Roma-Fiorentina, le dichiarazioni post-partita

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Al termine della sfida tra Roma e Fiorentina, i protagonisti della gara hanno rilasciato varie dichiarazioni. Le abbiamo raccolte tutte per voi.

ROMA:

ZEMAN: “E’ stata una buona partita contro un avversario che gioca e lascia giocare e quando troviamo una squadra del genere noi ne approfittiamo. Se uno non ha il possesso palla bisogna cercare di conquistarlo anche se giochiamo con una squadra offensiva. Proviamo sempre a giocare per riconquistare la palla e poi proporci in avanti, ma non sempre ci si riesce e non sempre facciamo le cose per bene. Anche questa sera abbiamo fatto qualche errore, come nel secondo gol.

Tachtsidis ha fatto una buona gara, sbagliando anche qualche palla in impostazione. De Rossi si è invece si è piazzato davanti alla difesa facendo bene quello che sa fare. Non c’è alcuna staffetta, ho una rosa ampia e io faccio le scelte. Capisco che ci siano sempre polemiche, specie se le sbaglio, ma non posso fare diversamente. Mi rendo conto che quando uno non gioca non è felice, ma per me sono tutti a disposizione e utilizzo i giocatori come meglio credo a volte sbagliando a volte no, ma fa parte del gioco e un professionista sa adattarsi a queste cose.

Secondo me la squadra stava bene fisicamente anche prima, ma serviva anche la motivazione e l’applicazione e oggi si sono viste entrambe. Osvaldo ha ancora problemi e per questo ho scelto Destro come titolare. Io però vorrei utilizzarli assieme anche se non entrambi al centro. Pjanic mi è piaciuto molto, perché in quella posizione può dare una mano sia avanti sia in mezzo.

Marquinhos? Penso che sia importante farlo giocare con la Nazionale e che bisogna lasciarlo andare. De resto succede lo stesso con la Coppa d’Africa. Mi spiace che non si possa fare un calendario in cui le nazionali non si sovrappongano sui campionato.

Obiettivi? Se siamo convinti questa squadra può giocarsela con tutti e lo sta dimostrando con le prestazioni anche contro la Juve o la Lazio. Vogliamo stare su e vogliamo recuperare le squadre che abbiamo davanti uno alla volta se si può”.

PIRIS: “La migliore partita? Ho fatto una bella partita, come tutta la squadra. Ho fatto più in difesa che in attacco. Sto migliorando, lavorando molto. Sto prendendo il ritmo della Serie A e così va bene”.

PERROTTA: “Totti, se continua ad allenarsi come sta facendo e non ha problemi fisici, è normale che faccia queste cose. Lui è un campione. Pjanic? L’attaccante esterno per il mister deve sempre dare una mano in mezzo, Lamela fa questo lavoro, ma lo fa in maniera diversa da Pjanic perché le caratteristiche son diverse visto che Miralem è più centrocampista e Erik più punta.

Queste vittorie aiutano a prendere consapevolezza, stiamo facendo delle buone partite e questa sera abbiamo giocato benissimo contro una grande avversaria. De Rossi e Osvaldo? Li ho visti carichi e concentrati, anche se non erano felici di stare in panchina, ma quando sono entrati hanno dato il loro contributo”.

CASTAN: “La respinta? Troppo bello e troppo importante, la squadra ha giocato troppo bene e sono troppo felice. Un onore giocare con Totti. La paura? Normale un po’ dopo il gol subito, poi è stato importante il contributo di De Rossi e Perrotta. Abbiamo fatto quattro vittorie, mi aspetto di continuare così.

L’aggressione alta? Prima era difficile, eravamo tutti nuovi, come Piris, Marquinhos, me e Balzaretti. Ci voleva tempo, adesso stiamo meglio però dobbiamo lavorare tutti i giorni. Dove possiamo arrivare? Bisogna giocare partita dopo partita, sempre lavorando. Bisogna pensare all’Atalanta. Se Burdisso ci ha parlato di Toni? Burdisso conosce tutti i giocatori, noi non conosciamo molti giocatori del calcio italiano e lui è importante.

Un consiglio a Marquinhos per il Sudamericano? E’ una situazione difficile ma lui è tranquillo. Lui è troppo forte. Già al Corinthians si vedevano le qualità di un futuro campione. Il gol? E’ mio, ho parlato con Tachtsidis ma l’importante è che sia andata bene e che abbiamo vinto.

La difesa? L’inizio è stato difficile perché eravamo tutti nuovi. Ci siamo parlati tutti i giorni per migliorarci. Il pari viola? Siamo saliti per metterli in fuorigioco ma dobbiamo migliorare in queste situazioni.

Difesa romanista troppo criticata? Noi lavoriamo per diventare sempre più forti. Obiettivo? Guardiamo gara dopo gara, ora c’è l’Atalanta, poi il Chievo e poi il Milan”.

FIORENTINA:

MONTELLA: “E’ stata una partita giocata a viso aperto, prima del 4-2 abbiamo avuto 3 occasioni per pareggiare. Abbiamo sbagliato non l’approccio, ma ci sono stati troppi errori in uscita sul primo passaggio. Il campo non ci aiutava, anche se non vuole essere una scusante. Avevamo pochi incontristi, abbiamo cercato troppo le vie centrali.

Viviano? I gol non li ho rivisti, dal campo non si può dare un giudizio, vedremo se poteva fare qualcosa in più. Ma se ho da dirgli qualcosa glielo dico di persona.

Cuadrado? Oggi aveva un ruolo diverso, ma se avessimo avuto più qualità in uscita avremmo avuto più possibilità per sfruttare le sue qualità. Cassani poteva garantire difesa più continua rispetto a Cuadrado. Parlare degli assenti sarebbe facile, Pizarro è anche un giocatore che stanca mentalmente gli avversari.

Non bisogna fare drammi, ci sta di perdere contro questa Roma, non siamo invincibili a volte le sconfitte se prese nella maniera giusta possono fare bene. Usciamo a testa alta. Franco Baldini l’ho salutato cordialmente, con lui i rapporti sono buoni. A volte alcuni dirigenti tirano fuori storie che non esistono.

E’ stata una partita aperta fino alla fine, tatticamente non perfetta, ma bellissima e probabilmente la Roma ha fatto qualcosa in più. I ragazzi hanno giocato con orgoglio e dignità. Totti è stato straordinario. Jovetic? E’ un giocatore straordinario, un attaccante moderno, quindi fortissimo. De Rossi? Sì, l’ho incrociato, ci siamo salutati…scherzosamente. Calci piazzati? Sì, qualche indicazione l’avevamo data a chi batteva. Ci hanno fatto fare un tipo di corsa a cui non eravamo abituati. Deluso? Quando si perde c’è amarezza, ma l’importante è uscire a testa alta.

E’ stata una partita aperta, la Roma ha creato di più ma nessuno si sarebbe scandalizzato se la Fiorentina avesse pareggiato. Spesso abbiamo interpretato male il gioco della Roma. Stasera sembrava di essere nelle partite del giovedì dove tutti volevano segnare. E’ stata una partita tatticamente strana. Fino al 30′ è stata una partita equilibrata.”

VIVIANO: “La differenza stasera l’hanno fatta i miei errori. E’ facile parlare quando le cose vanno bene, oggi voglio prendermi le mie responsabilità. Nel terzo gol non capisco cosa è successo, sono partito con l’idea di non tuffarmi, la traiettoria non era bella ma non capisco cosa sia successo. E’ un discorso di concetto, non va bene l’atteggiamento. E’ normale che sia arrabbiato, a Firenze la sento il doppio. Credo che il portiere più bravo sia quello che sbaglia meno, oggi ho fatto alcune buone parate ma anche errori gravi.

La partita è cambiata nel primo tempo grazie ai miei errori: sono il primo che sta male quando la Fiorentina perde, mi prendo tutte le responsabilità. Calo psicologico mio? No, non credo sennò non avrei fatto altre parate buone. Conosco la medicina del lavoro, so che torneranno tempi belli.

La classifica? Prima o poi doveva succedere un KO così, adesso riprendiamo alla prossima. Un calo negli ultimi match? Abbiamo concesso solo contropiedi alle squadre avversarie”.

BORJA VALERO: “E’ stata una partita difficile fin dal 1′, perché hanno fatto subito il primo gol. Noi siamo andati vicino al pareggio sul finire del match. La Roma ha meritato, ha fatto tutto per vincere ma noi siamo andati più volte vicino al pareggio prima che loro chiudessero la partita.

I gol subiti? Tutta la squadra deve difendere. Adesso dobbiamo pensare alla prossima partita, che dobbiamo vincere. Pizarro? E’ un calciatore importante per noi e oggi non poteva giocare. Dobbiamo saper giocare bene anche senza di lui. Gli obiettivi? Non cambiano, la strada è lunga”.

Francesco Mariani
Francesco Mariani
Twitter addicted, vive di calcio. In campo è convinto di essere Pirlo, ma in realtà è un Carrozzieri qualunque. Per lui il trequartista è una questione di principio.

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