Coppa d’Africa 2013, finale: Nigeria in paradiso. Super Aquile sul tetto dell’Africa

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Per la terza volta nella sua storia la Nigeria è campione d’Africa. Le Suepr Aquile del selezionatore Keshi hanno battuto 1-0 il Burkina Faso nella finalissima della ventinovesima edizione della Coppa d’Africa, succedendo allo Zambia, campione un anno or sono. Come spesso accade nelle finali, gara poco spettacolare quella del “FNB Stadium” di Johannesburg, decisa da una magia di Mba, uno dei giocatori migliori dell’intero torneo, arrivata a fine primo tempo. Estasi per i nigeriani, partiti senza i favori del pronostico e capaci di una coppa strabiliante; amarezza infinita, invece, per gli stalloni, arrivati per la prima volta nella loro storia in finale.

MBA ILLUMINA L’INCONTRO – Assenze pesanti da una parte e dall’altra, con la Nigeria che deve rinunciare al capocannoniere della competizione Emenike, infortunatosi in semifinale, mentre tra gli stalloni non c’è il bomber Traoré, anch’egli costretto al forfait per problemi fisici. Prima frazione di gioco abbottonata, giocata meglio dalla Nigeria che chiude in vantaggio i primi 45′ grazie ad un gol stupendo del centrocampista Mba, uno degli elementi più interessante dei verdi, bravo a saltare con un pallonetto un avversario e a battere con un tiro preciso il portiere Diakitè. Rete arrivata al minuto 40, ma le Super Aquile si erano rese pericolose già in precedenza con Ideye, che a porta sguarnita aveva tirato clamorosamente alto. Burkina Faso timido, poco incisivo e con un Pitroipa in giornata no: l’unico a provarci è Bancé, ma le conclusioni dell’attaccante degli stalloni non impensieriscono più di tanto il portiere nigeriano Enyeama.

LA NIGERIA E’ IN PARADISO – Nessuna sostituzione ad inizio ripresa; Burkina Faso più volenteroso rispetto ad un primo tempo decisamente sottotono, mentre la Nigeria preferisce attendere gli avversari per ripartire in contropiede. I pericoli maggiori per la difesa degli stalloni arrivano dalle veloci ripartenze delle Super Aquile, ma è la formazione di Put a sfiorare il gol del pareggio col neo entrato Sanou, fermato solo da una paratissima di Eneyama, eletto miglior portiere africano del 2012. Il pressing degli stalloni continua senza soluzione di continuità, ma le Super Aquile controllano le offensive della squadra avversaria, che sembra rassegnata all’onorevole sconfitta. L’ultima emozione è sui piedi di Musa, ma il risultato non cambia: la Nigeria è campione d’Africa per la terza volta nella sua storia.

NIGERIA-BURKINA FASO: 1-0
Nigeria (4-4-2): Enyeama; Ambrose, Omeruo, Oboabona, Echiejile (67′ Oshaniwa); Onazi, Obi Mikel, Mba (89′  Yobo); Moses, Uche (53′ Musa), Ideye. A disp.: Obiora, Gabriel, Ogude, Uche, Ejide, Uzoenyi, Igiebor, Agbim, Egwueke. All.: Keshi.
Burkina Faso (4-4-1-1): Diakite; Koffi, B.Kone, Koulibaly (84′ Dagano), Panandetiguiri; Rouamba (65′ Sanou), D.Kone, Nakoulma, Pitroipa; Kabore, Bancé. A disp.: Soulama, Ouattara, P.Koulibaly, H.Traore, A.Traore, Balima, Sanou, Rabo. All.: Put.
Arbitro: Haimoudi (Algeria)
Marcatori: 40′ Mba (N)
Note: ammonizioni: Onazi, Omeruo, Mikel, Oshaniwa, Ideye (N), Rouamba (B); espulsi: –

Michele Pannozzo
Michele Pannozzo
Nato a Fondi (LT) il 18 gennaio 1984, è laureato in Teoria della Comunicazione. Scozzese di adozione, vive a Edimburgo, dalla quale non smette di coltivare le sue sue maggiori passioni: il calcio e la scrittura.

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