Copa Sudamericana: Tigre-São Paulo sarà la finale!

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Di nuovo Brasile-Argentina, l’eterna sfida del Sud America, a distanza di 2 anni (l’ultimo confronto in finale fu Independiente-Goias). Ma quanta fatica! Le due semifinali della Copa Sudamericana regalano ai tifosi match molto tattici, “europei” e ricchi di suspense. Al São Paulo basta il misero 0-0 casalingo contro i cileni della Universidad Catolica, dopo il pareggio con gol di Santiago, mentre il Tigre deve superare la bolgia di Bogotà e l’altitudine colombiana per accedere alla sua prima storica finale continentale.

SÃO PAULO-UNIVERSIDAD CATOLICA 0-0 (andata: 1-1)

A spingere il “Tricolor” ci sono quasi 60000 spettatori in un “Morumbi” festante. Davanti c’è l’Universidad Catolìca, uscita indenne miracolosamente già dal match di andata, e giunta in Brasile con il chiaro intento di reggere la forza d’urto brasiliana per poi riversarsi in avanti negli ultimi minuti. Formazioni quasi identiche a quelle della sfida del “San Carlos de Apoquindo”, con i cileni che mascherano il proprio modulo tattico, presentandosi di fatto con un 4-5-1 tutto abnegazione difensiva e contropiede. Ney Franco cala il suo poker d’assi con Lucas, Osvaldo, Luis Fabiano e Jadson; per i brasiliani, nettamente favoriti alla vigilia, la partita è di quelle da non fallire.

I ritmi non sono elevatissimi, e tutto ciò, paradossalmente giova alla squadra di Lasarte. Lucas comincia a creare scompiglio nella retroguardia avversaria già al 20°, quando serve un assist delizioso a Jadson che spreca tutto calciando fuori. I cileni arrancano dietro, ma restano in partita.

Un altro lampo paulista in chiusura di frazione: prima Luis Fabiano e poi Osvaldo calciano da buona posizione, ma Toselli, già decisivo nel match di andata, sbarra loro la strada e manda in archivio un brutto primo tempo.

Nella ripresa il copione è lo stesso. I brasiliani non modificano la loro impostazione tattica e si limitano a giostrare il pallone senza troppi patemi d’animo. Cordero, Peralta e Castillo non incidono e allora Lasarte manda dentro Menezes. Ma la “U” non cambia la propria attitudine, e non va oltre un paio di tentativi da distanza siderale. Entra anche Ganso per il São Paulo, che timbra il cartellino e festeggia insieme ai suoi compagni l’accesso alla finale di Copa. Nel finale,  in contropiede i padroni di casa potrebbero addirittura vincere il match, ma sprecano e non concretizzano gli ampi spazi lasciati dai “Cruzados”. Termina 0-0. Avanti i paulisti, in finale in un manifestazione internazionale dopo 6 anni. L‘Universidad Catolìca esce a testa alta, consapevole di aver disputato una grande campagna continentale.

São Paulo: Rogério Ceni, Miranda, Rafael Toloi, Rhodolfo, Cortez; Denilson, Wellington, Jadson (Ganso 78′), Lucas, Osvaldo; Luis Fabiano. All:Ney Franco
Universidad Catolìca: Toselli; Álvarez, Martinez, Andía, Parot; Costa, Silva (Obelar 66′), Ríos (Mier 80′), Cordero; Peralta (Menezes 58′), Castillo. All: Juan Martín Lasarte
Arbitro: Juan Soto (Venezuela)
Note: Ammoniti Rogério Ceni (S), Wellington (S), Denilson (S), Andía (U), Peralta (U), Costa( U), Silva (U), Álvarez (U).

MILLONARIOS-TIGRE 1-1 (andata: 0-0)

Si è fatta la storia. Il Tigre, l’ha fatta. 3000 metri di altitudine, un popolo riversatosi in massa allo stadio e una squadra avversaria in salute e reduce da risultati sfavillanti non sono bastati a fermare la corsa di Nestor Gorosito e dei suoi ragazzi. In contemporanea a questa sfida, i Millonarios, nella versione meno rimaneggiata e con molti titolari  in campo battono 3-0 il Tolima nel big match valido per  il campionato colombiano. Una  piccola gioia che però non scalfisce la delusione argentina. E rende la semifinale di ritorno molto “sudamericana”, con questi incredibili incroci di calendario.

Il match inizia sotto l’assordante tifo dei tifosi di casa, giunti in gran numero al “Campin” (circa 45000 persone). Il Tigre non sbanda, mostra gli artigli subito e gioca senza nessun timore reverenziale. Dopo la prima vittoria in campionato ottenuta domenica scorsa contro il Godoy Cruz ( dopo 17 giornate di campionato!), il “Matador” di Victoria si difende con ordine, e si affida in avanti alla velocità di Ruben Botta. Hernàn Torres alla vigilia del match era stato chiaro: “Un goal del Tigre indirizzerebbe in modo chiaro, forse definitivo il match di ritorno”. Le sue parole, dopo un primo tempo comunque divertente ma avaro di occasioni da gol, si riveleranno profetiche al 66°. Apparentemente innocuo, un calcio piazzato dalla metà campo risolve la doppia sfida: Botta piazza il cross, Maggiolo fa la sponda e il “solito” Echevverìa gonfia la rete di Delgado. Lo specialista in gol pesanti manda in estati il popolo di Victoria, ribaltando il pronostico della vigilia.

I Milonarios, storditi dall’accaduto ci provano con Cosme e Renterìa, ma Albil, seppur nel suo rivedibile stile, chiude la porta. L’episodio che rianima la gara arriva in pieno recupero e lo crea dal nulla Perlaza che si gira in un fazzoletto e calcia: Donatti tocca  e la sua impercettibile deviazione mette fuori causa Albil. Mancano 3 minuti, ma non succede più nulla, se non le solite perdite di tempo tutte sudamericane: prima il portiere ospite si getta contro un cartellone pubblicitario simulando un infortunio, e poi Leone perde circa un minuto per l’ultimo cambio di Gorosito. L’ottimo arbitro uruguayano Dario Ubriaco si limita ad ammonire gli argentini, ma non recupera nulla. Al triplice fischio esplode la gioia rossoblù, per la prima volta nell’olimpo del calcio sudamericano. Ora ci sarà la finale contro la corazzata São Paulo. Dopo l’impresa dello scorso Clausura e  la qualificazione alla prossima Copa Libertadores, un giusto premio alla costanza di questo piccolo club di provincia. Fatta la storia, ma non la leggenda. Il passo è breve, ma non impossibile.

Millonarios: Delgado; Ochoa, Henríquez, Franco, Martínez;  Ramírez,  Otálvaro,  Ortiz (63 Vàsquez); Candelo (82′ Tancredi);  Rentería , Cosme (74′ Cosme). All: Hernán Torres.
Tigre: Damián Albil; Paparatto, Echeverría,  Donatti; Galmarini,  Díaz, Ferreira,  Orban; Leone;  Botta (’76) Escobar),  Maggiolo (87′ Ftacla). All: Nestor Gorosito.
Marcatori: 66′ Echevverìa (T), 91′ Perlaza (M).
Note:  Ammoniti Franco (M), Orban (T), Galmarini (T),  Ferreira (T),  Albil (T), Leone (T).

Luciano Savarese
Luciano Savarese
Nato a Terracina il 1° febbraio 1989. Amante di tutto ciò di sferico che rotola su un campo rettangolare. Collaboratore presso diverse testate giornalistiche, sportive e non. Studia Lettere alla Sapienza di Roma.

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