MondoPallone Racconta… Lo scudetto dal sapore esotico

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Danilo Pileggi, ex centrocampista di Serie A negli anni ’80, è diventato campione di Etiopia alla guida del Saint-George, rinnovando la felice tradizione dei tecnici italiani capaci di vincere il campionato in terra straniera. Perché il tricolore è stato tenuto alto non solo da Trapattoni, Capello e Mancini… 

Renato Cesarini divenne celebre negli anni ’30 con la maglia della Juventus, con cui vinse 5 scudetti di fila dal 1931 al 1935. Interno nato a Senigallia (Ancona) nel 1906, emigrò con la famiglia in Argentina due anni più tardi e lì crebbe calcisticamente. Si mise in mostra con la casacca del Chacarita Juniors meritando due presenze (con una rete) nella Nazionale albiceleste nel 1926. Il ritorno in Italia nel 1929 e l’epopea del quinquennio lo portarono all’azzurro, senza però essere convocato per il vittorioso Mondiale 1934. Chiuse con 11 presenze e 3 reti, rimanendo nella storia per i suoi gol nei minuti finali: da qui la famosa “Zona Cesarini” conosciuta tuttora. Tornò in Argentina per poi passare alla panchina. Guidò il formidabile River della “Maquina” a due titoli nazionali nel 1941 e 1942. Nel 1960 e 1961 fu campione d’Italia con la Juventus di Boniperti, Charles e Sivori, quest’ultimo da lui scoperto nelle giovanili del River Plate.

Renato Cesarini

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mario Astorri fu un ottimo attaccante del campionato italiano negli anni ’40 e ’50, capace di realizzare oltre 130 reti in carriera e vestire le maglie di Juventus, Atalanta e Napoli. Dopo aver appeso le scarpe al chiodo diventa allenatore e nel 1959, su consiglio del grande Eraldo Monzeglio, emigra in Danimarca. Qui diventerà campione nazionale per due volte: nel 1967 con l’AB e nel 1974 con il KB. Segnalò nei primi anni ’80 Michael Laudrup al presidente juventino ed ex compagno di squadra Boniperti.

Astorri giocatore con la maglia della Juventus

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Giovanni Trapattoni non è solo il più vincente allenatore italiano della storia. La storia l’ha scritta anche fuori confine trionfando in ben tre campionati diversi: Germania (Bayern Monaco 1997), Portogallo (Benfica 2005) ed Austria (Salisburgo 2007). Proprio nella stagione della vittoria del Trap in Bundesliga, Fabio Capello completò una fantastica doppietta italica portando a casa la Liga spagnola al comando del Real Madrid. Il tecnico di Pieris ha bissato il titolo con le merengues esattamente dieci anni dopo. Anche l’est europeo è stato terreno di conquista per gli allenatori nostrani, con Walter Zenga vittorioso addirittura consecutivamente in due paesi differenti: Romania (Steaua Bucarest 2005) e Serbia-Montenegro (Stella Rossa 2006). Sempre nella Liga I romena, ma nel 2009-10, l’affermazione di Andrea Mandorlini – guarda caso ex compagno proprio di Zenga nell’Inter dei record 1988-89 con Trapattoni in panchina – alla guida del CFR Cluj. La stagione 2009-10 ha visto anche il trionfo (meglio dire Double) di Carlo Ancelotti nel Chelsea del magnate russo Abramovich. Il tecnico emiliano ci riproverà ora in Francia, al PSG infarcito di vecchi protagonisti della Serie A. A riprova che territori sempre più lontani dall’Italia stiano diventando terra di conquista per i coach nostrani, degno di nota è l’avvio con il botto della carriera all’estero di Luciano Spalletti.

 

 

 

 

 

 

 

 

L’allenatore di Certaldo è reduce da due vittorie consecutive nello Zenit San Pietroburgo, che nella Champions League 2012-13 sarà avversario del Milan. Spettacolare e da infarto la rocambolesca vittoria del Manchester City di Roberto Mancini nella Premier League inglese, maturata all’ultimo minuto dell’ultima giornata.

Abbiamo parlato di protagonisti noti, tornei più o meno facenti parte dell’elite del calcio europeo.

Ma merita la sua vetrina anche Danilo Pileggi, ex centrocampista di Torino e Bologna negli anni ’80, che ha portato a casa il titolo etiope con il Saint-George SA, compagine guidata in precedenza da Giuseppe Dossena con Pileggi in seconda. Un trionfo conquistato con serietà e professionalità in un ambiente in cui non girano certo le disponibilità economiche degli sceicchi, che però non rappresentano garanzia automatica di successo.

Danilo Pileggi, campione d’Etiopia

 

 

 

 

 

 

 

 

Insomma, il buon nome degli allenatori italiani all’estero è salvo. In attesa di nuovi successi…

 

Fabio Ornano
Fabio Ornano
Cagliaritano, classe '81. Pazzo per Brera, Guerin Sportivo e Panini. Da anni membro di MP: principalmente ed inevitabilmente, per scrivere sulla storia del calcio. Italiano ed internazionale.

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