Milan, Galliani a tutto tondo: lunga intervista dell’AD rossonero

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Intercettato mentre si recava in Lega Calcio, Adriano Galliani non si è sottratto alle molte domande dei giornalisti. Molti i temi affrontati: dai giudizi sul grande momento di forma del Milan alla conferma di Allegri, passando per il contratto firmato da Cristante, i complimenti a Totti e Pazzini e il rammarico per l’addio di Sheva e il suo mancato record di gol (l’ucraino era vicinissimo al numero di reti segnate da Nordhal al Milan che, ora come ora, detiene questo record).

Ecco le parole dell’amministratore delegato rossonero: “Il Milan deve fare bene, alle tabelle e ai pronostici non ci credo. Abbiamo fatto un girone straordinario da 41 punti, che sono tantissimi. La rincorsa del Milan è iniziata nell’ultimo quarto d’ora della sfida persa per 3-2 con la Lazio, lì abbiamo cominciato a giocare a calcio. Poi in un girone abbiamo fatto 41 punti, media altissima. Rammarico? No perchè era chiaro che ci voleva del tempo. Quando cambi una squadra ci vuole del tempo e lo avevamo messo in preventivo. Anzi, raramente un club cambiando così tanto riesce in così poco tempo a mettersi in carreggiata. La squadra resta questa anche per la prossima stagione. Pazzini? Ha sempre fatto gol, siamo soddisfatti. Abbiamo avuto la sua benedizione prima di prendere Balotelli, l’ho chiamato prima e ho avuto la sua autorizzazione. Se è compatibile con Balotelli chiedetelo ad Allegri. Rinnovo? Ha un contratto fino all’anno prossimo quindi non ci sono problemi. Rinnovo di Allegri? Anche lui ha un contratto per l’anno prossimo, chi ha il contratto fino al 2014 è al riparo. Stamattina invece ha firmato Cristante, ha 18 anni ed è evidente che ai ragazzi bravi facciamo un contratto di 5 anni. Lo ha firmato ed ora lo stanno depositando. Gli ho augurato di fare quello che hanno fatto Kakà ed El Shaarawy. I ragazzi partono con stipendi bassi poi dipende dalla loro crescita. Cristante il nuovo Pirlo? Calma, ha fatto solo una partita del Viareggio. Non facciamo come i brasiliani che dopo due gol chiedono già 20 milioni. Per Cristante chiederei 20 milioni (ride). Scherzo, ma non lo vendiamo. Barcellona? Pensiamo al Genoa, sta giocando molto bene, sarà un ostacolo difficile. Bertolacci piace ma siamo tanti in avanti, arriva anche Saponara. I meriti di Allegri? Aveva le qualità per fare il tecnico del Milan e lo sta dimostrando, sta marciando ad un ritmo di 40 punti per girone. E’ un bravo allenatore. Balo infortunato? Sta meglio, spero che ce la faccia per venerdì così Pazzini può riposare in vista di Barcellona. Ancelotti e Kakà al Real? E’ un allenatore con cui sono rimasto in grandi rapporto, gli auguro ogni bene. Totti? Da ragazzino era vicino al Milan, ha raggiunto Nordhal, davanti c’è solo Piola. Segnare tutti quei gol è una cosa mostruosa. Ho il rammarico su Sheva, se non fosse andato via avrebbe superato questi record. Sul cellulare ho delle immagini e quella di Sheva non la tolgo mai, insieme a quella di Muntari. Più vicino Totti o Xavi? Assolutamente Xavi, ho trattato con il papà ma non ho capito nulla perchè dovevo trattare con la mamma. Ibra? Lui vuole bene al Milan ma non vuole bene a me, non l’ho mai più sentito“.

Stefano Tomat
Stefano Tomat
Nasce nel 1987 a Udine, gioca a calcio da quando ha 6 anni. Laureato in Relazioni Pubbliche e Comunicazione Integrata per le Imprese e le Organizzazioni.

L’anatema di Maurìto

Dietro questo pezzo c'è una premessa, che sa di promessa fatta ad uno dei caporedattori storici di Mondopallone. Non faccio il nome per motivi...
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