente tra le due squadre. L’Italia di Lippi, nel fragore assordante delle vuvuzelas non seppe opporre resistenza al Brasile, anticipando il mesto destino del mondiale sudafricano: finì 3 – 0 per il Brasile, doppietta di Luis Fabiano e un’autorete di Dossena. VEDI VIDEO .

Paolo Chichierchia
Paolo Chichierchia
Nasce nel 1972 a Roma, dove vive, lavora e tifa Fiorentina. Come Eduardo Galeano, ritiene che per spiegare a un bambino cosa sia la felicità, il miglior modo sia dargli un pallone per farlo giocare.

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