Le pagelle di Napoli-Lazio, Hamsik-Cavani imprendibili

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E’ il Napoli l’anti-Juve! Chiaro il verdetto del San Paolo: i partenopei schiantano la Lazio, guidati da un immenso Cavani, migliore in campo nonostante il rigore fallito. Male tutta la Lazio, in particolare la retroguardia. Dopo la sconfitta casuale contro il Genoa, arriva una batosta meritata: è il momento dei primi dubbi sulla truppa di Petkovic

NAPOLI

De Sanctis 6.5: sempre tarantolato nelle proteste, si fa trovare pronto sulla chiamata di Klose, mantenendo illibata la sua porta.

Campagnaro 7: gran difensore con la licenza di offendere. Quando scende fa paura. La “furbata” sul gol del 3-0 è la ciliegina sulla torta.

Cannavaro 6.5: inizia annaspando contro Klose, poi svetta con imperialità. Bello il lancio che innesca il 2-0 di Cavani.

Gamberini 6: se ne rimane tranquillo e defilato a guardare lo show del Matador. (Aronica sv)

Maggio 6.5: primo tempo da urlo: corre, spinge, sovrappone e conclude. Nel secondo tempo si riserva dal faticare troppo.

Behrami 7: diga favolosa. Ha qualcosa da dimostrare alla sua ex squadra. In attacco dispensa buone giocate, ma dietro compie autentici capolavori: dalle sue parti non si passa.

Inler 6.5: metronomo utilissimo per il Napoli. Non sbaglia un passaggio, concedendo grandi boccate d’ossigeno ai suoi.

Zuniga 6.5: parte con il freno a mano tirato, ma quando la partita si mette in discesa dispensa giocate e dribbling a piene mani.

Hamsik 7.5: offuscato dalla splendida prova di Cavani, si conferma chiave di volta del Napoli. Quando gira lui, girano i partenopei. La sua cresta rimarrà a lungo nelle menti dei difensori laziali. (Vargas sv).

Pandev 6: il meno in palla del tridente. Cicca subito l’occasione buona all’inizio, e di lì in poi alterna buoni numeri a qualche passaggio a vuoto. (Insigne 6.5: in pochi minuti fa impazzire la già provata retroguardia biancoceleste. Mezzo voto in meno solo perchè la Lazio che ha trovato davanti era un pugile groggy).

Cavani 8.5: perde il meritatissimo 9 in pagella solo per aver sparato alle stelle il rigore del poker. E’ dappertutto: segna per fortuna e per errori macroscopici errori avversari, ma lui c’è sempre. E quando appare in area, è quasi sempre gol. Re mida è a Napoli, e ha la maglia numero 7.

Mazzarri 6.5: quando i tenori cantano questa musica, non c’è tattica che tenga. Ha il merito di tenere tutto il gruppo sempre sulla corda. Vedi la ramanzina a Vargas.

LAZIO

Marchetti 5.5: il rigore sbagliato da Cavani, e qualche bella parata nel finale lo salvano da un’insufficienza peggiore. Male sul raddoppio del Matador.

Konko 5: partita a due facce del terzino francese: spigliato e pericoloso in attacco, nullo in difesa. Purtroppo per la Lazio a prevalere è il secondo aspetto.

Dias 5: nel naufragio della difesa laziale, è l’unico a dare qualche segnale positivo. Anche lui però trotterella a vuoto.

Ciani 4.5: pessima prestazione del colosso francese, che soffre oltremodo le accelerazioni degli azzurri. Emblematico il rigore causato per l’entrata inutile su Insigne.

Cavanda 5: due o tre passi indietro rispetto alle ultime uscite. Maggio non è Sampirisi, e lo prova sulla sua pelle. (Floccari 5: magari sognava un ingresso alla Quagliarella allo Stanford Bridge. Magari sognava di scalare le gerarchie. Magari.).

Ledesma 5: simbolo di una Lazio svuotata dalle fatiche contro Tottenham e Genoa. Non ne azzecca una nè in interdizione nè in impostazione. (Cana sv).

Candreva 5.5: nel nulla totale, almeno è uno degli ultimi ad arrendersi. Anche se sembra un pò troppo ossessionato dal tiro in porta.

Hernanes 5: si capisce che non c’è dal nervosismo. Poche iniziative e tanti falli: altra serata da dimenticare per il Profeta.

Mauri 5.5: si sbatte in cerca della giusta collocazione, che non trova mai, anche per merito della guardia attenta di Inler e Behrami. (Ederson 6: poco tempo a situazione compromessa. Forse meriterebbe più spazio).

Lulic 5: corre a vuoto sbattendo costantemente contro Maggio. Una sola iniziativa giusta in 90′ è davvero troppo poco.

Klose 6: voto di stima sia per il bel gesto al 3′, quando ammette di averla toccata con la mano, sia per la generosità con cui lotta anche sull’ultimo e più inutile dei palloni.

Petkovic 5: aveva consigliato alla Lazio di essere presuntuosa, e di andare a Napoli per vincere. Chissà per quanto tempo gli verrà rinfacciato questo peccato di superbia.

Stefano Giovampietro
Stefano Giovampietro
Nato a Roma nel 1986, laureato in Management delle Imprese Sportive. Nella vita un solo obiettivo: raccontare lo sport; il calcio in particolare. Attualmente collaboratore di bettingisland.it e tuttochampions.it.

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