Una confusione che parte dalla difesa

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Bonera-Yepes; Zapata-Mexes; Bonera-Mexes; Zapata-Yepes. Le domande da farsi sono due: che senso ha cambiare ad ogni partita la coppia di difensori centrali? E poi, perché Acerbi non viene più considerato in questo continuo balletto? Allegri è in confusione, il Milan non è più lo squadrone di una volta ma forse il dato sta costituendo un alibi troppo grande per il tecnico. Va bene che in campo ci vanno i calciatori, ma alcune scelte del livornese sono sinonimo di idee poco chiare. E i rossoneri, al momento, avrebbero bisogno almeno di due o tre certezze assolute.

I centrali difensivi costituiscono la base di qualsiasi impianto tecnico. I vecchi maestri dicono che dalla loro forma e dalla loro sincronia dipendono le fortune del resto della squadra. In sostanza: se i due baluardi arretrati trovano un buon feeling, il gioco diventa più limpido. Perdere Nesta e Thiago Silva non è roba da poco conto, ma spesso le fortune di una retroguardia dipendono proprio dall’amalgama che si crea tra i rispettivi componenti più che dal nome dei singoli. Un esempio, il primo che ci viene in mente, è la Juventus di Claudio Ranieri che con Grygera, Legrottaglie, un Chiellini appena convertito da terzino a centrale e Molinaro disputò un bellissimo campionato dopo il ritorno dalla serie B.

Proprio perché la qualità scarseggia rispetto al passato, Max Allegri avrebbe dovuto puntare su una determinata coppia e sperare che scattasse la giusta alchimia. Bonera e Yepes hanno una certa età e possono far fatica a scendere in campo ogni tre giorni, ma Zapata, Mexes e Acerbi alla resa dei conti non sono dei brocchi. L’ex Chievo, in particolare, ha caratteristiche diverse rispetto ai quattro compagni ma al momento è stato accantonato. Ha giocato solo due partite, una alla grande a Bologna e l’altra con qualche incertezza in più, poi ha stretto amicizia con la panchina. Per carità, i problemi del Milan non nascono esclusivamente da qui. Ma il dato è il miglior esempio di una certezza inconfutabile: Allegri è in grossa confusione e l’ora degli alibi dovrebbe finire.

Francesco Loiacono
Francesco Loiacono
Scrive per "Il Quotidiano della Calabria" e "Il Crotonese". Classe '92 ma già con una discreta esperienza alle spalle: ha collaborato con diversi siti internet e anche con la romana Radio Ies. Tra i superstiti del primo MP.

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