Esclusiva Mp – Zazzaroni: “L’Inter farà strada in EL. Giudici di porta? Bloccano la tecnologia”

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Il campionato di Serie A sta per giungere al giro di boa: è una fase molto calda, in cui si stabiliscono le prime gerarchie definitive. Per questo motivo abbiamo contattato Ivan Zazzaroni, esperto giornalista sportivo, per un’intervista a 360 gradi sul calcio nostrano, ma non solo.

L’ultima giornata di campionato sembra aver delineato le gerarchie in Serie A. La Juventus, vittoriosa nel derby, favorita su tutte con il Napoli prima inseguitrice e l’Inter possibile outsider. E’ davvero una lotta a tre, oppure si possono inserire altre squadre? Chi la spunterà alla fine?

Le gerarchie le stabilì il mercato in estate: la Juve su tutte, Napoli, Inter e Roma (con Zeman corretto) in seconda fila, Lazio e Milan in terza.

Lei lavora per una TV locale a Napoli. Qual è l’atmosfera nella città campana? Immagino ci sia entusiasmo per questo Napoli, se non sbaglio a +12 punti rispetto alla scorsa stagione e, ovviamente, in piena corsa scudetto.

A Napoli è tutto speciale tanto nel bene quanto nel male: ma la tifoseria sa spiazzarti, recuperando equilibrio nei momenti più importanti. O è diffidenza…?

L’Inter è reduce da un periodo nero: Nelle ultime 3 partite in campionato, soltanto 3 gol segnati (due di questi arrivati tramite gli autogol di Astori e Garcia) e la consapevolezza di non essere più la corazzata che ha vinto 10 partite consecutive. Cassano è davvero indispensabile per questa squadra, oppure ci sono altri motivi?

Stramaccioni sta ottenendo il massimo da un gruppo ancora imperfetto nel quale l’uomo chiave è quello preso quasi casualmente, Cassano.

Quali sono le sorprese di questo campionato? In positivo e in negativo.

Fiorentina e Parma in positivo, Genoa in negativo.

La Roma aveva nel vivaio due allenatori come Vincenzo Montella e Andrea Stramaccioni: giusto lasciarli andare per puntare prima su Luis Enrique e poi su Zdenek Zeman, oppure sarebbero serviti nel progetto “americano”?

Zeman serviva anche come parafulmine e in fondo non sta andando male.

Pensa che l’aggiunta degli arbitri di porta abbia portato benefici, oppure adesso c’è troppa confusione in campo? Mi riferisco soprattutto agli ultimi episodi più noti: da Catania-Juventus alla non espulsione di Lichtsteiner in Juventus-Inter, passando per le polemiche nel derby milanese e il gol in fuorigioco di El Shaarawy, sempre contro i siciliani.

Gli addizionali non servono a nulla: sono uno strumento per bloccare la tecnologia.

A proposito di El Shaarawy: che pensa del giovane Faraone? Rappresenta davvero, insieme a Balotelli, il futuro dell’attacco azzurro in nazionale?

Mi ha sorpreso, non credevo potesse arrivare a certi picchi.

Spostiamoci verso la zona calda della classifica: chi rischia davvero di retrocedere e chi, invece, è stato soltanto sfortunato?

Io credo che Pescara e Siena abbian poche possibilità. Starei attento al Catania, anche se ha un’ottima squadra.

Lei è autore, assieme a Bergonzi e Cassani, del libro dedico al Pirata, dal titolo “Pantani. Un eroe tragico”. Quanto manca un campione così allo sport italiano (e non)?

Molto, era un riferimento. Manca anche l’uomo.

Ultima domanda, ma non per questo meno importante: le italiane in Europa. Chi arriverà in fondo, sia in Champions che in Europa League?

L’Inter.

Alessandro Lelli
Alessandro Lelli
Nato a Genova nel maggio 1992; è un appassionato di calcio, basket NBA e pallavolo (sport che ha praticato per molti anni). Frequenta la facoltà di Scienze Politiche, indirizzo amministrativo e gestionale.

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