Gli Scontenti della Serie A

-

La Serie A torna in campo dopo la sessione invernale del calciomercato di riparazione. Da adesso fino a Maggio le squadre più in difficoltà dovranno infatti rendere al massimo con i propri giocatori effettivi per tentare la risalita in classifica.

Tra gli Scontenti di questo turno di campionato vi è il Pescara, che nonostante i tentativi di recuperare il match casalingo contro il Bologna deve piegarsi ai rossoblù dopo un duro batti e ribatti. D’Agostino non basta. Aspettando l’argentino Caraglio…

Anche la Lazio di Petkovic storce il naso da qualche tempo a questa parte. Nelle ultime tre gare si registrano un pareggio e due sconfitte consecutive, quella di ieri rimediata dal nuovo (un altro!) Genoa di Ballardini. Brutta gatta da pelare per i biancocelesti che marciano verso la vetta e che sabato prossimo ospiteranno in casa nientemeno che lo schiacciasassi Napoli per uno scontro diretto di sicuro spettacolo.

Ma tra i più Scontenti troviamo la Roma, Andrea Stramaccioni e Maurizio Zamparini. La Top3:

ROMA: la scorsa settimana al primo posto della nostra classifica avevamo messo il tecnico Zdenek Zeman. L’aria pesante a Trigoria si respira già da qualche tempo e, se sette giorni fa appunto era proprio il boemo a finire nel nostro mirino, dopo l’esonero è la società Roma a risultare la vera Scontenta. Nonostante l’organico di tutto rispetto la dirigenza non è riuscita ad aprire un ciclo solido dopo l’addio di Luis Enrique. Prendere quattro bastonate all’Olimpico dal Cagliari è stato troppo per la società giallorossa che altro non poteva fare se non allontanare l’allenatore ex Pescara. L’obiettivo dichiarato era tentare l’accesso alla Champions League, opzione al momento alquanto utopistica, anche perché si vuole puntare adesso a traghettare la compagine capitolina fino al termine della stagione, per poi ritentare la fortuna al prossimo campionato. Sabatini, Baldini, Pallotta and friends… Che gran confusione nella Capitale!

MAURIZIO ZAMPARINI: un disastro. Il presidente del Palermo è alle solite e questa volta non per qualche sconfitta di troppo ma per una stagione del tutto fallimentare. Da pochi minuti Gasperini è stato esonerato e se il tecnico ex Genoa è rimasto saldamente sulla panchina rosanero finora è stato solo perché il patron rosanero si è voluto allontanare dalla gestione della squadra lasciando la patata bollente all’amministratore delegato Pietro Lo Monaco. Adesso, però, la situazione è da allarme rosso. I nuovi acquisti dovranno riuscire a dare un grosso contributo alla squadra altrimenti il vortice risucchierà la formazione siciliana. Mentre leggete il club di via del Fante si starà riorganizzando. Messo da parte Gasperini (e clausola contrattuale impone il pagamento di trecentomila euro al tecnico) sembra vicino anche l’esonero proprio di Lo Monaco a favore nientemeno dell’ex dirigente rosanero Giorgio Perinetti. Se così fosse sarà Malesani (o Sannino, ancora sotto contratto) il nuovo allenatore della squadra sicula, mentre un eventuale permanenza di Lo Monaco aprirebbe le porte a Pasquale Marino. Si salvi chi può.

ANDREA STRAMACCIONI: alzi la mano chi crede veramente nelle possibilità del tecnico dell’Inter. Di certo ne vedremmo poche alzate anche all’interno dello spogliatoio nerazzurro. Il carattere, il romano, ce l’ha. Le capacità di tecnico anche. Ma forse il salto di categoria dalla Primavera alla massima serie è stato troppo frettoloso. Il mercato del club di Moratti non è stato dei migliori. Via Snejder e Coutinho per Kovacic (undici milioni!), Kuzmanovic e … Rocchi. Con tutto il rispetto non sembrano mosse di chi vuole ricominciare a vincere e primeggiare. Ma qui lo Scontento è comunque l’allenatore nerazzurro. Oltre le scelte di mercato della società vogliamo analizzare l’impronta che il tecnico sta dando alla sua squadra, ormai sbiadita e sfilacciata, con moduli intercambiabili non per bravura ma per disperazione. Contro il Chievo nel posticipo serale di domenica prossima per l’Inter ci sarà un solo risultato. I tre punti lascrbbero ovviamente la panchina ancora al giovane tecnico. Altri risultati, invece, gliela toglierebbero immediatamente.

 

Gianluca Grasso
Gianluca Grasso
Nato a Catania il 10 giugno 1987, si è laureato in Scienze della Comunicazione a Bergamo, dove ha cominciato l’attività pubblicistica collaborando con Bergamo&Sport, Bergamosportnews.it e Itasportpress.it. Segue con passione il calcio a tutti i livelli.

MondoPallone Racconta… C’era una volta l’Imperatore

    All'inizio dello scorso decennio bruciò le tappe di una carriera che si annunciava folgorante, grazie ad un fisico debordante e un sinistro micidiale. Adriano...
error: Content is protected !!