Hernanes stende la Samp e regala il secondo posto alla Lazio

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I biancocelesti tornano alla vittoria in trasferta dopo due sconfitte e due pareggi. Sono tre punti molto pesanti che portano la squadra di Petkovic sola al secondo posto, otto punti dietro alla Juventus e con una lunghezza di vantaggio sulla coppia formata da Inter e Fiorentina. La Sampdoria, nonostante il cambio di allenatore, continua a perdere e non si stacca dalla zona-retrocessione.

LA SAMP CREA MA SEGNA HERNANES – Nella Sampdoria ridisegnata da Delio Rossi la coppia d’attacco è formata da Eder e Icardi, supportati dalla fantasia di Krsticic. Petkovic si presenta a Marassi con la solita Lazio: centrocampo folto, Klose unica punta. Nella difesa biancoceleste rientra Dias che nell’ultimo mese era stato sostituito degnamente da Ciani. Le due squadre saltano la fase di studio e decidono di provare subito a segnare. La prima a rendersi pericolosa è la Lazio con Biava che stacca bene ma non inquadra la porta. Poi è la volta dei padroni di casa che sfiorano il vantaggio due volte, prima con Icardi e poi con Eder, trovando in entrambe le occasioni la pronta risposta di Marchetti che si salva in calcio d’angolo. La Sampdoria, entrata in campo molto convinta, ha la supremazia a centrocampo. Petkovic invita i suoi a salire ma la Lazio in fase di non possesso ripiega a ridosso della sua area di rigore in attesa di ripartire. Hernanes e Mauri, abulici e fuori dal gioco, costringono le ali a vivacizzare il ritmo delle azioni. Come un fulmine a ciel sereno arriva il vantaggio laziale: Lulic salta Berardi sulla corsia sinistra e mette al centro un rasoterra sul quale si avventa Hernanes con grande tempismo. Il brasiliano, assente dalla scena fino a quel momento, festeggia con la sua abituale capriola il settimo sigillo in campionato. La Sampdoria accusa il colpo e nel quarto d’ora finale non riesce a creare azioni pericolose. A pochi secondi dalla fine del tempo, Gastaldello ha la palla per pareggiare ma il suo colpo di testa è impreciso.

LA LAZIO AMMINISTRA IL VANTAGGIO – La prima emozione della ripresa la regala Konko che, ben servito da Klose, ci prova dal limite con un destro che finisce alto. Delio Rossi ha previsto una doppia marcatura su Klose costringendo il panzer tedesco ad agire fuori dall’area di rigore. Il copione dei primi 45 minuti si ripete anche nel secondo tempo con la Sampdoria a fare gioco e la Lazio impegnata in una difesa ordinata, pronta a colpire in ripartenza grazie alla qualità dei suoi giocatori d’attacco. Il nuovo allenatore dei blucerchiati vorrebbe che Costa avanzasse il baricentro della sua azione ma la Lazio è in campo con un tridente mascherato formato da Mauri, Lulic e Klose che non lascia tranquilla la difesa dei padroni di casa. Alla mezz’ora, dopo venti minuti di nulla, il neo-entrato Pozzi fa correre un brivido sulla schiena di Marchetti con una conclusione da fuori area che si abbassa sfiorando il palo. Il cronometro corre e la Sampdoria si scopre sempre di più alla disperata ricerca del pareggio. La Lazio ha a disposizione praterie in contropiede ma non le sfrutta mai. L’occasione per chiudere i conti capita sui piedi di Konko, ancora una volta servito da un generosissimo Klose, ma il terzino biancoceleste perde l’attimo per calciare e si vede respingere il tiro da un difensore blucerchiato. Lo stesso capita qualche minuto dopo a Floccari, subentrato al posto di uno sfiatato Klose. È l’ultima emozione di una partita equilibrata che la Lazio ha vinto grazie alla maggiore qualità dei suoi elementi.

SAMPDORIA-LAZIO 0-1

Sampdoria (4-3-1-2): Romero; Berardi (58° De Silvestri), Rossini, Gastaldello, Costa; Obiang, Munari, Poli; Krsticic (46° Soriano); Eder, Icardi (68° Pozzi). A disp. Berni, Da Costa, Castellini, Renan, Poulsen, Palombo, Estigarribia, Maresca, Mustafi, Juan Antonio. All. Rossi.
Lazio (4-1-4-1): Marchetti; Konko, Dias, Biava, Radu; Ledesma; Mauri (87° Ciani), Gonzalez, Hernanes (82° Cavanda), Lulic; Klose (91° Floccari). A disp. Bizzarri, Carrizo, Scaloni, Diakitè, Brocchi, Rozzi, Kozak. All. Petkovic.
Arbitro: Rizzoli.
Reti: 31° Hernanes (L).
Note: Ammoniti Soriano, Obiang (S); Lulic, Biava, Gonzalez (L).

Valerio Dardanelli
Valerio Dardanelli
Nato a Roma il 19 novembre 1988, vive e lavora nella Capitale. Laureato in Scienze della Comunicazione, collabora con vari siti d’informazione sportiva. Ha fatto parte della prima avventura di Mondopallone. Recidivo.

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