Copa Sudamericana: Ottavi amari per le ecuadoriane. Passa anche il São Paulo

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Ottavi archiviati. Passano il turno tutte le favorite, e ora si prevedono dei quarti di finale scintillanti. 2 brasiliane, 2 argentine, 2 cilene, 1 paraguayana e 1 colombiana. C’è il meglio del continente negli ottavi della Coppa Sudamericana.

MILLONARIOS FACILE, “U” CATOLICA COL BRIVIDO 

Grande prova dell’Atletico Goianense, già praticamente retrocesso nel Brasilerao ( ultimo con appena 23 punti in 32 giornate) che sfiora l’impresa contro la Universidad Catolìca. La formazione di Goiania domina tutto il match, spreca molto e segna “solo” 3 reti. Subito in vantaggio dopo un quarto d’ora con il destro di Joilson, la formazione di casa raddoppia al 36° con il gol di Reniè, che sfrutta un cross dalla destra di Ricardo Bueno e l’indecisione in uscita del portiere ospite Toselli. La “U” ,tramortita, sfrutta nell’ultimo minuto del primo tempo un errore clamoroso della difesa locale che sbaglia il fuorigioco: Sepulveda serve a porta vuota Rios che realizza la più comoda delle reti. 2-1. Ma il secondo tempo regala ai pochissimi spettatori del “Serra Dourada” una serie infinita di palle gol e di emozioni. Si corre da una parte all’altra del campo, e i due portieri sono protagonisti di pregevoli interventi. E anche di un gol. Su rigore. Ci pensa Marcio dal dischetto a spiazzare il collega e riaprire la qualificazione. Siamo al 50°, ma il tabellino resta invariato nonostante le occasioni create da entrambe le squadre. Passano i cileni. Ma l’Atletico Goianense può ritenersi soddisfatto per la sua prima campagna continentale della storia.

NOIA AL “MORUMBI”, SORPRESA CERRO Il São Paulo della stella Lucas non va oltre lo 0-0 interno contro i modestissimi ecuadoriani della Liga de Loja (penultima in patria) e accede cosi ai quarti di finale in virtù dell’1-1 ottenuto in Ecuador. Partita brutta. Gli ecuadoriani pensano a non subire gol e si difendono in massa, tenendo 10 persone dietro la linea della palla. In avanti a cantare e portare la croce c’è Alcivar, che toccherà un paio di palloni in tutta la gara. Il match scorre via con dei ritmi da amichevole, e il “Tricolor” crea occasioni estemporanee più con la classe dei propri interpreti che con manovre di squadra. A svegliare il match del torpore su cui si è adagiato, ci pensa il fischietto dell’incontro, il paraguayano Quintana, che prima assegna il rigore al São Paulo e poi, mentre Rogerio Cenì si appresta a batterlo con il pallone in mano, cambia idea e assegna rimessa dal fondo. Scene queste, tutt’altro che inusuali in Sudamerica. La ripresa scorre via lentamente, tra gli sbadigli in tribuna e i cambi di Ney Franco, che mette dentro Willian e Douglas per Ademilson e Jadson. Gli ospiti non calciano mai in porta e si accontentano di uscire imbattuti dalla doppia sfida contro il blasonato São Paulo.

Rimonta il gol iniziale di Gigliotti e batte di nuovo il Colon il Cerro Porteno. Ai Paraguayani, che raggiungono un traguardo storico con questo successo, va tutto per il verso giusto in questa gara di ritorno. Trovano un Nanni in grande spolvero e un Colon nervoso, reduce da una striscia negativa di risultati in argentina, dopo un ottimo inizio. Oviedo e Dos Santos realizzano le reti del trionfo. Da segnalare l’interruzione del match per più di un quarto d’ora per degli incidenti causati dai tifosi dello “Sabalero” giunti da Santa Fè. Per la cronaca, la polizia paraguayana è stata costretta ad espellere i tifosi argentini presenti allo stadio di Asuncion, per far proseguire in modo regolare l’incontro.

ECUADORIANE A CASA, CUORE “U” DE CHILE Vince in rimonta anche l’Independiente del “Tolo” Gallego, aggrappato con le unghie alla Primera Division ma brillantissimo in Copa. Al “Centenario” di Montevideo Mancuello e Battìon ( in pieno recupero) ribaltono l’illusorio vantaggio charrua realizzato da Nunez. Altra rimonta quella del Gremio, che doma i coriacei ecuadoriani de Barcelona Sc, leader in patria e sempre in partita a Porto Alegre. L’importantissimo 1-o di Guayaquil illude i brasiliani, che disputano un primo tempo “morbido”. Ci pensa Mina a incendiare la sfida a inizio ripresa. Il vantaggio ospite anima il match: si svegliano subito gli uomini di Luxemburgo che prima pareggiano con la sfortunata autorete di Perlaza e al 92° vincono la sfida con Ze Roberto. Qualificazione ai brasiliani, ma quanta sofferenza!

Impresa del Tigre. Il “Matador” di Victoria dopo l’abbandono di Rodolfo Arruabbarrena, rimpiazzato da Nèstor Gorosito (ex di Argentinos e River Plate, tra le altre) e ancora a secco di vittorie nel torneo inicial, demolisce il Deportivo Quito e vola ai quarti. Pronti via e c’è la rete di Echevverìa. Il primo tempo termina 1-0. Tutto in bilico dopo il 2-0 di Quito; gli ospiti optano per la classica partita fuori casa delle squadre ecuadoriane: catenaccio e contropiede, il tutto condito da infinite perdite di tempo. La partita si incattivisce, e Sandro Meira Ricci, uno degli arbitri più sopravvalutati della storia del calcio, espelle prima Leone nelle fila del Tigre e poi Hurtado per somma di ammonizioni in quelle ecuadoriane. Al 76° la svolta della gara: rigore per il Tigre ed espulsione per Castro. Dal dischetto Dìaz non perdona e indirizza la gara ai rigori. Donatti però non è d’accordo, e sugli sviluppi di un corner battuto dalla sinistra da Perez Garcìa svetta di testa e fa 3-0. Ci pensa Botta al 90° a mettere il chiodo definitivo sulla bara dei rossoblù. Miracolo di Gorosito, atteso ora da altre imprese in patria, dove il Tigre stenta ed è in piena zona retrocessione.

Sampaoli, il pittoresco tecnico della Universidad de Chile, alla vigilia della sfida contro l’Emelec era stato chiaro: ” Per vincere ci servirà una partita perfetta, tanto cuore e un pizzico di fortuna”. Gli elementi enunciati nel pre-gara dal tecnico argentino ci sono stati tutti nella sfida di Guayaquil. Finalmente cinica la “U”, che vince un match non dominato, ma anzi, in larga parte giocato meglio dagli uomini di Quinteros. I padroni di casa possono recriminare per le numerose occasioni sprecata davanti alla porta di Garces , muro invalicabile per tutta la gara. Agli errori  sotto porta dell’ex genoano Luciano Figueroa, ha fatto da contraltare la freddezza e la classe di Gutièrrez, abile e tenace nel riconquistare la sfera al limite dell’area di rigore avversaria e a buttarla alle spalle dell’incolpevole Zumba. Poi tanta sofferenza per i cileni e molta, troppa confusione per “Los Eléctricos”, eliminati più per propri demeriti che per meriti altrui. I campioni in carica restano in corsa. E ora promettono battaglia.

TUTTI I RISULTATI

Cerro Porteno -Colon 2-1 (Gigliotti, Nanni, Dos Santos)

Gremio-Barcelona Sc 2-1 ( Mina, Perlaza, Ze Roberto)

San Paolo-LDU Loja 0-0

Liverpool-Independiente 1-2 (Nunez, Mancuello, Battìon)

Emelec-Universidad de Chile 0-1 (Gutiérrez)

Atletico Goianense-Universidad Catolìca 3-1 (Joilson, Reniè, Rios, Marcio)

Tigre-Deportivo Quito 4-0 (Echevverìa, Dìaz, Donatti, Botta)

Millonarios-Palmeiras 3-0 ( Ortìz, Renterìa, Ochoa)

QUARTI DI FINALE  (31.10.2012-07.11.2012)

Independiente-Universidad Catolìca

Gremio-Millonarios

San Paolo-Universidad de Chile

Cerro Porteno-Tigre

 

 

Luciano Savarese
Luciano Savarese
Nato a Terracina il 1° febbraio 1989. Amante di tutto ciò di sferico che rotola su un campo rettangolare. Collaboratore presso diverse testate giornalistiche, sportive e non. Studia Lettere alla Sapienza di Roma.

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