Pasqual regala i tre punti alla Fiorentina: sfatato il tabù Ferraris

-

La Fiorentina torna a battere il Genoa trent’anni dopo l’ultima vittoria al “Ferraris” di Genova, e conquista la prima vittoria esterna della stagione. La banda Montella è decisamente bella da vedere nel primo tempo, quando i palleggiatori Pizarro, B. Valero e Fernandez insegnano calcio in mezzo al campo. Nella ripresa lo spettacolo latita, le gambe pesano e le occasioni da gol sono poche. Del Genoa preoccupa l’evidente mancanza di idee: gli attacchi son tutti dettati dalla cattiveria e il solo Immobile sembra all’altezza della situazione. Le sconfitte consecutive ora sono tre e i grifoni si guardano alle spalle con sempre più preoccupazione.

Il gol di chi non ti aspetti- In apertura la Fiorentina si dimostra nettamente più in forma degli avversari. I viola tengono ben salde le redini del gioco grazie alla qualità della mediana composta da Pizarro, Fernandez e Valero. Il Genoa esce di rado dalla sua metà campo, se non con un sinistro sbilenco di Kucka al 1′.  Al 14′ infatti passano i viola, con Pasqual bravissimo a buttarsi su un lancio dalla difesa di Gonzalo e a superare Frey con un morbido tocco sotto in corsa, anche se forse viziato da una posizione di fuorigioco del terzino viola. Il Genoa sembra in confusione, ma al 20′ e al 21′ si rende pericoloso prima con un destro da fuori di Kucka, e poi con Immobile che non sfrutta un clamoroso “assist” del difensore viola Savic perché stoppa il pallone con il braccio, facendosi ammonire. La partita la fa però sempre la squadra che gioca in trasferta, che si rende pericolosa al 24 con un destro dal limite di Jovetic deviato in corner dal portiere del Genoa. Partita piacevole, con una Fiorentina più bella da vedere ma un Genoa che non rinuncia a pungere in ripartenza. Al 30′ ci prova Immobile, che dalla destra evita di forza Gonzalo ma entrato in area non riesce a mettere in mezzo il pallon. Cinque minuti dopo la squadra di Montella dimostra di saper pungere anche in contropiede: Cuadrado mette il turbo e passa al momento giusto a Ljajic, che sbuca dietro alla difesa rossoblu ma conferma tutti i suoi problemi di freddezza quando si trova davanti al portiere.

Poco spettacolo, pochissimo Genoa- Nella ripresa il Genoa si presenta con Jorquera al posto di un impresentabile Hallenius, ma la musica non sembra cambiare. Al 52′ Frey si supera per parare un colpo a botta sicura di Ljajic, servito nel cuore dell’area rossoblu da Jovetic. Col passare dei minuti cresce però la squadra di Delneri, mentre la Fiorentina sembra calare d’intensità. Al 60′ si fa vedere il neo entrato Tozser, ma Viviano è tranquillo. Lo spettacolo in campo è di livello inferiore rispetto a quello del primo tempo. I palleggiatori viola hanno le gambe pesanti, ma il Genoa non prende in mano la situazione, e continua a dimostrare carenza di idee. Montella difende il centrocampo con Aquilani e Migliaccio el posto di Fernandez e B. Valero, e la partita si fa più fisica. Il Genoa si rivede al 86′, con il solito Immobile bravo a girarsi in area, ma il pallone esce alla sinistra di Viviano. Nel finale i rossoblu attaccano disordinatamente, ma il miracolo non avviene.

GENOA-FIORENTINA 0-1
Genoa (4-4-2): Frey; Sampirisi, Bovo, Granqvist, Moretti; Bertolacci (81′ Said),Merkel (53′ Tozser), Kucka, Antonelli; Hallenius (46′ Joruqera), Immobile. A disp.: Tzorvas, Donnarumma, Canini, Seymour, Jancovic, Melazzi, Anselmo. All.: Del Neri
Fiorentina (3-5-2): Viviano; Roncaglia, Gonzalo, Savic; Cuadrado, Fernandez (59′ Aquilani), Pizarro, B. Valero (78′ Migliaccio), Pasqual; Ljajic (67′ El Hamdaoui), Jovetic. A disp: Neto, Hegazi, Tomovic, Cassani, Romulo, Olivera, Llama, Toni, Seferovic. All.: Montella
Arbitro: Banti di Livorno
Marcatori: Pasqual (F)
Note: Ammoniti: Sampirisi, Moretti, Immobile, Kucka, Bertolacci (G), Pasqual, Pizarro, Cuadrado (F)

Luca Lottero
Luca Lottero
Nato negli anni della grande Samp, appena un anno dopo lo scudetto targato Vialli&Mancini. Laureato in Scienze politiche all'università di Genova, ama scrivere di calcio e di politica.

Quella rovesciata vale!

  Alla 'tedesca', classico gioco di calcio infantile da giardinetti, era il gol che contava di più. A seconda dei parametri, valeva dieci, quindici o...
error: Content is protected !!