Volano le Vespe, Juve Stabia-show: Ascoli battuto 4-2

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Una vittoria per volare. Ascoli e Juve Stabia arrivano alla partita con 12 punti a testa, con la possibilità, per chi vince, di salire nelle posizioni che contano e di lasciare gli avversari nell’anonimato di metà classifica. Silva per il suo Ascoli sceglie un 3-5-2 con Feczesin in appoggio a Zaza. Braglia invece si affida al solito 4-3-3, con il ritorno di Cellini in attacco dopo la squalifica di 4 mesi per il calcioscommesse.

Per i primi 20 minuti la partita è bloccata, molto tattica, con le due squadre pericolose solo sugli sviluppi di calci piazzati e quasi in attesa di una giocata dei singoli. E la giocata arriva. Fabio Caserta vede il taglio di Acosty dentro l’area e lo serve sulla corsa. Entrata avventata di Faisca, fallo, rigore netto. Caserta contro Guarna. Il capitano delle vespe parte sicuro, forse troppo, e si fa parare il tiro dal portiere dei padroni di casa, che salva il risultato. Ma la sfida tra i due, secondo il sig. La Penna, è da ripetere, a causa del movimento anticipato in avanti da parte del numero 1 bianconero. Va ancora Caserta, Guarna compie il secondo miracolo, ma nulla può quando il numero 10 in maglia gialla raccoglie la respinta corta e segna il gol dell’1 a 0. Primo gol in campionato per il centrocampista ex Atalanta, che riesce a mettere dentro il pallone al terzo tentativo.

L’Ascoli accusa il colpo, specie sotto il punto di vista nervoso, e rischia di nuovo quando Cellini si libera sulla sinistra e lascia partire un bolide che si spegne solo sull’esterno della rete. E’ l’occasione che scuote i padroni di casa, che iniziano a macinare gioco. Nel giro di pochi minuti prima Zaza e poi due volte Feczesin si rendono pericolosi. Incredibile, nell’ultima occasione, l’errore dell’attaccante ungherese che, trovato da Loviso dentro l’area piccola, spara alto, in posizione regolare.
Il primo tempo finisce 1 a 0 per gli ospiti, tra i fischi del pubblico rivolti al direttore di casa, reo di aver fatto ripete il rigore che, fino a questo momento, decide il risultato.
Ripresa che inizia senza cambi ma con un Ascoli più aggressivo, in cerca del pareggio. E i pericoli più grandi alla porta di Nocchi li porta sempre uno dei piedi destri più educati della Serie B, quello di Massimo Loviso. Prima batte il calcio d’angolo su cui Feczesin impatta bene di testa e che impegna Baldanzeddu in un salvataggio sulla linea di porta, poi è lui stesso a impegnare il portiere degli ospiti, quando trova l’angolo basso su una punizione dalla distanza.
La spinta dell’Ascoli in questa fase della partita è massima, ma lascia spazi invitanti per le ripartenze dei campani. Su una di queste si scatena Mbakogu, che brucia tutti e si porta davanti a Guarna, dove, però, pecca di egoismo e cerca la conclusione, sbagliando, anziché servire Danilevicius, tutto solo in mezzo all’area. Gli spazi, però, sono enormi per la Juve Stabia e la velocità di Mbakogu è determinante. Sull’ennesimo contropiede, Danilevicius serve l’attaccante nigeriano, che entra in area e viene steso da Peccarisi. Per La Penna è di nuovo rigore e stavolta sul dischetto si presenta Genevier al posto di Caserta. Il numero 2 ospite non sbaglia e spiazza Guarna, che non ripete i miracoli del primo tempo. Puniti nel loro momento migliore, quindi, i padroni di casa, la cui spinta ha lasciato varchi troppo invitanti all’attacco giallonero. Ospiti che non si accontentano e provano ad approfittare del momento di sbandamento difensivo dell’Ascoli. Prima Danilevicius va vicino al terzo gol da fuori area, poi è Scognamiglio che il terzo gol in effetti lo trova, con un colpo di testa sotto la traversa su un calcio d’angolo battuto dallo splendido Caserta di oggi, vero padrone del centrocampo. Secondo gol in questo campionato per il difensore centrale della Juve Stabia.

Tre a zero e partita chiusa a 12 minuti dalla fine? Macché. Basta un episodio per riaprire una partita ormai chiusa a tripla mandata. Ed è il solito Zaza a trovarlo. Sul cross dalla trequarti di Faisca, il numero 10 bianconero stacca imperioso e di testa trova l’angolo giusto per il gol che vale l’1 a 3 che risveglia pubblico e squadra ascolana. Infatti passano soli 4 minuti e sull’ennesimo calcio di punizione di Loviso, è ancora Zaza a incocciare di testa e a segnare la sua personale doppietta che fissa il punteggio sull’incredibile 2 a 3, infiammando definitivamente il pubblico di casa, che, quando mancano 5 minuti alla fine, inizia a crederci.

Succede che, però, arriva la beffa delle beffe nei minuti di recupero. Con la squadra di casa tutta sbilanciata in avanti, la Juve Stabia riparte velocemente con Danilevicius, che premia l’inserimento di Salvatore Bruno, che di destro brucia Guarna. Secondo gol in campionato per il numero nove, grande ex della sfida, autore di 25 gol tra il 2001 e il 2003 in maglia bianconera.

Finisce così, con un 4 a 2 pirotecnico per la Juve Stabia, che vola a quota 15 punti ed entra di prepotenza in zona playoff, forte anche delle 4 vittorie consecutive in campionato. Chi fermerà adesso gli uomini di Braglia?

ASCOLI-JUVE STABIA 2-4
MARCATORI:
24’ pt Caserta rig. (J), 25’ st Genevier rig. (J), 33’ st Scognamillo (J), 37’ st Zaza (A), 41’ st Zaza (A), 47’ st Bruno (J).
Ascoli (3-5-2): Guarna; Ricci, Peccarisi, Faisca; Scalise (35’ st Colomba), Morosini (38’ st Capece), Loviso, Fossati (12’ st Dramé), Pasqualini; Feczesin, Zaza. A disp.: Maurantonio, Prestia, Di Donato, Giallombardo. All.: Silva.
Juve Stabia (3-5-2): Nocchi; Maury, Figliomeni, Scognamiglio; Acosty (27’ st Gorzegno), Genevier, Jidayi, Caserta, Baldanzeddu; Mbakogu (30’ st Bruno), Cellini (12’ st Danilevicius). A disp.: Seculin, Doninelli, Improta, Erpen. All.: Braglia.
Arbitro: La Penna di Roma 1.
NOTE – Ammonito Scognamiglio (J), Fossati (A), Figliomeni (J), Peccarisi (A). Allontanato al 25’ pt il DS De Matteis per proteste. Allontanato al 20’ st Mister Silva. Spettatori 2.820 (1.275 abbonati) per un incasso di 24.321,12 € (rateo abb. 13.821,50 €). Rec. 3’ pt, 5’ st.

Francesco Mariani
Francesco Mariani
Twitter addicted, vive di calcio. In campo è convinto di essere Pirlo, ma in realtà è un Carrozzieri qualunque. Per lui il trequartista è una questione di principio.

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