Torino-Milan 2-4: Nocerino nel bene e nel male, i rossoneri volano

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Il Milan vince 4-2 all’Olimpico di Torino, contro il Toro di Ventura. Granata in vantaggio “casualmente”, grazie a un retropassaggio di Nocerino che manda in porta Santana. Reazione Milan di grande grinta fino al 4-1 e nel finale Toro che prova a rifarsi sotto senza successo.

LAMPI NEL BUIO – Pomeriggio limpido ma freddo allo Stadio Olimpico di Torino, dove Toro e Milan danno vita a un primo tempo piuttosto opaco, giocato su ritmi in generale molto bassi. I due gol arrivano su due situazioni quasi occasionali. Al 29′ la follia è di Nocerino: retropassaggio cortissimo da centrocampo che si trasforma in un assist per Santana in campo aperto. Il numero 7 granata si invola, salta facilmente Amelia e appoggia in rete per il piĂ¹ grottesco dei gol.

La gara non cambia tenore, anche se il Milan attacca di piĂ¹ ma il ritmo resta basso. Al 40′ il pareggio rossonero: ottima giocata di De Sciglio dalla sinistra per Robinho che penetra in area. Perfetta finta di corpo del brasiliano che manda fuori tempo Di Cesare e gran conclusione di punta sotto l’incrocio, nulla da fare per Gillet. Pareggio probabilmente giusto, per quello (poco) che si è visto in campo, ma il Toro avrebbe dovuto difendere molto meglio il gol del vantaggio.

DIAVOLO IN RIMONTA – La ripresa ricomincia senza Cerci nel Toro, sostituito da Birsa. I ritmi non sembrano cambiare ma dopo qualche minuto il Milan passa in vantaggio. El Shaarawy si invola sulla fascia sinistra, in situazione di contropiede, arriva sul fondo e mette al centro un cross velenoso ma piuttosto innocuo. Gillet smanaccia in tuffo, abbastanza inutilmente, ma il pallone resta lì e per Nocerino è semplice appoggiare in rete di testa. Il centrocampista del Milan trova la “redenzione” dopo il clamoroso errore che aveva regalato il gol al Toro nel primo tempo. Milan in vantaggio e partita capovolta.

Il Toro tenta di reagire ma non passano nemmeno 10 minuti e il Milan segna ancora. Pazzini scappa via verso l’area, dalla destra, si allunga leggermente la palla e forse spinge fallosamente Darmian per recuperarla. L’arbitro lascia correre e l’attaccante rossonero scarica un bel tiro sotto la traversa, battendo Gillet per la rete dell’1-3.

Ora i rossoneri sembrano in controllo. Al 70′ traversa di Emanuelson da fuori area e, cinque minuti dopo, il gol del 4-1: regalo di Gillet che non blocca a terra un facile cross rasoterra dalla destra, El Shaarawy ne approfitta e deposita in rete. Per i granata è un colpo duro e provano a buttarsi in avanti ormai quasi alla disperata. A 10 minuti dal termine uno scampolo di reazione: bel cross da destra di Sansone e stacco perfetto di Bianchi a centro area. 2-4 e Toro che puĂ² ancora sperare. Il Milan arretra leggermente e i granata ci credono, creando una grossa occasione con Birsa ma Amelia salva proprio sulla linea. Nel finale, perĂ², i ritmi si abbassano di nuovo, il Milan riesce a riorganizzarsi e la gara scivola via fino al fischio finale.

Bella vittoria del Milan, piĂ¹ di grinta e concentrazione che di qualitĂ  pura, ma ottima iniezione di fiducia in vista del proseguo del campionato. Male il Toro che, dopo il vantaggio a sorpresa (per la dinamica) non è riuscito a difendere a dovere e, nella ripresa, è quasi crollato commettendo errori gratuiti e decisivi.

TORINO-MILAN 2-4 (1-1)

Torino (4-2-4): Gillet, Darmian, Di Cesare, Ogbonna, Masiello, Basha, Gazzi, Cerci (45′ Birsa), Bianchi, Meggiorini (65′ Sansone), Santana (73′ Verdi). A disp.: Rodriguez, Agostini, D’Ambrosio, Brighi, Suciu, Stevanovic, Sgrigna, Vives, Gomis. All.: Ventura.
Milan (4-3-3): Amelia, Abate, Mexes, Yepes, De Sciglio, Nocerino, de Jong (21′ Ambrosini), Emanuelson, Robinho, Pazzini (81′ Bojan), El Shaarawy (78′ Flamini). A disp.: Abbiati, Gabriel, Zapata, Antonini, Mesbah, Strasser, Niang. All.: Allegri.
Arbitro: Romeo
Marcatori: 29′ Santana (T), 40′ Robinho (M), 53′ Nocerino (M), 61′ Pazzini (M), 75′ El Shaarawy (M)
Note: Ammonizioni: Darmian, Abate (M), Gazzi, Darmian (T); Espulsi: –

Antonio Cunazza
Antonio Cunazza
Torinese, classe 1983. Da piccolo voleva vedere Wembley e il MaracanĂ£, gli manca ancora il secondo. Toro e Arsenal nel cuore, sta fra un tackle di Gilberto Silva e Tony Adams che chiama il fuorigioco.

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