8/a giornata Super League greca: analisi e dichiarazioni

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L’ottava giornata di Super League ci regala un fine-settimana poco spettacolare e, in certi momenti, noioso, ma si fa perdonare con un lunedì da urlo. L’Olympiakos, dopo il pareggio con l’Aris, si porta a +4 sul Panionios, vittorioso a Komotini. Il PAOK pareggia a Corfù e perde il secondo posto, mentre, a fondo classifica, l’AEK ottiene la prima vittoria stagionale contro il Platanias e arriva a -1 dalla zona salvezza.

Levadiakos – Asteras Tripolis: 0-0. A Levadeia, la partita finisce con un pareggio che non dice molto a nessuna delle due squadre: l’Asteras non guadagna quota, mentre il Levadiakos può vantarsi di un punto contro una squadra di vertice, ma non risolve il problema dei gol. I prasini non vanno a segno da settembre e Rogerio Martins lo sa: “Ci manca solo il gol: il carattere è stato buono e la prestazione pure”. Sebastian Bartolini, capitano dei Galacticos, afferma: “La partita è stata molto dura, ci portiamo a casa questo punto e confidiamo nella prossima gara tra le mura amiche”. Gli fa eco Sakis Tsiolis, allenatore dei giallo-blu: “L’incontro è stato molto chiuso, ma nel primo tempo abbiamo avuto diverse occasioni e abbiamo giocato abbastanza bene, ma non posso dire di non avere delle lamentele da fare ai giocatori. Oggi la situazione è stata simile al primo tempo col Veria”. Leggi la cronaca della partita.

Panthrakikos – Panionios: 1-2 (18′, 87′ Aravidis (PIO), 59′ Munafo (PTR)). Riprende quota il Panionios, dopo lo stop di sabato scorso, mentre il Panthrakikos disputa una prova di grande cuore e sacrificio. Al 6′ minuto il portiere Athanasiadis (che sostituiva Adilović, autore domenica di una prova disastrosa) esce sui piedi di Kolovos e viene espulso. I traci, lungi dall’essere sconfortati, mettono paura ai rosso-blu, assediando la porta di Peristeridis negli ultimi minuti. Pantelidis, allenatore del Panthrakikos, parla apertamente di risultato ingiusto: “Siamo stati in dieci per 84 minuti e siamo comunque risultati presenti e pericolosi: meritavamo almeno il pareggio”. I giocatori del Panionios si godono la vittoria, continuando a ribadire che il loro obiettivo è la salvezza, indottrinati da un Eleftheropoulos che si prende tutti i complimenti di giornalisti e tifosi. Sì, perché è un Panionios che vince anche quando gioca male, che può permettersi di dosare le forze e di ottenere buoni risultati anche dando il 70%. Inutile che Ele si nasconda “alla Guidolin” dietro obiettivi minimi: questa è una squadra che può crederci.

Kerkyra – PAOK Salonicco: 0-0. In una Corfù battuta dal vento, un super Anastasopoulos tiene in piedi un Kerkyra chiuso come una cozza che, come di consueto, attacca poco e gestisce tanto. Da segnalare un palo colpito da Tsoumanis per i padroni di casa e molte occasioni (al 14′ una doppia parata di Anastasopoulos da manuale) per il PAOK che, va detto, soffriva terribilmente i dieci uomini tenuti da Mantzios sotto la linea di centrocampo. Il portiere eroe di giornata si scatena in conferenza stampa: “Non dimentichiamo che venivamo criticati sempre, invece oggi avete visto che abbiamo lottato e ottenuto un grande risultato, Mantzios ci prepara molto bene e ci infonde una profonda fiducia: stiamo facendo di tutto per mantenere la categoria”. Sulla sua prestazione: “Ne sono molto orgoglioso e voglio dare il merito al mio preparatore”. Giorgos Donis si preoccupa, invece, per la sua squadra: “è la seconda partita in cui non riusciamo a rompere le maglie della difesa e abbiamo buttato due punti in un campo dove dovevamo vincere”. La discontinuità dei bizantini potrebbe portare l’Olympiakos a +7 e tarpare le ali dei tifosi tessalonicesi: c’è bisogno di tanto lavoro, dato che la squadra del Pireo le difese (per folte che siano) le sa scardinare. E molto bene.

Veria – Skoda Xanthi: 0-0. Sotto la pioggia scrosciante che ha investito la Macedonia, finisce 0-0 una partita noiosa, con poche occasioni e spettacolo. Il pensiero che va per la maggiore è che, se non fosse stato per il terreno pesante e per l’espulsione di Georgiadis, il Veria avrebbe potuto dire qualcosa in più rispetto a uno Xanthi ancora poco esuberante. Il difensore si scusa coi compagni per il cartellino rosso rimediato e aggiunge: “Tutti hanno visto che siamo stati più minacciosi, il gol era solo questione di tempo: abbiamo dimostrato una buona personalità e meritavamo qualcosa di più”. Kostenoglou, allenatore dello Xanthi, si dice soddisfatto: “Gli sforzi dei miei ragazzi sono stati commoventi: un campo pesante dove non si poteva giocare calcio di qualità, la continua pressione degli avversari e abbiamo comunque tenuto botta. Abbiamo tantissimo lavoro davanti”. L’avversario Karidas, invece, ha fatto eco a Georgiadis, aggiungendo: “Non voglio parlare dell’arbitraggio: se avessimo segnato, non ne avremmo discusso, quindi non dico nulla”.

PAS Giannina – Atromitos: 0-0. Partita posticipata di un’ora (causa diluvio abbattutosi su Ioannina) che, nonostante il risultato finale, risulta abbastanza vivace ed equilibrata. Prosegue la crisi di risultati per l’Atromitos (che ora non vince da sei giornate), mentre i padroni di casa strappano un punto utile per restare in zona di sicurezza. Un deluso Dušan Bajević ha parlato così in conferenza stampa: “La partita è stata molto complessa, sia per le condizioni del campo, che per il gioco avversario. Nel secondo tempo la gara è stata equilibrata, ma non abbiamo portato a casa ciò che volevamo: dobbiamo necessariamente prendere di più da ogni match per riguadagnare terreno”. Christopoulos, invece, è soddisfatto: “Ottima prestazione dei miei ragazzi, che hanno lottato per 90 minuti. Chiaramente, siamo soddisfatti di un punto ottenuto contro una buona squadra, ma, vedendo le occasioni e il possesso, se c’era una formazione che doveva vincere, quella era il PAS”.

AEK Atene – Platanias: 1-0 (66′ Fountas). Corre e lotta l’AEK e, finalmente, riesce a sgraffignare al Platanias la prima vittoria di questa stagione. Decisivo il gol di Fountas (che diventa il più giovane marcatore dei giallo-neri), su passaggio dalla linea di fondo, con pesanti responsabilità della difesa ospite, rea di essere avanzata in linea con quattro uomini su di un solo avversario, lasciando solo soletto il numero 21. La vittoria di domenica è il miglior toccasana per l’AEK che, nelle prossime due giornate, sarà impegnato in due sfide leggendarie contro Panathinaikos e Olympiakos. Che sia il colpo di reni decisivo per rialzarsi? Ewald afferma: “Finalmente una vittoria meritata! Dobbiamo migliorare nelle tattiche, le dobbiamo introiettare: oggi il Platanias era scoperto sulle fasce e solo nel secondo tempo ne abbiamo approfittato. Abbiamo una squadra giovane e, sicuramente, non siamo i favoriti in entrambi i derby, ma anche il Panathinaikos schiera degli under e, comunque, i nostri giocano nell’AEK, non nel Panachaiki! Diamo loro fiducia”. L’ultima battuta è per i tifosi: “Devo solo ringraziare i nostri tifosi per il calore che ci danno in questo momento difficile, però non mi piace che fischino Furtado: se non gli arrivano i palloni, non può risultare decisivo. La reazione della gente deve essere positiva verso una squadra che si impegna”. Poco soddisfatto Chatzinikolaou: “Abbiamo fatto molti errori e ci siamo chiusi troppo: così non potevamo vincere, che era il nostro obiettivo”.

OFI – Panathinaikos: 2-2 (8′ Toché (P), 27′ Koutsianikoulis (O), 29′ Mavrias (P), 72′ Papazoglou (O)). Partita scoppiettante a Heraklion, giocata con ritmi alti, con tanta corsa e qualità. Il tifo caldissimo ha sicuramente galvanizzato i ventidue in campo, che non hanno mai tirato indietro la gamba, nè si sono rifiutati di recuperare anche i palloni che sembravano persi. Anastopoulos è soddisfatto del suo OFI: “Abbiamo visto una partita bellissima e di grande qualità, dove noi abbiamo subito due gol a freddo e, nonostante tutto, abbiamo avuto la forza e la volontà di pareggiare: se c’era una squadra che meritava di più, era la nostra. Come ho detto dopo la vittoria di Platanias, ho creato un gruppo che sa giocare a calcio e oggi abbiamo fatto vedere di che pasta siamo fatti anche contro un avversario più forte”. Dall’altra parte, troviamo un Jesualdo Ferreira placido e tranquillo, come sempre del resto: “La gara è stata equilibrata, ma abbiamo perso l’opportunità di vincere in uno stadio molto ostico e, dopo l’infortunio di Andre Pinto, le cose sono andate male. Ho schierato una squadra molto giovane e abbiamo pagato in esperienza: quando ti si presentano delle occasioni le devi concretizzare, se no non sopravvivi in partite come questa. Molti uomini chiave hanno riposato perché affaticati. Ci troviamo a fronteggiare una serie di problemi da inizio stagione, ma lo facciamo con calma e razionalità”. Prossima giornata: derby con l’AEK. Detto tutto. Vedi cronaca della partita.

Aris Salonicco – Olympiakos Pireo: 2-2 (3′ Papasterianos (AS), 9′ rig. Abdoun (OP), 79′ Aganzo (AS), 82′ Holebas (OP)). La prima battuta di arresto stagionale di un Olympiakos che sembrava destinato a infrangere ogni record, coincide con la conferma, anche da parte dei più scettici, che l’Aris è tornato: grande impegno, dedizione e corsa. I risultati arriveranno di conseguenza. Soddisfatto di tutto ciò appare Pasialis: “I miei ragazzi hanno fatto uno sforzo commovente contro questo grande avversario e sono molto fiero di loro e meritano i complimenti di tutti. Certo, poi abbiamo subito un altro rigore in situazione, diciamo, “controversa”: è la seconda volta consecutiva che accade, non so cosa dire. Però sono felice per come abbiamo giocato: l’ambiente Aris aveva bisogno di questo risultato e molti sostengono che questa squadra ricordi quelle di tanti anni fa. Le vittorie arriveranno, se continuiamo così non abbiamo nulla da temere”. Jardim non si strappa i capelli per i due punti persi: “Nel primo tempo meritavano loro, senza dubbio, ma nel secondo siamo scesi in campo più concentrati e più competitivi e ciò ha aumentato le nostre possibilità: abbiamo creato tanto per rincorrere la vittoria, ma non ce l’abbiamo fatta”. Vedi la cronaca della partita.

Francesco Piacentini
Francesco Piacentini
Pavese classe '91, laureato in scienze politiche, per lui lo sport è uno specchio su cui si riflette la storia di un popolo. Stregato dal calcio inglese e greco, ama la politica, l'heavy metal e il whiskey.

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