Rugby, Inghilterra-Scozia 38-18

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Nella seconda gara del primo turno del Sei Nazioni 2013, l’Inghilterra batte la Scozia a Londra. 38-18 il finale a favore dei padroni di casa, secondi lo scorso anno ma forti dei favori del pronostico da parte di molti addetti ai lavori. Tanta volontà ma un’inferiorità tecnica evidente da parte scozzese. Nell’altra partita del Sabato, colpaccio irlandese al Millenium Stadium di Cardiff (22-30) in casa del Galles. 

Il primo tempo vede l’Inghilterra partire forte. Evidente, nel XV di Lancaster, la volontà di cavalcare il momento di fiducia e carica dell’ambiente, galvanizzato dal successo sugli All Blacks nei test autunnali. Nonostante la verve in attacco, alcuni disimpegni superficiali vanificano gli sforzi e gli scozzesi, che hanno il pronostico contro ma ci mettono energie in più, passano per primi. È Maitland, classe 1988 in forza ai Warriors nel Pro12, ad aprire le danze con la prima marcatura, da azione di rottura in velocità.

Foto England Rugby
Foto England Rugby

L’Inghilterra? Tramortita, abbassa il ritmo ma si conferma solida e matura. Farrell, al suo secondo Sei Nazioni e ormai “veterano” nonostante la giovane età, non sbaglia un colpo nella costruzione del gioco né al piede. La meta di Ashton, solito implacabile finalizzatore, regala ai padroni di casa un vantaggio sostanzioso. Prima del riposo, il calcio di Laidlaw accorcia le distanze.

Nella ripresa, l’Inghilterra allunga, grazie alla solita precisione di Farrell, la cui prova è ottima anche e soprattutto nell’abbattere le certezze della Scozia. Con l’inerzia dell’incontro tutta in direzione inglese, la meta di  Twelvetree significa 24-11 e ulteriore aumento del gap fra i due XV. Se l’errore di Farrell in piazzola al 53′ è quasi un evento, la Scozia si rifà viva grazie a Hogg, che marca a 10′ dal termine.

Un po’ tardi, a dir la verità: vero che con la girandola dei cambi alcuni automatismi inglesi perdono precisione, però la generosità e la carica finale non bastano agli scozzesi a riaprire il match, né a rendere lo il divario meno amaro. La squadra di Lancaster andrà anzi a chiudere le marcature con Care a tempo scaduto, per il 38-18 finale. A Twickenham, ha diretto l’irlandese Allain Rolland.

Inghilterra: 15 Alex Goode, 14 Chris Ashton, 13 Brad Barritt, 12 Billy Twelvetrees, 11 Mike Brown, 10 Owen Farrell, 9 Ben Youngs, 8 Ben Morgan, 7 Chris Robshaw (capt), 6 Tom Wood, 5 Geoff Parling, 4 Joe Launchbury, 3 Dan Cole, 2 Tom Youngs, 1 Joe Marler. A disp.: 16 Dylan Hartley, 17 David Wilson, 18 Mako Vunipola, 19 Courtney Lawes 20 James Haskell, 21 Danny Care, 22 Toby Flood, 23 David Strettle.
Scozia: 15 Stuart Hogg, 14 Sean Maitland, 13 Sean Lamont, 12 Matt Scott, 11 Tim Visser, 10 Ruaridh Jackson, 9 Greig Laidlaw, 8 Johnnie Beattie, 7 Kelly Brown (capt), 6 Alasdair Strokosch, 5 Jim Hamilton, 4 Richie Gray, 3 Euan Murray, 2 Dougie Hall, 1 Ryan Grant. A disp.: 16 Ross Ford, 17 Moray Low, 18 Geoff Cross, 19 Alastair Kellock, 20 David Denton, 21 Henry Pyrgos, 22 Duncan Weir, 23 Max Evans.
Arbitro: Allain Rolland (Irlanda)

Sei Nazioni 2013 – 1a giornata

Galles-Irlanda 22-30

Inghilterra-Scozia 36-18

Italia-Francia (Domani, Stadio Olimpico, ore 16)

Matteo Portoghese
Matteo Portoghese
Sardo classe 1987, ama il rugby, il calcio e i supplementari punto a punto. Già redattore di Isolabasket.it e della rivista cagliaritana Vulcano, si è laureato in Lettere con una tesi su Woody Allen.

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