Osvaldo e Pjanic lanciano la Roma: Toro ko

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Dagli All Blacks a Roma e Toro: giornate importanti per lo stadio Olimpico, che nel posticipo di Serie A vede i giallorossi di Zeman battere l’undici di Ventura. Roma bella da vedere, anche se per rompere la resistenza ospite serve l’episodio: una bella iniezione di fiducia dopo il derby, le polemiche e il tormentone Zeman-De Rossi. Passo indietro per il Toro, che si difende con ordine fino al rigore ma è troppo rinunciatario.

ROMA ELEGANTE. Velocità, tecnica ed eleganza: la Roma gioca un primo tempo di livello, con i suoi giocatori più tecnici abili a creare geometrie e trovarsi a memoria. Col vestito buono, la squadra giallorossa necessiterebbe di più concretezza sotto porta: a turno, Pjanic, Lamela e Osvaldo si innescano a vicenda ma finisce lì. Delle volte è bravo Gillet, altre volte manca il centesimo per fare la lira. Già al 4′ Pjanic fa paura ai tifosi granata: conclusione di poco a lato, così come quella di Osvaldo un giro di lancette più tardi. Di Totti  e Florenzi le successive chance, vane ai fini del risultato. Il Toro? Difesa e ripartenze, quando possibile. Non è però facile bucare una Roma concentratissima anche nel pacchetto difensivo, soprattutto con Marquinhos. Il ragazzo di São Paulo è decisivo a chiudere su Bianchi, lanciato a tu per tu con Goicoechea al 43′.

DECISIONI D’AREA. A gambe riposate, lo spartito non cambia: Torino lungo e slegato, Roma più talentuosa. Un po’ migliora l’atteggiamento dei granata, più dinamici e aggressivi dopo il letargico primo tempo. Difendersi con ordine, magari sfruttando la sicurezza di Ogbonna: facile a dirsi e meno a farsi, perché i capitolini restano freschi e propositivi. Totti prova a inventare ma è soprattutto Pjanic ad accendere la luce, fino alla svolta del 69′. A venti minuti dalla fine, quando l’Olimpico un po’ teme uno 0-0 poco zemaniano, contatto D’Ambrosio-Lamela: Guida concede il rigore, su segnalazione dell’arbitro d’area. Quando Osvaldo dal dischetto spiazza Gillet, tutto il Toro perde un po’ la testa. Espulso Ventura e ammonito D’Ambrosio per proteste. Mentre la Roma ha le occasioni per chiudere il conto, Bianchi impensierisce Goicoechea al 78′ da posizione defilata: nulla di fatto, Pjanic (su deviazione di Gazzi) batte Gillet e chiude i conti all’86’, punizione forse eccessiva per i vinti, nelle proporzioni.

Porta inviolata e tre punti in saccoccia per la Roma, che recupera il miglior Pjanic e allontana i fantasmi del derby. Bene Bradley a centrocampo, sicuro e deciso Marquinhos, solito brio da centrocampo in poi. Ko non indolore per il Torino, dopo un’ora di gioco passata a difendersi con attenzione senza però spingere davanti. Soprattutto fuori casa, isolare troppo le proprie punte non è una grande idea e in vista dei prossimi impegni Ventura avrà da lavorare.

ROMA-TORINO 2-0 (0-0)
Roma(4-3-3):
 Goicoechea, Piris, Marquinhos, Castan, Balzaretti, Pjanic, Bradley, Florenzi (65′ Marquinho), Lamela,Osvaldo, Totti (64′ Destro). A disp.: Lobont, Svedkauskas, Dodò, Romagnoli, Perrotta, Lopez. All.: Zeman
Torino (4-2-4): Gillet, Darmian, Glik, Ogbonna, D’Ambrosio, Basha, Gazzi, Cerci (85′ Diop), Bianchi, Sgrigna (68′ Sansone), Santana (77′ Verdi). A disp.: Gomis, Di Cesare, Agostini, Rodriguez, Brighi, Birsa. All.: Ventura
Arbitro: Marco Guida di Torre Annunziata
Marcatori: 71′ rig. Osvaldo, 86′ Pjanic
Note: Ammoniti: Piris, Pjanic (R), Bianchi, Sgrigna, D’Ambrosio, Ogbonna (T). Espulso: Ventura (T) per proteste

Matteo Portoghese
Matteo Portoghese
Sardo classe 1987, ama il rugby, il calcio e i supplementari punto a punto. Già redattore di Isolabasket.it e della rivista cagliaritana Vulcano, si è laureato in Lettere con una tesi su Woody Allen.

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