V per Pazzini

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Sì, lo so. Il titolo vero è “V per Vendetta”. Ma la “V” che fa Pazzini con le mani sul volto ogni volta che mette a segno un gol ha il sapore della vendetta. Della sua vendetta contro di me.

Chi di voi non ha mai giocato nella sua vita al fantacalcio? Tutti gli appassionati di calcio ci giocano o ci hanno giocato, almeno per provarlo. Ti trovi un gruppo di amici, ti raduni a fine agosto e ti scateni in un’asta all’ultimo fantamilione per accaparrarti i giocatori migliori o le future promesse del campionato. Poi ogni domenica ti ritrovi a tifare per il Cagliari perché hai schierato Marco Sau titolare o a sperare che il Catania a Genova non subisca reti perché hai Andujar in porta. Diventi tifoso di decine di squadre anziché di una sola.

Allo stesso tempo, cominci a tifare contro a squadre per cui magari non ti è mai interessato nulla, ma solo perché hanno tra i titolari giocatori che proprio quella settimana il tuo avversario di turno al fantacalcio ha schierato contro di te.

Drammatiche le scene (vissute sulla mia pelle) di derby visti in TV con umori contrastanti, a causa di portieri di fede opposta schierati nella propria squadra fantacalcistica e di attaccanti della propria squadra del cuore in campo con i fanta-avversari. Si inizia a sperare in gol rocamboleschi arrivati dopo rigori parati e salvataggi miracolosi.

Insomma, alla fin fine con il fantacalcio ci si diverte. E’ un passatempo che è utile anche come sfottò con gli amici.

Asta. Pazzini. Sfottò. Amici.

Questi sono i quattro protagonisti della mia storia. Un’asta del fantacalcio, Pazzini comprato per un tozzo di pane da uno dei 10 partecipanti. Un altro, sentimentalista fantacalcistico convinto (uno di quelli che cerca di comprare ogni anno gli stessi giocatori, a cui è affezionato come un padre con i propri figli), propone al proprietario di Pazzini uno scambio alla pari (sì, alla pari) con Jovetic. Jovetic. Il fenomeno con la maglia numero 8 che gioca nella Fiorentina. Proprio lui.

Da pazzi.
Scambio che, ovviamente, viene accettato e messo agli atti.

Io, che in queste occasioni mantengo sempre una calma e una civiltà degna di un lord inglese, inveisco pesantemente contro il nuovo fanta-proprietario di Pazzini, sostenendo la tesi tale per cui il “Pazzo” è un giocatore che non segna in campionato da gennaio 2012, che non s’è allenato tutta l’estate, che è troppo simile a Gilardino, che è scarso con i piedi, che nel Milan farà tanta ma tanta panchina. Insomma, mi agito per l’ingiustizia appena consumata, con uno dei partecipanti che, nonostante la colpa di aver asteggiato e preso quello scarsone di Pazzini, si ritrova pure Jovetic come regalo in rosa.

La risposta del sentimentalista è stata un laconico “Vedrai, io ci credo”.

E ha fatto bene a crederci: Bologna-Milan in Serie A, io contro il sentimentalista al fantacalcio. Pazzini, Pazzini, Pazzini. Bum, bum, bum. Dai, è un caso.

Milan-Chievo, ancora contro io e il mio amico. Al minuto 93, con la mia vittoria già in tasca, gol di Pazzini.

Torino-Milan, stessa storia.

Milan-Siena, ancora. E’ ufficiale. Giampaolo Pazzini si sta vendicando su me.

In realtà Pazzini, oltre a rendermi obiettivo settimanale delle prese in giro degli altri 9 partecipanti al fantacalcio, si sta vendicando con tutta l’orda di critici che gli si è scagliata contro negli ultimi mesi e con tutti quelli che vorrebbero un altro nome in attacco per il Milan, uno più bravo, uno più tecnico. Uno più forte, insomma.
Con quelli che ora vorrebbero i Kakà e i Balotelli a duettare con El Shaarawy là davanti e che prima volevano vedere Bojan, Robinho e persino Boateng nel ruolo di centravanti.

Ma Pazzini continua a segnare e continua a guardare in camera facendo la sua “V”, quasi a voler fissare tutti i suoi detrattori.
Ce l’avranno mica tutti contro al fantacalcio?

Francesco Mariani
Francesco Mariani
Twitter addicted, vive di calcio. In campo è convinto di essere Pirlo, ma in realtà è un Carrozzieri qualunque. Per lui il trequartista è una questione di principio.

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