Prosegue la fuga dell’Anzhi, battuto lo Spartak al 93′

-

La sfida clou della dodicesima giornata mantiene le aspettative e regala un emozionante successo dell’Anzhi sullo Spartak. La squadra di Hiddink non si ferma più, l’ultimo pareggio risale a metà luglio contro lo Zenit, mentre la compagine di Emery sprofonda nel baratro; il tutto prima del match chiave in casa contro il Benfica. Per i Daghi, volo in quel di Liverpool, dove la cornice di Anfield Road opporrà l’Anzhi al Liverpool.

BYLYA-GOL, LO SPARTAK VOLA-L’Anzhi accusa la pausa, e fatica nell’approccio della partita. Vincere sempre è impossibile per tutti, un calo è anche normale. Ma la squadra di Hiddink ormai ha abituato a prestazioni non eccelse ma maledettamente ciniche. E’ però lo Spartak, ordinato e accorto, a passare in vantaggio: in un azione concitata Welliton prende il palo da due passi, la sfera gli ricapita tra i piedi e il brasiliano riesce a servire Bylyaletdinov, il quale trafigge Gabulov.

ROSSO PER KOMBAROV, RIMONTA ANZHI-Kirill Kombarov decide in negativo la partita: la doppia ammonizione a cavallo dell’intervallo condiziona e non poco la condotta di gioco degli uomini moscoviti. Al 63′ Traorè, giocatore completo, dotato di grandi doti fisiche e tecniche, si destreggia bene sui dieci metri e fulmina Pesjakov. Il Dinamo Stadion comincia a diventare una bolgia e la squadra viene sospinta da una vera e propria onda di tifo. Tutto fatto in maniera corretta, diversamente da quanto possa pensare l’Uefa, che non permette la disputa di sfide europee in Daghestan; evidentemente le altre squadre del campionato russo sono eroiche a volare fin lì. Nel finale Tagirbekov ha la palla del vantaggio, ma a porta vuota manca il bersaglio di testa. A recupero inoltrato Malyj fischia una punizione pressochè inesistente a Traorè; sul susseguente cross in mezzo Insaurralde incoccia maldestramente la sfera nella propria porta: esplode lo stadio, 2-1 per l’Anzhi.

KERZHA-GOL, LO ZENIT VA-Fondamentale vittoria dello Zenit San Pietroburgo, che regola tra le mure amiche una squadra ostica come il Kuban Krasnodar. Decisivo il tiro dal dischetto di Aleksandr Kerzhakov a un passo dalla chiusura del primo tempo; l’entità del fischio? La palla sbatte nettamente sulla mano di Kozlov, ma l’arto è praticamente tutt’uno col ventre. Rigore probabilmente dubbio, non sconcertante comunque come fischio. Nel finale traversa clamorosa per Witsel, con un gran tiro da fuori. Hulk riceve la quarta ammonizione e non potrà giocare settimana prossima a Vladikavkaz, contro l’Alaniya.

KRASNODAR, 3 PUNTI PER LA TRANQUILLITA’-Vittoria che fa fieno in cascina per il Krasnodar, contro l’Alaniya. Osseti sempre più in difficoltà, e adesso arriva lo Zenit. Decisiva le reti nella parte finale di gara di Shipitsin e Drincic, a secco i capocannonieri del torneo, Neko dell’Alaniya e Movsysyan del Krasnodar.

ANZHI-SPARTAK M 2-1 34′ Bylyaletdinov (S), 64′ Traorè, 92′ Aut. Insaurralde

ZENIT-KUBAN KRASNODAR 1-0 45′ Rig. Kerzhakov

KRASNODAR-ALANIYA 2-0 72′ Shipitsin, 84′ Drincic

Per vedere la classifica in tempo reale, VAI QUI

Articolo precedente
Prossimo articolo
Michael Braga
Michael Braga
Grande appassionato di calcio russo, tifoso dello Zenit San Pietroburgo. Estimatore del calcio giocato nei luoghi meno nobili e più nascosti, preferirebbe vedere un Torpedo-Alaniya rispetto a uno Juventus-Milan.

I dieci incubi del tifoso della Lazio

La propria squadra del cuore, si sa, oltre alle gioie provocate per un gol o una vittoria, riesce a regalare ai propri tifosi anche...
error: Content is protected !!