Milan, Allegri: “Tranquilli e concentrati”

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Le dichiarazioni rilasciate dal mister Massimiliano Allegri nel corso della conferenza stampa alla vigilia di Milan-Palermo, gara valida per la 29/a giornata del campionato di Serie A:

“Sono molto contento di quello che hanno fatto i ragazzi innanzitutto perché hanno creato delle aspettative importanti verso i tifosi, la società e tutti perchè nessuno avrebbe immaginato che saremmo andati a giocarci la qualificazione. Ora siamo tornati a pensare a quello che è l’obiettivo di questa stagione, cioè riconquistare la Champions League per l’anno prossimo e ci sono sei squadre alla ricerca del secondo e il terzo posto.  Quando c’è un cambio di allenatore c’è sempre una reazione e il Palermo verrà a Milano a cercare punti per salvarsi. E’ una squadra che era stata costruita per fare un campionato di centroclassifica.

“Nella squadra e nei ragazzi ci sono tranquillità e concentrazione e una vittoria ci permetterebbe di passare serenamente la sosta, ancora al terzo posto e di iniziare al meglio un ciclo di partite importanti dopo la sosta. Per quello che ho visto in questi giorni i ragazzi hanno messo da parte quello che è stato martedì e credo siano pronti per giocare una partita importante come quella di domani. Dovremo trasformare il dispiacere di martedì in  cattiveria agonistica che ci permetta di portare a casa i tre punti che sarebbero fondamentali”.

“L’occasione più pulita della partita l’abbiamo avuta noi con Niang e sapevamo che le occasioni avremmo dovuto concretizzarle. Abbiamo avuto un’altra occasione con Robinho e un’altra dove abbiamo sbagliato l’ultimo passaggio. Credo che quest’anno il Milan abbia fatto una cosa straordinaria e che nessuno si aspettava. In campionato bisogna avere regolarità nei risultati e avere equilibrio perché ci sono 38 partite. O si vanno a comprare giocatori già affermati spendendo cifre importanti, o si cercano dei giovani da far crescere che abbiano qualità”.

“Sono state dette molte cose sul contratto e sulla mia situazione. Io ho un contratto con il Milan fino al 2014. Nel calcio contano i risultati e ora dobbiamo essere concentrati su quello che la squadra deve fare da qui alla fine. Io sono sereno e la mia serenità non dipende dal contratto. Se non sbaglio un po’ di mesi fa l’Europa League era un miraggio e ora quasi sembra che se arriviamo terzi è un fallimento, quindi ci vuole più equilibrio”.

“Nei 180 minuti contro il Barcellona non mettere mai i loro giocatori davanti ad Abbiati è stato un risultato, poi abbiamo fatto degli errori nostri. Le partite si giocano su 95 minuti e sono fortunato di avere sei attaccanti di qualità con giocatori in grado di cambiare la partita a gara in corso. L’importante è rimanere equilibrati e con la consapevolezza che sarà molto difficile conquistare il secondo o il terzo posto. La squadra fisicamente sta bene, sono tutti sani al momento, Constant è squalificato e lo cambierò, forse cambierò un centrale, uno o due a centrocampo e in attacco penso giocheranno Boateng, Balotelli e uno tra El Shaarawy e Robinho. Parlare del mio futuro non ha senso perché ho un contratto con il Milan e intendo rispettarlo. Ma ora dobbiamo essere concentrati sull’obiettivo da raggiungere. Niang è un ragazzo giovane e a Barcellona ha giocato da centravanti, ma in questo momento fa meglio l’esterno perché è giovane, ha poca esperienza e in quella posizione ha i difensori meno attaccati alle spalle. In futuro arriverà a giocare se non da prima punta, come una delle due punte”.

“Non è vero che El Shaarawy è in un momento di flessione, nessun giocatore al mondo può giocare per 10 mesi ad altissimo livello. Robinho ha fatto un errore di scelta, ha fatto salire tutti, poi ha visto Muntari li vicino e ha semplicemente sbagliato la scelta. da qui alla fine del campionato la squadra permetterà alla società e ai tifosi di togliersi delle soddisfazioni. Quanto successo martedì non deve cancellare ciò che di buono ha fatto la squadra. I ragazzi devono sapere di essere un ottimo gruppo con delle buone individualità, fermo restando che si deve ancora migliorare”.

fonte: acmilan.com

Adolfo Iacomino
Adolfo Iacomino
Nato a Terracina il 1º Agosto 1985, ama il calcio e i numeri 10 che sin da bambino hanno condizionato la sua vita. Alla sua prima collaborazione con una testata sportiva. Dal 2011 vive a Barcellona.

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