Pato non basta, Milan-Malaga 1-1

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Finisce con un pareggio, a San Siro, tra Milan e Malaga, utile ai rossoneri soprattutto per restare ancora in corsa alla Champions League. La squadra di Allegri riesce a rimontare con una prestazione più di voglia che di qualità, il gol di Pato in questo è la fotografia perfetta di una partita nella quale, rete a parte, il brasiliano non si era quasi mai visto.

IL MILAN SPRECA, IL MALAGA NO – La gara comincia subito con una brutta notizia per i rossoneri: Abate si fa male dopo soli 5 minuti ed è costretto a uscire, sostituito da De Sciglio. I ritmi iniziali non sono alti, il Malaga tenta di ragionare quando ha la palla ma è il Milan a impostare i ritmi. Al 19′ una bell’azione solitaria di Bojan, che rientra dalla sinistra e calcia sul primo palo, Caballero devìa in corner. Sugli sviluppi del corner ancora Bojan dalla destra mette un cross basso ma il tiro di Montolivo è deviato ancora. Il Milan prende fiducia in questa fase, conquistando alcuni calci d’angolo in serie, ma non riesce a pungere. Al 27′ Emanuelson chiama Caballero alla spettacolare deviazione volante, su un calcio di punizione dal limite diretto all’incrocio. I ritmi rallentano e, al 40′, il Malaga trova l’azione che rompe l’equilibrio: Saviola tocca per Isco che ha troppa libertà per portare palla sulla trequarti; Eliseu taglia alle spalle dei due centrali del Milan, colpevolmente fermi, riceve l’assist in profondità e batte Abbiati. Spagnoli in vantaggio con poco merito forse, ma bravissimi ad approfittare dell’unico grave errore dei rossoneri. Milan chiamato alla rimonta nella ripresa.

PATO PER SPERARE ANCORA – La ripresa non è quella che i (non moltissimi) tifosi di San Siro si aspetterebbero. I ritmi sono abbastanza buoni ma il Milan è senza idee davanti, troppo confusionario e spesso è addirittura Mexes che prova a salire palla al piede per creare superiorità. Allegri toglie El Shaarawy per inserire Boateng, passando a un modulo a due punte. Montolivo corre a destra e sinistra, in avanti e indietro, facendo entrambe le fasi, mentre Constant prova ad alzare un po’ la sua posizione. Proprio da un suo cross arriva il lampo: palla lunga sul secondo palo, Caballero sta a guardare, Pato salta con tempismo perfetto e segna! 1-1, manca un quarto d’ora e il Milan adesso ci crede. Entra anche Robinho, per un esausto Emanuelson. Ma il Milan non riesce più ad attaccare, gli spagnoli difendono con ordine e abbassano nuovamente il ritmo e l’assedio rossonero non arriva.

Finisce 1-1, un pareggio positivo soprattutto per la voglia mostrata dalla squadra di rimettere in piedi la partita. Un buon Milan nel primo tempo, punito da un solo grave errore difensivo, meno attivo nella ripresa ma comunque sempre in partita. Migliore in campo Montolivo, prestazione a tutto campo la sua, nel tentativo di dare una mano in difesa e costruire ogni azione d’attacco. Il Malaga ottiene questa sera la matematica qualificazione, mentre la vittoria dell’Anderlecht, nell’altra gara del girone, lascia la squadra di Allegri in posizione comunque prioritaria per il secondo posto.

MILAN-MALAGA 1-1 (0-1)

Milan (4-2-3-1): Abbiati, Abate (6′ De Sciglio), Bonera, Mexes, Constant, De Jong, Montolivo, Emanuelson (80′ Robinho), Bojan, El Shaarawy (61′ Boateng), Pato. A disp.: Amelia, Yepes, Ambrosini, Pazzini. All.: Allegri.
Málaga (4-2-3-1): Caballero, Jesus Gamez, Weligton, Demichelis, Sánchez, Iturra (74′ Toulalan), Camacho, Eliseu, Isco, Joaquin (82′ Seba), Saviola (69′ Santa Cruz). A disp.: Kameni, Onyewu, Duda, Portillo. All.: Pellegrini.
Arbitro: Howard Webb (Inghilterra)
Marcatori: 40′ Eliseu (MA), 73′ Pato (M)
Note: Ammoniti: De Jong, Emanuelson, Montolivo (M), Iturra, Weligton, Sánchez (MA); Espulsioni: a

Antonio Cunazza
Antonio Cunazza
Torinese, classe 1983. Da piccolo voleva vedere Wembley e il Maracanã, gli manca ancora il secondo. Toro e Arsenal nel cuore, sta fra un tackle di Gilberto Silva e Tony Adams che chiama il fuorigioco.

Da piccolo farò il calciatore

  Qualcuno, che io reputo saggio, ha affermato che non sei più ragazzo quando inizia a giocare il primo calciatore più giovane di te. Ricordo perfettamente...
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