Spagna, Copa del Rey: il Real asfalta il Barça al Camp Nou

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Continua il periodo buio per il Barcellona che, con la Liga già in tasca, vede sfumare la finale di Coppa del Re, proprio una settimana dopo la débâcle di San Siro con il Milan. Il Real imita la squadra rossonera: partita attenta, squadra solida e individualità in attacco: è così che si sconfigge l’armata catalana.

SÁNCHEZ IN TRIBUNA, BENZEMA IN PANCHINA – Significativa esclusione per Alexis Sánchez, lasciato addirittura in tribuna dal tecnico Roura. Per l’attaccante cileno si prospetta sempre di più un futuro lontano da Barcellona. Squadra tipo per i padroni di casa, con il solo cambio di Pinto al posto di Víctor Valdés tra i pali. Mourinho sceglie Higuaín come terminale offensivo e preferisce relegare in panchina Kaká (in un ottimo stato di forma), preferendogli Özil.

BARCELLONA POCO BRILLANTE, RONALDO LO PUNISCE – Il Barcellona parte all’attacco e va al tiro due volte nel giro di altrettanti minuti: il primo tentativo è di Iniesta da fuori area, il secondo rappresenta una vera e propria palla gol: Pedro dalla destra serve un bel pallone a centro area per Messi, il quale fa partire un insidioso diagonale di destro con la sfera che esce sfiorando il palo di pochi centimetri. Quasi solo Barça nei primi dieci minuti, in cui si registrano un tiro fiacco di Fàbregas e una punizione guadagnata da Messi sul limite sinistro dell’area, in seguito a un fallo ingenuo di Di Maria. Un paio di minuti più tardi, ecco l’episodio che cambia la storia del primo tempo: Cristiano Ronaldo, ben imbeccato in area, punta Piqué con una serie di finte, lo spagnolo abbocca e stende il numero 7 del Real Madrid. L’arbitro assegna il rigore e dal dischetto si presenta lo stesso Ronaldo: tiro a incrociare, palla da una parte e portiere dall’altra, è vantaggio Real. Al 15′ episodio dubbio in area madrilena: Fàbregas finisce a terra, ma fa bene l’arbitro a lasciar correre perché non ci sono assolutamente gli estremi per il secondo penalty della partita. Da qui alla mezz’ora match nervoso e senza grosse emozioni: da registrare due conclusioni deboli di Iniesta e Ronaldo, oltre a una bella azione di Fàbregas sulla sinistra. Al 30′ pericolosi i blancos: azione ben manovrata sulla destra da Khedira, palla per Özil che serve Ronaldo in area, ma il suo tiro viene deviato da Puyol e finisce tra le braccia di Pinto. Quattro minuti più tardi è Pedro a reclamare il rigore: l’azione è sicuramente più dubbia rispetto alla caduta di Cesc, ma la decisione di lasciar correre presa dall’arbitro sembra essere quella giusta. Al 38′ brivido per gli ospiti: Messi calcia una punizione poco fuori dal limite dell’area di rigore, la palla sfiora il palo alla destra di Diego López.

IL BARCELLONA CROLLA, IL REAL VOLA IN FINALE – la seconda frazione di gioco inizia con una fiammata del Real: Coentrão entra in area dalla sinistra e prova il diagonale, che però finisce fuori. Non si fa attendere la risposta del Barcellona con Pedro che calcia da posizione ravvicinata, ma è bravo e fortunato Diego López che salva la sua squadra con una parata d’istinto. Il Barça schiaccia il Real Madrid nella sua metà campo per i primi dieci minuti della ripresa, fino a quando non viene castigato in contropiede: Di Maria se ne va velocissimo sulla sinistra, fa fuori Puyol e conclude in porta; sulla respinta di Pinto, è lesto Cristiano Ronaldo ad appoggiare il pallone in rete. A questo punto il Barcellona pare smarrito, servirebbero tre gol per approdare alla finale e la squadra blaugrana non sembra proprio in modalità “remuntada”. Roura inserisce Villa al posto di Fàbregas, ma i catalani sembrano privi di idee. Al 66′ arriva anche il colpo del definitivo ko: Piqué perde la marcatura di Varane che svetta solitario in area catalana e di testa fredda Pinto. Al Camp Nou è tre a zero per il Real in un silenzio surreale. A questo punto Roura getta nella mischia anche Tello e Thiago Alcântara al posto di Pedro e Xavi, ma i giochi ormai sono fatti. Va vicino al quarto gol il Real ancora con Ronaldo che, dopo essere entrato in area e aver saltato Puyol, esplode un destro che si infrange sui guantoni di Pinto. La partita, che era stata abbastanza corretta sino all’80’, cambia con l’ingresso di Pepe. Il difensore portoghese, la cui entrata è stata sottolineata dal coro “assassino, assassino!” dei tifosi blaugrana, non perde tempo e dopo tre minuti accende una mezza rissa in seguito a colpi proibiti e alle classiche scenate melodrammatiche che non vorremmo mai vedere. All’89’, solo per gli onori della cronaca, arriva il gol della bandiera del Barcellona: a siglarlo è l’esterno Jordi Alba, che supera l’estremo difensore madridista in uscita in seguito a un ottimo assist di Iniesta.

Tabellino

BARCELLONA (4-3-3): Pinto; Daniel Alves, Piqué, Puyol, Jordi Alba; Busquets, Xavi (74’Thiago Alcântara),Fàbregas (60′ Villa); Iniesta, Pedro (72′ Tello), Messi. All.: Roura

REAL MADRID (4-2-3-1): Diego López; Arbeloa, Varane, Sergio Ramos, Coentrão; Xabi Alonso (84′ Essien), Khedira; Di María, Özil, Cristiano Ronaldo; Higuaín (70′ Callejón). All.: Mourinho

ARBITRO: Undiano Mallenco

NOTE – AMMONITI: Piqué (B), Arbeloa (R)

Stefano Tomat
Stefano Tomat
Nasce nel 1987 a Udine, gioca a calcio da quando ha 6 anni. Laureato in Relazioni Pubbliche e Comunicazione Integrata per le Imprese e le Organizzazioni.

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