Spagna-Uruguay 3-1: Muslera regala un gol, risponde Rodriguez, chiude la doppietta di Pedro

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Inizio di gara scoppiettante con spunto di Suarez neutralizzato dal ritorno di Puyol (in tutti i sensi). Affondo della Spagna sulla fascia destra al minuto 8, cross al centro per l’accorrente Fàbregas che impatta sul difensore, ci riprova Busquets con poca forza, dritto nelle mani di Muslera. Gioco maschio a centrocampo, buoni spunti di azione ma mai incisivi. Le squadre provano sulle fasce per aprire le difese.

REGALO MUSLERA – Appena 15 minuti e Muslera fa la papera. Tiro dalla distanza di Fàbregas e mani bucate per l’ex Lazio che non trattiene. Spagna in vantaggio.

Le squadre si allungano e Puyol alla riscossa in attacco per poco non causa il contropiede Uruguayo che finisce in angolo per deviazione di Jordi Alba; dal cross carica di Cavani su Victor Valdés. Al minuto 22 ammonito Busquets per gioco scorretto. Continuano i fraseggi a centrocampo, il solito “tiki-taka”‘ porta al tiro Fàbregas, stavolta Muslera c’è.

REAZIONE URUGUAY – Attacco dell’ispirato Suarez verso il centro per Cavani che manda alle stelle. Uruguay più reattivo e Spagna che semina azioni anche da palle ferme come al ’28 con un gol annullato per fuorigioco a Puyol. Ruggisce pochi minuti dopo “la celeste”, minuto 31 e gol di Cristian Rodríguez che si fa trovare libero, eludendo la guardia proprio di Puyol, dopo un passaggio di Caceres a centro area, si gira e buca difesa e Valdés impreparati. Dopo il pareggio è degno di nota solo uno scambio a limite dell’area che vede libero Mata, tiro centrale. Pochi spunti, falli e ritmi non molto frenetici spengono il primo tempo.Un pari giusto almeno per intensità e occasioni.

SECONDO TEMPO DI MARCA ESPAÑA : Esce Puyol, premiato nell’intervallo, per Piqué e Villa per Mata e cambia il ritmo della Roja. Palla persa al minuto 7 dalla difesa uruguaiana e ne approfitta Pedro, servito deliziosamente al centro proprio da Piqué. Vantaggio e ritmo impostato dai campioni del mondo e d’europa, alla regia, neanche a dirlo, il solito Iniesta che regala magie.

Si anima la partita dopo un fallo di Jordi Alba ai danni di Diego Pérez da dove nasce una piccola rissa che termina con l’ammonizione di dei due. Continuano comunque le occasioni da ambo le parti, prima Cavani e poi Villa arrivano vicino alla rete.

GIRANDOLA DI SOSTITUZIONI E PEDRO CHIUDE I CONTI – Le squadre cambiano i volti dei protagonisti con una giostra di sostituzioni. Ritorno addirittura di Forlan al ’69, esce Cavani. Fino al ’70 quando chiude la partita ancora Pedro, imbeccato da un assist di Fàbregas dopo un contropiede portato avanti da un propositivo Villa. Spagna-Uruguay 3-1. Partita archiviata che scende pian piano di ritmo e regala tanti spazi ma pochi spunti reali. Ci prova ancora Villa sul finale che testa ancora i riflessi di Muslera e un coraggioso Isco che prova a calare il poker, sarà per altre occasioni. Risultato giusto anche se viziato dalla saponetta di Muslera. La Spagna trova la sua prima vittoria del 2013 a Doha, in Quatar, contro un Uruguay dal potenziale enorme ma buono solo a metà.

 

Spagna: (4-3-3) Víctor Valdés; Azpilicueta, Puyol, (’46 Piqué) Sergio Ramos, Jordi Alba (’78 Monreal); Busquets, Cazorla (’70 Mario Suarez), Fàbregas; Iniesta (’60 Isco), Pedro (’75 Negredo), Juan Mata (’46 Villa). A disp.: Pepe Reina, Cesar Arbeloa, Silva All.: Del Bosque

Uruguay: (4-4-2) Muslera; Pereira, Lugano, Godín, Cáceres, Álvaro González (’79 Aguirregaray), Diego Pérez (’64 Arevalo Rios), Cristian Rodríguez (’68 Castro), Lodeiro (’76 Gargano),  Cavani (’69 Forlan), Luis Suárez. A disp.: Martín Silva, Rodrigo Munoz, Juan Castillo, Alejandro Silva, Sebastian Coates, Alvaro Pereira, Eguren, Gaston Ramírez, Emiliano Alfaro, Cristian Stuani All.: Tabarez

MARCATORI: ’16 Autogol Muslera/Fàbregas (S), ’32 Rodriguez (U), ’52Pedro (S), ’74 Pedro

ARBITRO: Jaber (Qatar)
NOTE: spettatori 50·000. Ammoniti: Busquets, Alba (S) e Pérez (U). Recuperi: 1 e 4 minuti.

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http://www.dailymotion.com/video/xxbyun_spain-3-1-uruguay-friendly_sport#.UROEX6WdDn4

 

Adolfo Iacomino
Adolfo Iacomino
Nato a Terracina il 1º Agosto 1985, ama il calcio e i numeri 10 che sin da bambino hanno condizionato la sua vita. Alla sua prima collaborazione con una testata sportiva. Dal 2011 vive a Barcellona.

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