Coppa d’Africa 2013, Girone A: il Marocco riacciuffa Capo Verde, è 1-1

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Dopo l’inaspettato pareggio col Sud Africa e la buona prestazione offerta, Capo Verde incontra la squadra che ha proposto il gioco migliore durante il precedente turno del Girone A: il Marocco. Lucio Antunes conferma a grandi linee la formazione dell’esordio: Gege sostituisce Carlitos in difesa, mentre desta stupore vedere Julio Tavares in campo al posto di Heldon, molto positivo nella scorsa gara. Taoussi modifica il modulo e alcune pedine: Bergdich prende il posto di El Kaoutari in difesa e Belhanda parte dall’inizio.

 

UNA PARTITA CHE POTEVA DIVENTARE FAVOLA. Impacciato e inconcludente. Diligente e dominatore. Pochi accosterebbero la prima coppia di aggettivi al Marocco, se leggessero solo le formazioni, senza sapere il risultato. Eppure è così: i magrebini, nel primo tempo, sono lenti, poco presenti e inoperosi. Perdono spesso palla e soffrono il pressing di un Capo Verde che la seconda coppia di aggettivi se la merita tutta.
C’è da dire che il ritmo partita non è dei più sostenuti, dato che gli Squali Azzurri, pur avendo una certa fluidità di manovra, non sfruttano troppo i tocchi di prima. Un’altra critica che si può loro muovere è l’eccessiva frenesia con cui vanno al tiro, ignorando eventuali soluzioni migliori. Il gol arriva l 36′ grazie al filtrante di Ryan Mendes diretto verso Platini, che alza all’ultimo la palla, rendendo l’uscita di Lamyaghri vana. Da segnalare anche due ottime conclusioni a firma Mendes e Marco Soares, disinnescate dal portiere avversario. Del Marocco si possono giusto salvare le sgroppate di Amrabat, che dimostra che i terzini capoverdiani non sono insormontabili, e il bel filtrante di Belhanda verso El Hamdaoui al 26′.
Il secondo tempo non brilla per spettacolarità nelle sue prime battute, nonostante i tre cambi marocchini in rapida successione vogliano dare una scossa alla squadra. A parte un colpo di testa da parte di Nando e una punizione di Barrada, alta sopra la traversa, non c’è da registrare altro, se non che la gara diventi sempre più maschia e fallosa: Capo Verde non va troppo per il sottile nel cercare di fermare un Marocco che si fa pian piano arrembante; dall’altra parte, i Leoni dell’Atlante sono vittime della frustrazione derivata da un risultato umiliante e qualche colpo proibito scappa.
Al 79′ è 1-1: Barrada fugge sulla destra, mette in mezzo un rasoterra, che El Arabi manda in porta con un bel tiro di prima intenzione. Lo stesso El Arabi ci prova poi di testa per portare la sua Nazionale in vantaggio, obiettivo a cui va vicino anche Chafni, grazie a un bolide da fuori area, dopo che Heldon si era fatto parare un diagonale da Lamyaghri. Finisce in pareggio una gara che ha visto attimi di grandi emozioni darsi il cambio con momenti di stasi. Entrambe le squadre sono in corsa e l’unica certezza è che la Cenerentola ha riposto la ramazza.
MAROCCO – CAPO VERDE: 1-1 (0-1).
Capo Verde (4-4-2): Vozinha; Gege, F. Varela, Neves, Nivaldo; Platini (71′ Roni), Marco Soares, Babanco, T. Varela; Ryan Mendes (75′ Heldon), Tavares (90′ Guy Ramos). A disp.: Stenio, Fock, Josimar Lima, Carlitos, Rilly, Djaniny, Ze Luis, Pecks, David Silva. All.: Lucio Antunes.
Marocco (4-2-3-1): Lamyaghri; Bergdich, Benatia, El Adoua, Achchakir; El Ahmadi, Belhanda (65′ Chafni); Amrabat (46′ El Arabi), Barrada, Assaidi (54′ Belghazounai); El Hamdaoui.A disp.: Kantari, Zniti, Kaddioui, El Kaoutari, Noussir, Hamdallah, Askri, Namli. All.:Taoussi.
Arbitro: Janny Sikazwe (Zambia).
Marcatori: 36′ Platini (CV), 79′ El Arabi (M).
Note: ammonizioni: Achchakir, Barrada, Belhanda, El Arabi (M), Nando, Ryan Mendes (CV).

 

CLASSIFICA – Gruppo A

1/a giornata
Sud Africa-Capo Verde: 0-0
Angola-Marocco: 0-0

2/a giornata
Sud Africa-Angola: 2-0
Marocco-Capo Verde: 1-1

SQUADRA P.ti G V N P GF GS DR
Sud Africa  4 2  1 1 0  2 0 +2
Capo Verde  2 2  0 2 0  1 1 0
Marocco  2 2 0 2 0 1 1 0
Angola  1 2 0 1 1 0 2 -2
Francesco Piacentini
Francesco Piacentini
Pavese classe '91, laureato in scienze politiche, per lui lo sport è uno specchio su cui si riflette la storia di un popolo. Stregato dal calcio inglese e greco, ama la politica, l'heavy metal e il whiskey.

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