Campionato Primavera: i risultati dell’undicesima giornata

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Termina con il segno “x” il derby primavera tra Milan e Inter, remake della semifinale scudetto della passata stagione. Un pareggio giusto per quanto visto in campo, anche se lascia tanta amarezza nei padroni di casa, raggiunti solo in pieno recupero con un episodio da rigore che ha lasciato qualche dubbio. Quello maturato nella stracittadina milanese è un risultato che finisce per favorire l’Atalanta, sempre in testa nel girone B dopo il successo esterno a Padova.

La prima mezzora di gioco è tutta di marca nerazzurra; i ragazzi di Bernazzani basano il proprio gioco su un pressing che soffoca gli avversari senza lasciar loro alcuna possibilità di ragionare. E’ l’Inter dunque a essere padrona del campo e a costruire le azioni migliori: Olsen e Forte ci provano dalla distanza, mentre lo stacco di testa di Mbaye obbliga Narduzzo all’intervento sulla linea di porta. Per vedere i rossoneri bisogna attendere il 32′ quando Ganz, un veterano dei derby primavera, manda di poco a lato di testa. Prima dell’intervallo, poi, è Petagna ad andare per ben due volte vicino al gol del vantaggio rossonero.

L’Inter prosegue la sua aggressione all’avversario almeno fino al 53′ quando la retroguardia nerazzurra si fa sorprendere da Valoti, bravo a servire un pallone che Ganz spedisce sulla traversa. E’ l’avvisaglia di ciò che accadrà qualche minuto più tardi: sull’asse Pedone-Valoti nasce un cross da fondocampo di quest’ultimo che pesca in area la testa vincente di Petagna per il gol milanista. Bernazzani corre ai ripari e inserisce in attacco Bocar Djumo; la giovane stella portoghese con un abile palleggio si costruisce la palla del potenziale pareggio, ma rovina tutto spedendo clamorosamente a lato a due passi da Narduzzo. Il forcing offensivo interista non riesce a sfondare il muro avversario e la ripresa scivola via fino al recupero quando improvvisamente ad accenderla provvede il direttore di gara con due decisioni meritevoli della moviola: nel terzo dei cinque minuti di recupero Garritano termina a terra in area, forse vittima di una trattenuta; l’arbitro però non è di questo avviso e lo ammonisce per la seconda volta, lasciando l’Inter in dieci. Trascorre solo un giro di lancette e Bocar cade dopo un contrasto con Cristante, il direttore di gara è deciso e indica il dischetto del rigore, nonostante le immagini televisive non rendano così evidente il contrasto. Benassi va a incaricarsi della battuta e regala in extremis il pareggio all’Inter.

Nelle gare degli altri gironi dell’undicesima giornata resistono al comando dei rispettivi gironi Fiorentina e Napoli. I viola si impongono nell’ennesimo derby toscano del girone A contro il Siena e allungano sulle rivali. Derby vittorioso anche per il Napoli che ormai è lanciato verso la vittoria del raggruppamento. Da dietro risale la Roma che ha scavalcato i cugini della Lazio, fermati dalla Reggina.

GIRONE A
Pro Vercelli-Sampdoria 0-0
Cagliari-Spezia 1-3
Fiorentina-Siena  3-0
Genoa-Livorno 2-2
Grosseto-Empoli 0-2
Parma-Torino 1-0
Juventus-Novara 2-0

Classifica: Fiorentina 28, Juventus 20, Torino, Novara, Genoa, Empoli 19,  Pro Vercelli, Spezia 16, Cagliari 11, Sampdoria, Parma 10, Siena, Livorno 9, Grosseto 5

GIRONE B
Milan-Inter 1-1
Bologna-Verona 2-0
Brescia-Cesena 1-2
Chievo-Cittadella 5-0
Modena-Sassuolo 2-2
Padova-Atalanta 1-2
Varese-Udinese 2-1

Classifica: Atalanta 30, Chievo 24, Bologna, Inter 22, Milan, Cesena 19, Varese, Sassuolo 13, Cittadella 12, Brescia 11, Padova 10, Modena 8, Udinese 7, Verona 5

GIRONE C
Reggina-Lazio 0-0
Vicenza-Catania 0-0
Ascoli-Lanciano 2-2
Bari-Ternana 1-0
Crotone-Palermo 1-6
Napoli-Juve Stabia  3-0
Roma-Pescara 3-0

Classifica: Napoli 25, Roma, Palermo 21, Lazio 19, Ascoli 18, Catania 17, Juve Stabia, Reggina, Vicenza 14, Bari 13, Crotone 11, Pescara 10, Lanciano 5, Ternana 3

Elia Modugno
Elia Modugno
Nasce a Roma il 30 maggio 1979 mentre il Nottingham Forest di Brian Clough vinceva la sua prima Coppa Campioni. Radiocronista sui campi dell’Eccellenza laziale, adora il calcio minore ed il futsal.

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