Torneo Inicial 2012: la giornata delle frenate

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Nella sesta giornata del Torneo Inicial succede di tutto in quasi tutti i campi. Gol e polemiche, risse in campo e intemperanze dei tifosi sugli spalti, rimonte epiche e tabù rimasti intatti, questa è stata la passata giornata in Argentina. Andiamo con ordine, e partiamo dalla sfide di Sabato. Clamorosa vittoria del San Martin de San Juan contro l’Arsenal di Alfaro: un 4-0 perentorio che non lascia spazio a commenti, e dà ai neroverdi una piccolissima speranza almeno di accedere agli spareggi. Per i campioni in carica, tramortiti dalle reti di Mas, Bogado, Osorio e Luna, una giornata da dimenticare, condita anche da due espulsioni , quelle di Lopez e Braghieri.  Prima vittoria per il San Martin, comunque distante dalla salvezza. Prima sconfitta, invece, per l”Arse” che resta a 11 punti, dietro solo due punti dal Boca capolista.

L’Atletico Rafaela ottiene tre punti pesantissimi nello scontro diretto contro l’All Boys. Decidono la sfida le reti di Eluchans e dell’eterno Grazzini per i padroni di casa, mentre serve solo per i tabellini il gol nel finale di Mauro Matos. Non si fanno male Estudiantes e Velez. Al “Ciudad de la Plata” vince sostanzialmente la noia, con gli ospiti più pericolosi, ma poco incisivi sotto porta. Piccolo passo in avanti per entrambe: il Velez si conferma in piena lotta per le posizioni che contano, e l‘Estudiantes fa registrare  progressi sia dal punto di vista del gioco che della tempra e del carattere, già mostrati  in precedenza  nella gestione Cagna.

Festa grande al “Nuevo Gasometro”. Vince contro l’ex capolista del campionato la formazione di casa, aggiungendo un tassello importante all’obiettivo stagionale, chiamato salvezza. Partita dai ritmi elevatissimi, per merito di entrambe le squadre, in striscia positiva e con entusiasmo da vendere. Buffarini in tap-in porta in vantaggio il “Cuervo” alla mezz’ora, sfruttando la giocata di Ignacio Piatti, l’ex Lecce che si inventa una giocata da urlo. Il raddoppio arriva a metà ripresa: Buffarini offre a Stracqualursi un cioccolatino solo da scartare. L’ex bomber del Tigre ringrazia e sigla la rete del 2-0. Il popolo di “Boedo” va in delirio, e la rete Alcoba, lasciato nel tripudio generale incredibilmente solo dalla difesa dei padroni di casa, non scalfisce la gioia dei rossoblù. Il Colon di Sensini cade per la prima volta in questo Inicial, ma a testa alta. Il San Lorenzo è ancora vivo.

“Paternal” indigesta per il Boca Juniors. L’ Argentinos di Astrada gioca una partita solida, curando ogni minimo particolare. Parte forte  il “Bicho”, avanti con il bolide dai 25 metri di Alejandro Capurro. Ci pensa Juan Sabia a regalare il pareggio alla squadra di Falcioni. Loustou fischia rigore per fallo su Silva, e dal dischetto Pablo Ledesma è perfetto. Nella ripresa il Boca non sfonda, nonostante l’espulsione di Placente per i biancorossi. Gli “Xeneizes” volano in vetta, ma c’è molto da lavorare dalle parti della “Bombonera”.

Il Belgrano supera il Racing grazie alla rete di Cesar Carranza. Poi si difende con le unghie per la doppia espulsione di Zapata e Barrios, avvenute nel giro di cinque minuti. Il “Pirata” non cede di un millimetro, e il muro eretto da Olave porta (anche con un pò di fortuna) tre pesantissimi punti. Si conferma ottimo il lavoro in panchina di Zielinski, mentre l'”Academia” di Zubeldia non riesce a trovare una propria dimensione. In ottica salvezza il promedio di entrambe le squadre resta discreto, ma non abbassare la guardia diventa una prerogativa quasi esistenziale per questi team.

Se Sparta piange Atene non ride. L’altra faccia di Avellaneda viene bloccata in casa del Quilmes e dalla decisioni arbitrali dello scarso Delfino. Mansilla per il Cervecero gela in chiusura di tempo il “Libertadores de America”, rianimato dalla zampata sotto porta di Farias. Poi comincia lo show del direttore di gara: falli non fischiati, regole del vantaggio ignorate, faccia a faccia con calciatori, cartellini sventolati a caso. Tutto questo ovviamente non giova alla partita. L’espulsione del neo entrato Benitez, per un fallo veniale, chiude la pessima prova arbitrale. A fine partita il direttore di gara si dichiarerà soddisfatto del suo operato, imputando il nervosismo della gara al clima creato dai tifosi di casa. Anche questo è calcio argentino.

Il calcio argentino è anche River Plate-Newell’s. Il River gioca, segna e si fa rimontare due reti in due minuti. Partita fantastica al “Monumental”. Prosegue il tabù casalingo dei “Millionarios”, che giocano con “garra” sin dall’inizio. Gela tutti il cinico Newell’s del “Tata” Martino, avanti con il tocco da due metri di Perez. I padroni di casa non demordono e pareggiano con la splendida volèe di Trezeguet, al suo primo gol stagionale. Due minuti dopo un cross sbagliato di Mora termina la sua corsa sotto l’incrocio dei pali. Due a uno River, delirio puro al “Vepuccio Liberti”.

Il meglio deve ancora venire. Funes Mori, dopo una miriade di occasioni sprecate dagli uomini con la “banda Roja” segna il gol che dà il doppio vantaggio al River. Sembra finita. Sembra.  A riaprire il tutto ci pensa Carlos Sanchez che, appoggiando il pallone a Barovero con il petto, colpisce il pallone con una mano. Rigore, gol di Scocco. L’incubo ci mette poco a materializzarsi: sempre “Nacho” Scocco con un gran destro da fuori area infila l’incolpevole Barovero. Termina una folle partita, ma non il tabù casalingo degli uomini di Almeyda.

Il Lanus liquida senza troppi patemi d’animo il Godoy Cruz di Asad. La partita si risolve in favore del “Granate” con i gol di Pereyra ( che sfrutta l’errore del portiere del “Tomba”) e di Goltz, abile a sfruttare una pennellata da destra di Regueiro.

Riacciuffa il pari in extremis l’Union de Santa Fe, dopo il vantaggio del Tigre firmato da Ftcla. All’ultimo minuto dei cinque concessi da Pitana, Galvan fa esplodere il “15 de Abril”, regalando cosi il primo punto stagionale al “Tatengue”. Sfuma nel finale il primo successo per gli uomini di Arrubarrena, costretti in dieci per lunghi tratti del match.

 

Luciano Savarese
Luciano Savarese
Nato a Terracina il 1° febbraio 1989. Amante di tutto ciò di sferico che rotola su un campo rettangolare. Collaboratore presso diverse testate giornalistiche, sportive e non. Studia Lettere alla Sapienza di Roma.

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