San Siro stregata per l’Inter, 2-2 con il Rubin Kazan

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Continua la maledizione di ‘San Siro’ per la squadra di Stramaccioni. Inter e Rubin Kazan pareggiano 2-2 in una partita giocata a viso aperto. Alle reti di Ryazantsev e Rondon hanno risposto Livaja e Nagatomo, in una partita che si è risolta soltanto nei minuti finali. L’Inter, però, non è più capace di vincere nel suo stadio.

FOLLIA JONATHAN, RISPONDE LIVAJA – L’entusiasmo e la voglia dell’Inter di sfatare il tabù ‘San Siro’ si manifesta subito, quando Livaja si procura un ottimo calcio di punizione dal limite: Cassano trova la precisione ma non la potenza, e Rizhikov blocca senza problemi. Il Rubin difende in maniera ordinata, lasciando pochi spazi a Coutinho e compagni; i tartari rispondono soprattutto con i cross in area di rigore, ma Rondon non impensierisce Handanovic. Punge invece sulla sinistra Karadeniz, che salta con costanza Jonathan e arriva sul fondo, costringendo Samuel a un intervento alla disperata per evitare guai peggiori. Il brasiliano però è in palese difficoltà contro l’esterno turco, e al quarto d’ora concede ingenuamente un calcio di rigore ai russi. Dal dischetto Natcho viene iptnotizzato da Handanovic, ma sulla respinta del portiere sloveno il più lesto è Ryazantsev, che porta in vantaggio i suoi.

Coutinho sembra essere ispirato, ma il suo estro non si tramuta in concretezza utile per la squadra; il Rubin poi è micidiale in contropiede, e alla mezz’ora Eremenko va vicino al goal del raddoppio con un bel diagonale, ma il suo destro finisce di poco fuori. L’Inter vuole pareggiare la partita prima dell’intervallo e ci va molto vicina con Jonathan, ma il brasiliano però temporeggia troppo e viene murato dalla difesa ospite. Il gol nerazzurro però è nell’aria: Cassano inventa un passaggio illuminante per Cambiasso, che salta il portiere e di destro serve morbido Livaja, che di testa fa 1-1. Nel finale Ryazantsev fa nuovamente tremare ‘San Siro’ con una rasoiata di sinistro, fermata soltanto dal palo ad Handanovic battuto.

RONDON FA TREMARE SAN SIRO, NAGATOMO SALVA L’INTER – Stramaccioni sostituisce un Jonathan in palese difficoltà, al suo posto Guarin, con Zanetti dirottato nel ruolo di terzino destro. L’Inter soffre l’iniziativa della squadra di Berdyev, rischiando anche di subire il gol del raddoppio: Karadeniz scappa ancora sulla sinistra e costringe Handanovic ad una prodigiosa uscita. Stramaccioni ordina un pressing alto e asfissiante per recuperare il pallone, ripartendo in contropiede; tattica efficace perchè Cassano scappa centralmente e serve a Livaja il pallone del possibile vantaggio casalingo, ma il piatto destro del croato finisce di poco alto. L’entrata di Milito dà ai nerazzurri per dare maggiore concretezza in attacco.

Cesar Navas e Ranocchia si mettono in evidenza con ottime coperture difensive, proprio mentre il tecnico romano inserisce Pereira per un ottimo Cassano. Guarin prova la soluzione di potenza dopo essersi procurato un calcio di punizione al limite dell’area, il pallone però termina fuori di poco; stessa sorte anche per una conclusione di Coutinho, che dialoga bene con Milito ma non riesce a trovare la porta. Eremenko però mostra tutta la sua classe nel finale di partita servendo Rondon, che salta Ranocchia e di sinistro punisce Handanovic. L’Inter però, con la forza della disperazione, ha il merito di riuscire a pareggiare la partita in pieno recupero con Nagatomo, che con un destro al volo su assist di Milito fulmina Rizhikov.

STRAMACCIONI – “Mi fa rabbia perché tante cose sono andate bene, purtroppo non siamo riusciti a vincere”. Così Stramaccioni, a caldo, commenta il pari in extremis. “Anche oggi i tifosi ci sono e mi sono stati vicini – ha dichiarato il tecnico nerazzurro – Questo ci dà veramente fastidio, non dargli una gioia davanti a loro. Sembrerà semplicistico, ma purtroppo siamo stati puniti da due episodi. Globalmente l’Inter mi era piaciuta – ha aggiunto – molto più nella ripresa che non nel primo tempo. L’episodio del rigore è un’ingenuità, per la quarta volta di fila in casa siamo andati in svantaggio prima del 20′. Non credo in un approccio sbagliato, perché dopo il gol abbiamo creato due occasioni subito. Nella ripresa la squadra mi è piaciuta, il Rubin ha finito con cinque difensori, quattro centrocampisti e Rondon che purtroppo è stato sufficiente per segnare”.

INTER-RUBIN KAZAN 2-2

Inter (4-3-1-2): Handanovic; Ranocchia, Samuel, Jonathan (Guarin dal 45’), Zanetti; Nagatomo, Gargano, Cambiasso; Coutinho, Livaja (Milito dal 60’), Cassano (Pereira dal 67’). A disp.: Belec, Silvestre, Juan, Sneijder. All.: Andrea Stramaccioni.
Rubin Kazan (4-4-1-1): Rizhikov; Kuzmin, Navas, Bocchetti (Kaleshin dall’80’), Marcano; Sharonov, Ryazantsev (Orbaiz dal 69’); Natcho, Karadeniz (Kasaev dall’85), Eremenko; Rondon A disp.: Dyadyun, Davydov, Haghighi, Tore. All.: Kurban Berdyev.
Arbitro: Deniz Aytekin (GER)
Marcatori: 17’ Aleksandr Ryazantsev, 39’ Marko Livaja, 84’ Salomon Rondon, 90+2’ Yuto Nagatomo
Note: Ammoniti Bocchetti, Marcano, Orbaiz (R), Guarin (I)

Alessandro Lelli
Alessandro Lelli
Nato a Genova nel maggio 1992; è un appassionato di calcio, basket NBA e pallavolo (sport che ha praticato per molti anni). Frequenta la facoltà di Scienze Politiche, indirizzo amministrativo e gestionale.

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