Le pagelle di Inter-Pescara

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L’Inter porta a casa una vittoria ottenuta in scioltezza che è costruita sulla combinazione Guarìn – Cassano – Palacio. Il Pescara è sostanzialmente non pervenuto: si salvano parzialmente solo Weiss e Perin.

INTER (3-5-2)

logo InterHandanovic: sv. Come si fa a giudicare un portiere da un solo tiro in porta ricevuto?

Silvestre: 6,5 di incoraggiamento. Per una volta, si dimostra sicuro e senza troppe paure. Sbaglia pochissimo, sempre puntuale, non sembra nemmeno lo stesso giocatore di un mese fa. Rinato?

Cambiasso: 7 D’accordo, l’avversario è il modesto Pescara. Ma com’è possibile che il miglior centrale dell’Inter di stasera sia proprio un centrocampista? Fossi in Stramaccioni, penserei a un cambio di ruolo perpetuo del Cuchu.

Chivu: 6 Buon ritorno in campo per il rumeno. Sia chiaro, nemmeno lui ha dovuto faticare chissà quanto (a eccezione di un paio di confronti ravvicinati con Weiss e Jonathas) ma un difensore coi piedi buoni non può non fare comodo all’Inter. Se prende mezzo punto in più per l’ottimo assist a Palacio (Cassano?), ne prende mezzo in meno per l’icredibile amnesia su Jonathas al 77’.

Jonathan: 6,5 Già, non avete letto male, sei e mezzo. Colui che un anno e mezzo fa era stato definito “il Maicon in 16:9” non sfigura, al di là di un incredibile cross sbagliato a fine primo tempo. Ma se l’avesse fatto bene, avrebbe preso addirittura sette e la gente non è abituata.

Zanetti: 6 Il capitano non fa niente di che ma non sbaglia nulla. Ordinaria amministrazione per lui

Benassi: 7 Signori, giù il cappello. Che personalità questo ragazzo ventenne! Un modo di giocare che ricorda un po’ il De Rossi prima maniera e l’attuale Florenzi; le potenzialità per far bene come loro ci sono tutte. Non sbaglia mai un passaggio, una lieta novella!

Guarìn: 6,5 Gol e 60′ da totale ispiratore e leader. Gli ultimi dieci minuti prova cose sempre più difficili e non è più lucido ma il suo dovere l’aveva già fatto. (dal 78′ Mudingayi: sv. Entra e randella.)

Pereira: 6,5 Il Palito si comporta benissimo. Come Jonathan aveva deluso a Udine, come Jonathan si riscatta stasera: ara la fascia sinistra per tutto il primo tempo e negli ultimi 30’ della ripresa. Peccato per i piedi, che sono quel che sono.

Palacio: 7 Gol e assist. Il Trenza si riscatta dopo il gol sbagliato in Friuli e finalmente torna sé stesso, per la gioia dei tifosi nerazzurri. (dal 87′ Milito: sv. Troppo tardi per incidere)

Cassano: 6,5 Prima ora da 7,5; non calcia, ricama. Inventa passaggi filtranti dal nulla e illumina la manovra interista. ( dal 68′ Rocchi: sv. Corre molto ma non ha mai la chance di sbloccarsi)

All. Stramaccioni: 7 Rischia l’accoppiata titolare più odiata dai tifosi (Silvestre-Jonathan), ma il risultato gli dà ragione. Benassi ottima scelta, cosa aspettava a farlo giocare?

Pescara (4-3-1-2)

logo pescaraPerin: 6 Quando l’Inter arriva in porta o segna o si disinnesca da sola, di fatto non può mostrare di che pasta sia fatto. Incolpevole sui gol.

Balzano: 5,5 Il migliore della retroguardia pescarese. Prova anche ad accompagnare la manovra d’attacco.

Capuano: 5 Come Terlizzi, è colpevole su entrambi i gol dell’Inter. Peccato, perché lui e l’altro centrale riescono quasi sempre a disinnescare i numerosi tentativi nerazzurri di contropiede.

Terlizzi: 5 Vedere alla voce “Capuano”.

Modesto: 4,5 Corre, corre molto. Ma spesso non è lucido e spara i cross verso il terzo anello più d’una volta… Nel secondo gol subito non è presente come dovrebbe essere.

Nielsen: 4,5 Non pervenuto. Dov’era? (dal 64′ Cascione: 5 se non altro la palla ogni tanto la prende)

Colucci: 5 Mai pericoloso. Si vede a tratti nel primo tempo. Poi sparisce.

Bjarnason: 5,5 Uno dei più attivi della mediana pescarese, spesso efficace anche in fase di chiusura difensiva nella propria trequarti. Non si può dire la stessa cosa di quando dovrebbe interdire a centrocampo però.

Weiss: 5,5 Si sveglia nel secondo tempo dopo una prima frazione sonnacchiosa. Chiaramente non è abbastanza ma è l’unico abruzzese che almeno prova a saltare l’uomo (dal 82′ Caprari: sv.)

Jonathas: 5 Lento, impacciato e incapace di aprofittare dei regali di Chivu.

Celik: 4 Anche lui sembrava più in gita premio a Milano che non a giocare una partita di serie A (dal 77′ Abbruscato: sv. Non incide. Non può…)

All. Bergodi: 5 Dopo l’eccellente lavoro svolto per contrastare Catania e Fiorentina, stavolta il “mister dei miracoli” sbaglia a motivare i suoi e torna in Abruzzo senza punti.

Giorgio Crico
Giorgio Crico
Laureato in Lettere, classe '88. Suona il basso, ascolta rock, scrive ed è innamorato dei contropiedi fulminanti, di Johan Cruyff, della Verità e dello humour inglese. Milanese DOC, fuma tantissimo.

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