La sfida clou della dodicesima giornata mantiene le aspettative e regala un emozionante successo dell’Anzhi sullo Spartak. La squadra di Hiddink non si ferma più, l’ultimo pareggio risale a metà luglio contro lo Zenit, mentre la compagine di Emery sprofonda nel baratro; il tutto prima del match chiave in casa contro il Benfica. Per i Daghi, volo in quel di Liverpool, dove la cornice di Anfield Road opporrà l’Anzhi al Liverpool.
BYLYA-GOL, LO SPARTAK VOLA-L’Anzhi accusa la pausa, e fatica nell’approccio della partita. Vincere sempre è impossibile per tutti, un calo è anche normale. Ma la squadra di Hiddink ormai ha abituato a prestazioni non eccelse ma maledettamente ciniche. E’ però lo Spartak, ordinato e accorto, a passare in vantaggio: in un azione concitata Welliton prende il palo da due passi, la sfera gli ricapita tra i piedi e il brasiliano riesce a servire Bylyaletdinov, il quale trafigge Gabulov.
ROSSO PER KOMBAROV, RIMONTA ANZHI-Kirill Kombarov decide in negativo la partita: la doppia ammonizione a cavallo dell’intervallo condiziona e non poco la condotta di gioco degli uomini moscoviti. Al 63′ Traorè, giocatore completo, dotato di grandi doti fisiche e tecniche, si destreggia bene sui dieci metri e fulmina Pesjakov. Il Dinamo Stadion comincia a diventare una bolgia e la squadra viene sospinta da una vera e propria onda di tifo. Tutto fatto in maniera corretta, diversamente da quanto possa pensare l’Uefa, che non permette la disputa di sfide europee in Daghestan; evidentemente le altre squadre del campionato russo sono eroiche a volare fin lì. Nel finale Tagirbekov ha la palla del vantaggio, ma a porta vuota manca il bersaglio di testa. A recupero inoltrato Malyj fischia una punizione pressochè inesistente a Traorè; sul susseguente cross in mezzo Insaurralde incoccia maldestramente la sfera nella propria porta: esplode lo stadio, 2-1 per l’Anzhi.
KERZHA-GOL, LO ZENIT VA-Fondamentale vittoria dello Zenit San Pietroburgo, che regola tra le mure amiche una squadra ostica come il Kuban Krasnodar. Decisivo il tiro dal dischetto di Aleksandr Kerzhakov a un passo dalla chiusura del primo tempo; l’entità del fischio? La palla sbatte nettamente sulla mano di Kozlov, ma l’arto è praticamente tutt’uno col ventre. Rigore probabilmente dubbio, non sconcertante comunque come fischio. Nel finale traversa clamorosa per Witsel, con un gran tiro da fuori. Hulk riceve la quarta ammonizione e non potrà giocare settimana prossima a Vladikavkaz, contro l’Alaniya.
KRASNODAR, 3 PUNTI PER LA TRANQUILLITA’-Vittoria che fa fieno in cascina per il Krasnodar, contro l’Alaniya. Osseti sempre più in difficoltà, e adesso arriva lo Zenit. Decisiva le reti nella parte finale di gara di Shipitsin e Drincic, a secco i capocannonieri del torneo, Neko dell’Alaniya e Movsysyan del Krasnodar.
ANZHI-SPARTAK M 2-1 34′ Bylyaletdinov (S), 64′ Traorè, 92′ Aut. Insaurralde
ZENIT-KUBAN KRASNODAR 1-0 45′ Rig. Kerzhakov
KRASNODAR-ALANIYA 2-0 72′ Shipitsin, 84′ Drincic
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