Juventus, Asamoah tesse le lodi di Conte e Pirlo

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Kwadwo Asamoah, impegnato in Coppa d’Africa con il suo Ghana, ha rilasciato un’intervista a “La Gazzetta dello Sport” toccando i vari temi di suo interesse: Nazionale e Juventus. In primo luogo, visto il prossimo impegno contro Capo Verde, il centrocampista bianconero ha così commentato: “Sappiamo tutti che Capo Verde è una squadra composta da bravi giocatori. Credo, però, che il Ghana sia migliore: nella dimensione africana è tipo l’Italia o la Germania in Europa. Le nazionali che vanno sempre lontano. Penso che la finale sarà Ghana-Costa d’Avorio, una grandissima gara aperta a ogni risultato. Siamo qui per vincere“.

Passando al capitolo Juventus, invece, Asamoah ha cercato di spiegare che aria si respira nello spogliatoio della sua squadra: “Io trovo che la forza della Juventus sia riassumibile in due punti, e uso le parole inglesi per spiegarmi meglio. ‘Fighting spirit‘ non ha bisogno di traduzione: in quello spogliatoio l’ho respirato fin dal primo giorno. Non è che qualcuno in particolare sia venuto a dirmi “qui si tirano fuori gli attributi”, è evidente. Il secondo punto si chiama “game plan“: non so quanti allenatori lo preparino con la scrupolosità di Conte. Parlo proprio di un piano strategico, cosa fare, quando farlo, come farlo, con chi farlo“.

Poi, il centrocampista ha speso qualche parola di elogio per il faro del gioco della Juventus: Andrea Pirlo.  “Quando ho un dubbio guardo lui e seguo la sua indicazione. L’ho ammirato per anni, nel Milan e nell’Italia. Giocargli al fianco è un privilegio“, ha rivelato Asamoah. Infine, il ghanese ha concluso la sua intervista parlando dell’impegno in Champions League: “Spero di perdermi l’andata col Celtic, perché vorrebbe dire essere arrivato alla finale di Coppa d’Africa. Poi, però, conto su un filotto di gare europee che duri fino a maggio. Contro Chelsea e Shakhtar mi sono divertito da pazzi e ho capito che anche se non siamo la squadra più forte, batterci è un’impresa durissima“.

Cosmo Amendola
Cosmo Amendola
Nato a Gaeta nel 1988. Appassionato di (grande) calcio, ma anche di molti altri sport. Dopo aver calpestato svariati campi di terra ed erba, ha deciso di tentare la sua prima avventura in una redazione.

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