Chi è Charis Mavrias?

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Inter e Juve sono sulle sue tracce. La concorrenza tedesca è sempre temibile. Altre big europee hanno drizzato le orecchie. Insomma, su Charis Mavrias si stanno posando gli occhi del calcio che conta. Innanzitutto, chiamatelo Charis e non Charalampos: con le dovute distanze, sarebbe come chiamare “Alexander Ferguson” l’allenatore del Manchester United. Inoltre, parafrasando “Django” di Quentin Tarantino, “La I è accentata…“, quindi Mavrìas.

QUALITA’ E PREZZO. Dopo la precisazione da Grillo Parlante, non si può non dire che il greco sia uno dei migliori prospetti della Super League, nonché a basso costo, cosa che non guasta mai. Il contratto firmato con il Panathinaikos scadrà nel 2016 e questa sarà un’arma a favore della squadra verde, che, perlomeno, non lo vedrà partire a costo zero come Ninis o altri. Va aggiunto però che le somme saranno più contenute rispetto a quelle circolanti in altri mercati, soprattutto se ascoltiamo le dichiarazioni del vicepresidente Vasilis Konstantinou, che ha affermato in un’intervista a SportFM di non essere contrario a una possibile vendita di Mavrias, dato che il giocatore vuole provare un’esperienza all’estero.

UN’ALA CON UN AVVENIRE. Tecnicamente parlando, il numero 7 del Panathinaikos ha sempre ricoperto il ruolo di ala destra, ma si sa anche destreggiare dietro le punte. Dotato di un buon piede, sta migliorando visibilmente sotto ogni profilo: salta l’uomo sempre più frequentemente, corre, rientra in difesa e piazza buoni traversoni. Ha giocato stabilmente sotto la guida di Jesualdo Ferreira come esterno alto di fascia nel tridente avanzato, mentre con Rocha formava un validissimo trio sulla tre-quarti con Ibrahim Sissoko (altro grande talento di proprietà del Wolfsburg) e Quincy, a dimostrare la sua duttilità, offensivamente parlando.

E’ pronto per il grande passo? Sì, ma ci sarà da aspettarlo, se necessario. Un’attesa che non sarà vana, date le sue qualità incontestabili. E non è il solo greco da accaparrarsi al più presto.

Francesco Piacentini
Francesco Piacentini
Pavese classe '91, laureato in scienze politiche, per lui lo sport è uno specchio su cui si riflette la storia di un popolo. Stregato dal calcio inglese e greco, ama la politica, l'heavy metal e il whiskey.

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