Uno Spartak esaltante inguaia il Benfica

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Arrivano finalmente i primi punti in Champions League per una squadra russa in questa edizione. Sia lo Zenit che lo Spartak erano partiti con due sconfitte brucianti, e il terzo turno per loro doveva essere la svolta: la squadra di Emery non ha tradito le aspettative, anzi, giocando un buon calcio si è imposta meritatamente su un Benfica spento, brutta copia di quello che l’anno scorso si spinse fino ai quarti. Dura dire se lo Spartak possa provare a lottare per la seconda piazza, ma questa vittoria da morale e punti anche in ottica Europa League. Molto dipenderà da quanto il Celtic otterrà nel doppio confronto col Barcellona.

LO SPARTAK CREA, MA E’ SOLO 2-1– Lo Spartak parte con un piglio totalmente differente rispetto alle ultime uscite, e si vede sin dalle prime battute. Dopo soli 3 minuti i moscoviti trovano già la via della rete, con Carioca che viene fantasticamente servito da Jurado e può depositare con facilità la palla in rete. La pressione dei biancorossi non si attenua e Ari da due passi scheggia la traversa; ci prova anche Kombarov, ma il suo tiro al volo è ben deviato da Artur. Si vede poi anche il Benfica, ma il tiro di Salvio è respinto di piedi da Rebrov, passato al Saturn e in campo a causa delle defezioni di Dikan e Pesjakov. Quando meno te l’aspetti, ecco l’1-1: Rebrov non appare irreprensibile sul colpo di testa di Lima, ma Sukhy perde completamente di vista l’attaccante del Benfica, che salta da solo e realizza il pari. Lo Spartak si ributta alla ricerca di un nuovo vantaggio, che trova prima dell’intervallo: il cross di Makeev sarebbe per Ari, ma Garay anticipa il brasiliano deviando la palla nella propria porta. Gol identico a quello siglato dallo Spartak a Barcellona, quando fu Dani Alves a insaccare nella porta sbagliata.

QUALCHE RISCHIO, MA LO SPARTAK SI SALVA- Lo Spartak cala un poco d’intensità, e subisce il timido ritorno del Benfica. Kallstrom e Ananidze sono visibilmente stanchi, Jurado scompare dal campo, e soltanto l’ingresso di Welliton riesce ad alzare il baricentro della squadra. Gli attacchi dei portoghesi sono comunque abbastanza confusionari, anche se Pareja si dimostra decisivo su Lima , murato a pochi passa dal gol. C’è spazio anche per un retropassaggio scriteriato di Makeev che per poco non regalava a Salvio la palla del pareggio. Vittoria sudata, ma meritata.

SPARTAK MOSCA-BENFICA 2-1

Spartak Mosca (4-2-3-1): Rebrov; D. Kombarov, Suchy, Pareja, Makeev; Kallstrom (79′ Bryzgalov), Carioca; Bilyaletdinov (73′ Welliton), Ananidze (58′ K. Kombarov), Jurado; Ari. A disp.:Dykan, Dzyuba, Makhmudov, Oubkhov. All.: Unai Emery
Benfica (4-3-3): Artur; Pereira, Jardel, Garay, Melgarejo; Perez, Matic (89′ John), Salvio; Lima, Moreno (65′ Cardozo), Cesar (65′ Gaitan). A disp.: Almeida, Gomes, Lopes, Vitor. All.: Jorge Jesus.
Arbitro: Clattenburg (Inghilterra)
Marcatori: 3′ Carioca (S), 33′ Lima, 43′ aut.Jardel (B)
Note: ammoniti: Suchy, Welliton, Ari (S), Cardozo (B); espulsi: –

 

Michael Braga
Michael Braga
Grande appassionato di calcio russo, tifoso dello Zenit San Pietroburgo. Estimatore del calcio giocato nei luoghi meno nobili e più nascosti, preferirebbe vedere un Torpedo-Alaniya rispetto a uno Juventus-Milan.

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