Fiorentina, Montella: “Domani non è l’ultimo treno, voglio la partita perfetta”

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Alla vigilia di Lazio-Fiorentina, mister Vincenzo Montella ha lasciato le sue dichiarazioni in conferenza stampa.
Queste le parole del tecnico viola:
Trasferta contro una squadra di prima fascia, col miglior rendimento di vittorie in casa dopo la Fiorentina? “Affrontiamo una squadra molto solida, che nel 2013 ha avuto un rendimento altalenante ma che nella prima parte di stagione ha fatto benissimo. Una squadra molto ostica, lo dimostra anche la classifica. Una gara importante per la classifica di entrambe le squadre. Una partita bella da preparare anche per i giocatori, che avranno modo di misurarsi anche con se stessi”.
 
Ultimo treno Champions? “Tempo fa in base alla classifica dissi che la Fiorentina poteva arrivare tra la terza e la settima posizione. Noi non siamo a nessuna ultima spiaggia, il nostro cammino dovrà essere ancor più lineare, non pensando esclusivamente alla Champions. Domani sarà un test molto importante, che ci dirà qualcosa in più2.
 
Come vincere all’Olimpico? “Coi giocatori bravi è molto più facile vincere ovunque. La Lazio sta facendo le proprie fortune all’Olimpico ma noi dobbiamo fare qualcosa in più in quanto a punti in classifica. Non possiamo permetterci altri scivoloni”.
 
Calo di rendimento in trasferta? “Nelle ultime trasferte è successo un po’ di tutto, per uscire vittoriosi dall’Olimpico mancanze e sfortune varie vanno messe da parte. Solo con una partita senza sbavature si può riuscire ad ottenere il massimo”.
 
La forza della Lazio? 2Credo siano tante le componenti. E’ una squadra molto matura, concreta, che sa gestire i momenti che ci sono all’interno di una partita. Una squadra a tutti gli effetti, equilibrata, che rispecchia il carattere del proprio allenatore. Frutto anche della continuità dei giocatori, che giocano insieme ormai da qualche anno”.
 
Jovetic? “Lo voglio vedere domani (ride, ndr). Jovetic va bene così, ha grande voglia di primeggiare e lo sta dimostrando. Mi piacerebbe vederlo segnare tutte le domenica, so che non è possibile, a me va bene così”.
 
Le sostituzioni? “I cambi vengono fatti in funzione di quella che si pensa sia la partita. A Milano eravamo più freschi contro il Milan, in quel caso è stato un messaggio per dire ‘in questo momento siamo più forti’. Domenica al momento in cui la partita si è sbloccata abbiamo rimesso le cose a posto perché ci tenevamo a portare a casa il risultato, a volte è opportuno fare anche dei calcoli diversi”. 
 
Petkovic? “Non so se siamo simili… A me piace moltissimo come si comporta in panchina e nelle interviste, è onesto ed ha grande carisma. Oltre ad essere equilibrato. Ha tantissime qualità che gli riconosco e che mi piacerebbe avere. Un allenatore positivo per il nostro calcio, una persona che stimo molto”.
 
Caratteristiche di Totti e Di Natale? “Sono due calciatori geniali per certi versi, con caratteristiche diverse. Divertono in allenamento e ti riconciliano con il calcio. Di Natale vive molto di più per il gol rispetto a Totti negli ultimi anni, insieme potrebbero fare cose spettacolari2.
 
Fiorentina, ultimamente calcio poco concreto? “Credo che la Fiorentina debba essere sempre se stessa, mettendo a frutto le proprie caratteristiche e capacità. Non è detto che se cambia atteggiamento possa fare meglio, la mentalità della Fiorentina non è questa, la squadra non è stata costruita per questo”. 
 
Piccolo passo avanti col Chievo? “La Fiorentina domenica ha fatto una grandissima partita, soprattutto nel 2 tempo perché ha capito la difficoltà della partita. Faccio fatica a ricordare il Chievo nella nostra metà campo, eppure sono abituati a non lasciar giocare. Era una partita difficile e delicata. Se non sei grande di testa partite così rischi anche di perderle. Adesso le partite si fanno più complicate, si risolvono con episodi, tutte le squadre hanno necessità di punti e accortezze diverse rispetto al girone d’andata”.
 
Paragone con Guardiola? “Qualche giorno ci è capitato di vestirci uguale (ride, ndr). Col Pep andavo d’accordo, è una persona molto colta. Mi piace come allenatore, così come mi piace Mourinho. Ma niente similitudini…”
 
Sissoko? “Non ha la continuità degli allenamenti. Veniva da una situazione fisica differente rispetto agli altri. A me non piace avere delle scelte obbligate già a priori quando metto un giocatore in campo. Un po’ così come è successo a El Hamdaoui, mi sarebbe piaciuto vederlo con continuità in allenamento per potergli dare più opportunità di quante ne abbia avute”. 
 
Roncaglia? “Nell’ultima settimana lo vedo nuovamente con gli occhi ‘assatanati’. Ha dimostrato di volerci essere con forza, ne siamo contenti. Quando è stato in panchina non è stato certo per un atteggiamento sbagliato, anzi, è un professionista serio”.
 
Giuseppe Rossi? “Vedremo come sta quando arriverà. Valuteremo con molta calma…”
 
Questione arbitrale: “Paura per l’ambiente Lazio dopo la sconfitta a San Siro?Non ho paura degli arbitri… Sono uomini con le loro debolezze e paure, vanno aiutate e non vanno messi sotto pressione. Credo nella loro buona fede, mi piacerebbe che fossero lasciati un po’ più sereni”. 
Fonte: fiorentina.it
Adolfo Iacomino
Adolfo Iacomino
Nato a Terracina il 1º Agosto 1985, ama il calcio e i numeri 10 che sin da bambino hanno condizionato la sua vita. Alla sua prima collaborazione con una testata sportiva. Dal 2011 vive a Barcellona.

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