Le pagelle di Manchester United-Real Madrid: Modrić e l’arbitro cambiano la gara

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Sorprende tutti Alex Ferguson preferendo Wellbeck a Rooney. Mourinho opta per Higuaín al posto di Benzema. Lo United si dimostra molto più squadra del Real e trova il vantaggio al 48′, ma l’espulsione di Nani fa crollare i sogni inglesi. Di Modrić e Ronaldo le reti della vittoria del Real.

Le pagelle di Manchester United-Real Madrid

MANCHESTER UNITED

DE GEA 6 – Un paio di buoni interventi, alcune volte troppo incollato alla linea di porta. Nulla può sulla perla di Modrić.

RAFAEL 6,5 – Buona prova dell’esterno basso dei Red Devils, è lui che dà il via all’azione del vantaggio inglese con una gran discesa centrale. (VALENCIA S.V.)

FERDINAND 6 – Partita attenta, non soffre particolarmente le punte del Real. Una volta espulso Nani, capitola assieme a tutta la compagine.

VIDIC 7 – Concentrato in fase difensiva, devastante sulle palle inattive: il colosso croato colpisce un palo nella prima mezz’ora di gioco e va vicino al pareggio a una manciata di minuti dalla fine.

EVRA 6 – Conscio di poter giocare (inizialmente) per due risultati su tre, si limita a fare il compitino, senza quasi mai farsi vedere in avanti ma anche senza sbavature in difesa.

CLEVERLY 6 – Per un’ora, finche il Manchester è in 11 uomini, in coppia con Carrick vince la sfida con i dirimpettai Xabi Alonso e Khedira. Tanta sostanza e una discreta qualità. (ROONEY 6 – Il suo inserimento avviene quando il Manchester ha già subito l’uno-due da ko. Ci mette impegno, spara una palla difficile sopra la traversa, ma la partita è ormai già incanalata nell’altra direzione)

CARRICK 6,5 – Centrocampista instancabile, fa un gran lavoro in mezzo e si inserisce quando può in attacco. Prova molto disciplinata tatticamente, aiutata anche dal pressing esasperato di tutti i suoi compagni di squadra.

NANI 6 – Prestazione sufficiente per il portoghese che, suo malgrado, diventa protagonista del match: l’espulsione a lui comminata è scandalosa, con il giocatore cacciato dal campo per aver tentato uno stop con lo sguardo fisso sulla palla e l’avversario che proveniva dalla direzione opposta. Suo malgrado, è il crack della partita.

GIGGS 6,5 – Non è assolutamente una passerella quella che gli riserva Ferguson per la sua millesima partita da professionista: il gallese disputa una gran gara dal punto di vista della corsa, della classe e soprattutto dell’esperienza.

WELLBECK 6,5 – Con la sua velocità fa impazzire la difesa del Real, soprattutto nella prima frazione di gioco. Mette lo zampino nell’autogol del provvisorio 1-0. (YOUNG: S.V.)

VAN PERSIE 5 – Il bomber olandese stecca nella serata più importante dell’anno. Diverse le occasioni che avrebbe potuto sfruttare meglio, poco lucido nel momento di calciare la palla.

FERGUSON 7 – Il suo Manchester United scende in campo con una compattezza e una grinta assolutamente superiori a quelle del Real Madrid. Sembra azzeccata anche la scelta di Wellbeck che, con la sua velocità, semina il panico tra i blancos, oltre a togliere ogni rifornimento a Xabi Alonso. L’unica pecca, forse, è stata non infoltire immediatamente la difesa dopo l’espulsione di Nani

REAL MADRID

DIEGO LÓPEZ 6,5 – Non fa rimpiangere Casillas. Parte timido, con una respinta goffa su Van Persie e una buona chiusura su Wellbeck una frazione di secondo dopo. Nel secondo tempo è attento e decisivo sui colpi di testa di Carrick e Vidić.

ARBELOA 5,5 – Dal suo lato spinge spesso lo United con le sortite di Wellbeck e Nani. In affanno nel contenerli, non si fa mai vedere in avanti. (MODRIC 7 – Entra e dà la svolta ai suoi. Prima mette in mezzo un fendente pericolosissimo sul quale nessuno interviene, poi estrae dal cilindro la magia che riporta in parità il Real Madrid)

VARANE 6 – Prestazione maiuscola di questo ragazzo non ancora ventenne, macchiata però da un errore che abbassa la valutazione finale. Interventi decisivi sugli attaccanti avversari, ma l’ingenuità sull’autogol di Sergio Ramos è da penna rossa.

SERGIO RAMOS 6 – Prestazione discreta in coppia con un gran Varane, soffre la velocità di Wellbeck, ma in compenso non permette a Van Persie di mettere il suo marchio sulla partita. Incolpevole sull’autogol, con la palla toccata da Wellbeck che lo mette fuori tempo.

COENTRÃO 6 – In linea con i compagni di difesa, prestazione non eccezionale ma priva di grosse sbavature. Da sottolineare un bellissimo tunnel su Rafael.

XABI ALONSO 5 – Se il Real Madrid fino a mezz’ora dalla fine è stato inferiore al Manchester United, lo deve anche alla prova incolore del suo regista, che non è mai entrato in partita.

KHEDIRA 5 – Vale lo stesso discorso fatto per Xabi Alonso: i mediani inglesi hannoin mano il centrocampo per un’ora di gioco, poi l’espulsione di Nani sposta l’ago della bilancia.

DI MARIA 5,5 – Dura meno di un tempo la partita dell’ala argentina, 42 minuti di gioco ma nessun guizzo degno di nota. Esce per infortunio. (KAKÁ 6,5 – Il suo ingresso regala ai blancos maggiore dinamicità. Si mette in evidenza per un palo al 90 minuto da posizione complicata e per una fuga solitaria verso de Gea interrotta da una trattenuta non ravvisata dall’arbitro).

ÖZIL 6 – Partita dignitosa del numero 10 tedesco, alterna buone giocate a momenti in cui scompare dal campo. Una gemma il colpo di tacco con cui chiude il triangolo con Higuaín in occasione del raddoppio. (PEPE 6 – Entra per rinforzare la difesa in vista del forcing finale dello United).

CRISTIANO RONALDO 6,5 – Leggermente emozionato nei primi minuti di gioco per il ritorno nello stadio che l’ha visto diventare grande, si scioglie con il passare dei minuti. Sua è la firma sulla qualificazione; è l’unico che, quando prende palla, dà sempre l’impressione di essere pericoloso.

HIGUAÍN 7 – Inizio difficoltoso, poi si rende spesso pericoloso per la difesa avversaria. Gli viene annullato un gol, Rafael glie ne “para” uno già fatto sulla linea, mette in mezzo due volte assist splendidi a tagliare l’area piccola. Sul secondo, arriva il gol di Ronaldo.

MOURINHO 6 – Obiettivo raggiunto, ma il Real Madrid per l’ennesima volta ha dato l’impressione di essere più un complesso di singoli piuttosto che una squadra. Ottime le scelte di Varane e Higuaín, anche se l’inesperienza del primo stava per costare caro al tecnico portoghese.

Stefano Tomat
Stefano Tomat
Nasce nel 1987 a Udine, gioca a calcio da quando ha 6 anni. Laureato in Relazioni Pubbliche e Comunicazione Integrata per le Imprese e le Organizzazioni.

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