Russia, 20a giornata: vola lo Spartak, tracollo Anzhi e Zenit

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Capitombolo dell’Anzhi in casa dell’ultima in classifica, lo Zenit cade a Grozny col Rubin: il CSKA è ufficialmente in fuga. +5 e +8 sulle dirette avversarie; un vantaggio non definitivo, ma importante. E intanto resuscita lo Spartak, trascinato dal bomber armeno Movsisyan. Giornata di scossoni e grandi emozioni in Russia.

SPARTAK MOSCA-TEREK GROZNY 3-1 2′ 30′ 77′ Movsisyan, 78′ Jose Mauricio

Karpin ci ha visto giusto stavolta. L’acquisto dell’armeno Movsisyan poteva nascondere delle incognite sul reale valore del giocatore ad alti livelli ma il debutto col Terek ha cancellato tutti i dubbi sull’ex Krasnodar. Una tripletta che consente allo Spartak di partite con il piede sull’acceleratore e di insediarsi nella lotta per l’Europa League. L’armeno è il primo giocatore nella storia del club a realizzare un hattrick al debutto.

Movsisyan segna tre gol in tre modi diversi. Tiro da fuori, posizione al centro dell’area, scatto fulmineo. E i Myaso chiudono la pratica Terek. Per le statistiche il gol di Mauricio, viziato da un mal posizionamento di Pesjakov.

Movsisyan (att. Spartak Mosca): “Sensazioni? Fantastiche. Non posso dire che sia stata la mia migliore prestazione di sempre. Certo, una tripletta e la vittoria sono un abbinamento straordinario. Il più bello? Non lo so, dura scegliere (ride)”

Karpin (all. Spartak Mosca): “Sarebbe stato meglio finire con zero gol al passivo. Il migliore? Movsisyan, certo, però anche Bocchetti ha giocato alla grande”

Cherchesov (all. Terek Grozny): “Non volevo assolutamente andare sotto dopo una lunga pausa. Il gol immediato ha complicato i nostri piani, abbiamo dovuto scoprirci e abbiamo preso gli altri due in contropiede. Per lo Spartak giocare sullo 0-0 o sull’1-0 è una bella differenza.”

RUBIN KAZAN-ZENIT 1-0 28′ Rondon

Altra sconfitta per lo Zenit sul neutro di Grozny. Una partita tutto sommato equilibrata, decisa da un’indecisione di Bruno Alves. Dopo la rete del vantaggio di Rondon il Rubin ha fatto valere le sue eccezionali doti difensive, ripartendo in velocità e rischiando in più di un’occasione di raddoppiare. Per gli ospiti soltanto un sussulto nel finale, quando Bystrov sbaglia a botta sicura dal limite dell’area.

Il vantaggio, come detto, porta la firma del venezuelano Rondon, lesto a sfruttare un liscio di Bruno Alves e a scavalcare con un pallonetto Malafeev. A nulla serve l’intervento di Neto sulla linea di porta. E’ la mezz’ora di gioco e il risultato rimarrà invariato fino alla fine.

Semak (cen. Zenit): “E’ il calcio. Vince chi segna”

Spalletti (all. Zenit): “Lotteremo per il titolo fino a quando non sarà la matematica a negarcelo. Oggi non meritavamo di perdere”

Shirokov (cen. Zenit): “Perchè abbiamo perso? Loro hanno segnato, noi no. L’Akhmat Arena? Stadio fantastico e campo eccelso”

Berdyev (all Rubin): “Ringrazio i tifosi del Terek che ci hanno supportato. Credo che oggi meritassimo di vincere.”

MORDOVIYA SARANSK-ANZHI 2-0 3′ Perendija, 73′ Mukhametshin

Clamoroso successo del Mordoviya, che a Saransk batte l’Anzhi. Battuta d’arresto inaspettata per i Daghi, che deve servire da monito per Hiddink, che ancora non ha saputo dare un gioco definito a questa squadra dal grandissimo potenziale.

Il risultato è sbloccato in avvio dal nuovo arrivato Perendija, che risolve al meglio una mischia in area. Nella ripresa ci pensa Mukhametshin a chiudere i conti con una zuccata vincente che gela Gabulov.

Hiddink (all. Anzhi): “Oggi non è andata come nei nostri piani. Il gol a freddo ha condizionato la gara e il campo non ci ha permesso di esprimere il nostro gioco”

Munteanu (all. Mordovia):”Spero che questa vittoria ci dia slancio per tutte le altre gare. I miei giocatori oggi  sono stati molto disciplinati, hanno rispettato le direttive del tecnico”

Michael Braga
Michael Braga
Grande appassionato di calcio russo, tifoso dello Zenit San Pietroburgo. Estimatore del calcio giocato nei luoghi meno nobili e più nascosti, preferirebbe vedere un Torpedo-Alaniya rispetto a uno Juventus-Milan.

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