Juventus-Inter, l’attesa della nostra redazione

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Il conto alla rovescia è ormai agli sgoccioli. Tra qualche ora Juventus e Inter scenderanno in campo per l’incontro che tanti anni fa la penna di Gianni Brera, maestro del giornalismo sportivo, battezzò il “Derby d’Italia“. Una rivalità vissuta non solo sul campo, ma anche fuori tra veleni, scudetti vinti all’ultima giornata, sentenze di tribunali e titoli revocati.

Noi di Mondopallone abbiamo deciso di giocarla in anticipo, proponendo una doppia sfida interna tra due nostri collaboratori di fede bianconera e due di fede nerazzurra. Quattro semplici domande per respirare l’attesa della grande sfida.

COSMO AMENDOLA (Juventus)

L’Inter di Stramaccioni è la vostra rivale numero uno?
Direi di sì. Insieme al Napoli, l’Inter è sicuramente la squadra che può maggiormente infastidire la Juventus nella corsa-scudetto. E’ una squadra che ha ritrovato il suo entusiasmo e può tranquillamente dire la sua in campionato.

L’interista che porteresti volentieri alla Juve?
In assoluto, porterei volentieri Javier Zanetti, nonostante le sue 39 primavere. Se, invece, dovessi scegliere un giocatore che possa essere utile alla causa bianconera, in questo momento, porterei sicuramente Milito.

Quanto senti la sfida con l’Inter e che ricordi hai?
Le sfide con l’Inter sono sempre due partite che fanno storia a sè, che prescindono dal resto del campionato e dall’effettiva corsa al titolo. Lo dimostrano i due match della scorsa stagione: come al solito, molto sentiti, anche se l’Inter era effettivamente tagliata fuori dalla lotta scudetto. I ricordi sono due: quello brutto riguarda il mancato rigore sul fallo di Iuliano su Ronaldo, che ha compromesso un campionato e, a mio avviso, ha scaturito una “guerra” che è andata ben oltre la semplice rivalità; quello bello riguarda Juventus-Inter del 25 marzo scorso: l’ultimo gol e l’ultima linguaccia di Del Piero nel Derby D’Italia.

Juve-Inter che partita ti aspetti?
Mi aspetto una partita molto intensa, in cui le due squadre si affronteranno a viso aperto. La Juventus cercherà di comandare il gioco attraverso il suo possesso palla, e cercherà l’imbucata con la solita magia di Pirlo. L’Inter proverà a bloccare il fulcro del gioco bianconero, e a ripartire in contropiede sfruttando la velocità e le doti realizzative di Milito e Palacio.

MARCO MACCA (Inter)

Il punto debole della juventus?
La Juventus è una squadra solida, compatta, atleticamente spumeggiante e con una mentalità vincente. Gioca in modo spettacolare, aggredendo gli avversari dal primo all’ultimo minuto, tentando di essere sempre e comunque padrona del gioco, del campo e della partita. Pertanto, in apparenza, potrebbe non presentare punti deboli. Io sono convinto che queste squadre si possano battere in due modi: o con catenaccio a oltranza e contropiedi micidiali, oppure (ed è il metodo che preferisco) cercare di batterle sul loro terreno: il gioco. Ecco, secondo me, il punto debole della Juventus potrebbe essere proprio questo: il fatto di essere costretta a difendersi e non esprimere il proprio gioco con i suoi uomini di qualità e inserimenti potrebbe rappresentare un punto debole.

Lo juventino che porteresti volentieri all’inter?
Tralasciando gli straordinari campioni che non potrebbero essere rifiutati, direi sicuramente Vidal: è un giocatore universale, capace di essere determinante in entrambe le fasi di gioco con la stessa qualità e quantità. Atleticamente è incredibile, è un uomo-ovunque e, a mio parere, rappresenta il vero perno del centrocampo juventino

Quanto senti la sfida con la Juve e che ricordi hai?
Ho sempre detto che la mia vita è una crociata contro la Juventus. Ed è così. Pur tentando vanamente di svolgere un mestiere in cui l’obiettività è al primo posto, Inter-Juventus o Juventus-Inter sono i ricordi di un bambino che si avvicina al calcio con gli occhi innocenti. Questa sfida per me ha sempre segnato una tappa che trascende lo sport, va oltre i valori di tifoseria, va oltre tutto. Sono cresciuto con questa visione e, probabilmente, me la porterò nella tomba. Per i tifosi di entrambe le squadre questa partita è il compimento dell’attesa, il fine che si materializza nel presente, rappresenta l’onore, la gloria, la vittoria contro il nemico giurato. Tutto. Ricordi? Tanti, troppi. Sarebbe banale rimembrare il rigore su Ronaldo del ’98, Calciopoli e tutto il resto. Il ricordo più bello che ho è quello delle passeggiate mano nella mano con mio fratello che ci portavano da casa al circolo interista in compagnia di nostro padre. Ci sentivamo invincibili, forti, capaci di volare. Vestiti di nerazzurro. Pronti, a 7 anni, a battere la Juve. Come sempre, colmi di speranza.

Juve-Inter che partita ti aspetti
Mi aspetto una partita tutto sommato equilibrata, con molti capovolgimenti di fronte e una leggere supremazia territoriale della Juventus: per il gioco, per l’ambiente, per la cattiveria. Ma, allo stesso tempo, mi aspetto (e spero) che ci sia un’Inter pronta a rispondere, un’Inter che, con il suo tridente tutto-qualità, possa mettere in crisi con scambi veloci e improvvisi il terzetto difensivo bianconero. Insomma, pronti a difenderci, ma pronti a pungere. Molto si deciderà a centrocampo: chi riuscirà a impossessarsene, avrà le chiavi del match in mano.

GIOVANNI STARITA (Juventus)

L’Inter di Stramaccioni è la vostra rivale numero uno?
L’Inter è per la storia, la rivalità e l’importanza del club la rivale numero uno della Juventus a prescindere dai risultati delle due squadre. Inter-Juve è e resterà sempre il derby d’Italia, poi a livello tecnico credo che la rosa nerazzurra abbia grandi potenzialità, ancora non del tutto espresse che durante la stagione col lavoro di Stramaccioni possono dare filo da torcere alla squadra di Conte; quindi ritengo l’Inter e il Napoli le due principali candidate allo scudetto, tolta la Juventus.

L’interista che porteresti volentieri alla Juve?
Senz’altro Milito: se c’è qualcuno che manca a questa Juventus in Italia, è l’uomo che sta vicino alla porta, e Milito non è secondo a nessuno per il suo fiuto del gol. Assieme a Vucinic là davanti potrebbero essere causa di mal di testa per molte difese, anche in Champions League.

Quanto senti la sfida con l’Inter e che ricordi hai?
La sfida con l’Inter è sempre emozionante, perché è davvero come un derby, dove ogni volta le tattiche contano relativamente, e vince sempre chi ha più cuore, più grinta e voglia di trionfare in uno dei match più attesi di tutta la Serie A. Lo dimostra anche come spesso la squadra vincitrice di questa partita non sia poi quella che trionfa in campionato né dimostri nel resto della stagione una netta superiorità rispetto alla sconfitta. Il derby d’Italia che ricordo di più è probabilmente quello del 22 marzo 2008: noi appena tornati in massimo campionato, ci ritroviamo ad affrontare l’Inter campione d’Italia con tanta paura ma anche voglia di riscatto; la partita termina con un 1-2 firmato Camoranesi, Trezeguet e Maniche a rendere la vittoria bianconera meno amara. Anche se nemmeno in questo caso la partita fu priva di polemiche a causa del netto fuorigioco di Camoranesi sulla prima rete juventina, rappresenta il ritorno della Juve ai grandi livelli, visto che ci portò al terzo posto e alla Champions League.

Juve-Inter che partita ti aspetti?
Mi aspetto una partita dove saranno i bianconeri i padroni del campo col proprio possesso palla, mentre Stramaccioni probabilmente rinuncerà a provare a fare la partita, vista la superiorità tecnica della rosa juventina e la difficoltà già dimostrata dei suoi nel gestire il pallone a centrocampo. Sfrutterà invece le palle perse dai bianconeri per ripartire in contropiede. La vera incognità secondo me sarà l’atteggiamento dei giocatori di Conte: ultimamente sono apparsi stanchi e demotivati, se le emozioni della sfida non riusciranno a fargli trovare nuova motivazione, la vedo grigia contro una squadra che ha voglia di tornare in alto e che parte con la grinta e la voglia di vincere, ma sempre attenta a non scoprirsi.

ALESSANDRO LELLI (Inter)

Il punto debole della juventus?
La Juventus non ha punti deboli nel campionato italiano: lo dimostra la continuità e il rendimento ottenuto nelle ultime due stagioni, e per questo motivo stasera sarà la favorita nel derby d’Italia. Se proprio dovessi azzardare un punto debole, direi che manca una prima punta che permetta a Vucinic di giocare lontano dalla porta, cosa che lui ama fare particolarmente.

Lo juventino che porteresti volentieri all’inter?
Considerando la rosa a disposizione di Stramaccioni, direi che Lichtsteiner è probabilmente il giocatore che manca ai nerazzurri. Fa entrambe le fasi in modo eccellente, e quest’anno si è anche tolto la soddisfazione di segnare. La differenza tra lui e Isla è evidente, nonostante il terzino ex Udinese sia pur sempre un ottimo giocatore.

Quanto senti la sfida con la Juve e che ricordi hai?
Il rigore su Ronaldo di Iuliano, quello è sicuramente l’episodio che mi è rimasto impresso maggiormente, nonostante fossi un bambino. Poi il 5 maggio 2002, un giorno che tutti gli interisti non dimenticheranno mai. Infine la vittoria per 2-0 nell’anno del triplete, con goal di Eto’o nei minuti di recupero.

Juve-Inter che partita ti aspetti
Mi aspetto una partita bloccata, ma sarà la Juve a gestire il pallone maggiormente. Entrambe le squadre fanno della difesa e del contropiede le armi principali, soprattutto i nerazzurri, i quali hanno dimostrato qualche problema di troppo in fase di possesso palla. Sarà un’Inter versione derby!

Redazione
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