Juve-Lazio: destini opposti contro il Genoa bifronte

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Provinciale? Imprevedibile? Diciamo camaleontico: questo l’aggettivo che meglio qualifica il Genoa di Gigi De Canio. Spesso dagli errori si impara, come ha ben dimostrato il tecnico lucano. La breve storia dei Grifoni in questo campionato è una dimostrazione dell’importanza dell’adattamento e della dannosità di essere visceralmente legati ad un solo credo tattico. Dopo una netta vittoria all’esordio in casa contro il Cagliari, i rossoblù hanno cercato la partita spumeggiante anche a Catania, rimanendo terribilmente scottati dalla rimonta etnea concretizzatasi nel finale con la punizione di Lodi.

Non c’è due senza tre. E, come suo solito, nonostante l’avversario fosse la temibile Juventus, il Genoa alla terza ha disputato una gara prettamente offensiva. Il dominio di un’ora sul campo ha messo alle corde i bianconeri, che però hanno a loro volta schiacciato il Genoa con l’inserimento alcuni titolari, come Vucinic, Asamoah e Lichtsteiner. Le tante occasioni sprecate per fare il colpaccio contro la capolista devono aver svegliato Borriello e compagni: essere solo belli, e guardare la propria immagine come il mitologico Narciso non porta ad alcun risultato concreto.

Con umiltà e realismo, la truppa di De Canio ha scelto la strada più consona alle proprie caratteristiche, e il successo è arrivato immediatamente. Merito certo di un ottimo Frey, e di un Borriello implacabile, ma i Grifoni sono tornati dall’Olimpico di Roma con il bottino pieno grazie a una gara votata alla difesa. In trasferta, spesso, essere “provinciale” nell’atteggiamento non guasta. Anzi, premia, se si ha la pazienza e la fortuna di non subire reti. De Canio lo sa: tanto l’occasione capita, e se sfruttata a dovere, i 3 punti arrivano. Basti guardare il Siena a Milano. D’altronde il karma esiste anche nel calcio: lo ha testimoniato proprio Borriello a fine gara, dicendo “abbiamo ottenuto oggi quello che meritavamo contro la Juventus“. Nel frattempo la Lazio piange e la Juventus ride, perchè il calcio non è mai un gioco a somma zero. Soprattutto se hai davanti il famoso “Genoa bifronte”.

Stefano Giovampietro
Stefano Giovampietro
Nato a Roma nel 1986, laureato in Management delle Imprese Sportive. Nella vita un solo obiettivo: raccontare lo sport; il calcio in particolare. Attualmente collaboratore di bettingisland.it e tuttochampions.it.

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