Che brutta Italia: il pareggio sta stretto alla Bulgaria

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Un punto guadagnato per l’Italia, vista la partita che forse la Bulgaria avrebbe meritato di vincere. L’Italia è solo una brutta copia di quella scoppiettante degli europei. Mediana bloccata dal pressing dei bulgari, più avanti nella preparazione rispetto agli azzurri, e se Pirlo non dirige l’orchestra come al solito tutta la squadra ne risente. La Bulgaria orfana di Berbatov (che ha scaricato anche la nazionale), si affida alle ripartenze veloci e mette in difficoltà una difesa a tre da rivedere.

LE FORMAZIONI – Prandelli lancia dall’inizio il 3-5-2 “stile Conte” già visto agli europei, con la nuova coppia Giovinco- Osvaldo in attacco, i collaudatissimi De Rossi- Pirlo e Marchisio al centro della manovra ed il giovane Ogbonna in difesa dal primo minuto. Orfana del terribile Berbatov la Bulgaria si affida ai gol di Popov, con un 4-3-3 pronto a trasformarsi in 4-5-1 in fase difensiva.

ITALIA BRUTTINA MA FORTUNATA –  Partita che parte bloccata, con i bulgari che sfruttano una migliore condizione fisica per togliere il respiro alla manovra degli azzurri. Il primo spunto è della Bulgaria: al 23′ Buffon deve superarsi per deviare in corner una zampata di Ivanov sugli sviluppi di un calcio piazzato da destra. Lo stesso Buffon non è però impeccabile al 29′, quando Manolev lo sorprende con un destro dai 20 metri che porta in vantaggio la Bulgaria. L’Italia gioca male, ma a sorpresa trova il pari al 35′ con Osvaldo, che conclude con un mancino morbido e preciso un’azione confusa degli azzurri nell’area di rigore bulgara. Dopo 4 minuti il romanista trova il raddoppio, grazie ad un colpo di testa su assist di Giaccherini che trova la fortunosa deviazione di Ivanov, fatale per il portiere Mihaylov. Sul finale il solito Osvaldo potrebbe addirittura fare il tris, con un destro potente che stavolta trova pronto l’estremo difensore bulgaro.

LA BULGARIA PUNGE:SOFFERENZA NEL FINALE- L’Italia entra in campo nella ripresa decisa a riscattare un brutto primo tempo. Giovinco al 49′ ci prova da fuori area: il suo destro è forte ma centrale. Gli azzurri sembrano avere la situazione più sotto controllo, pur senza brillare.Il primo campanello d’allarme suona però al 56′, quando un destro di Popov da fuori area esce di poco alla sinistra di Buffon. I bulgari sono pericolosi nelle ripartenza, infatti al 66′ la Bulgaria trova il meritato pareggio con Milanov, che raccoglie un assist basso dalla destra e resta lucido davanti a Buffon. Il life motiv della gara resta questo: l’Italia prova timidamente a impostare e la Bulgaria punge in contropiede. Al 74′ Manolev si ritrova solo davanti a Buffon, che respinge miracolosamente una conclusione sul primo piano. Dalla mezz’ora l’Italia resta in dieci: De Rossi ha problemi al flessore che lo costringono a uscire e Prandelli ha già esaurito i cambi con gli ingressi di Diamanti, Peluso e Destro. L’Italia soffre la pressione dei bulgari, in superiorità numerica e spinti dall’entusiasmo del pubblico di casa. Negli ultimi minuti ci prova Destro, ma è poca roba.

TOP BULGARIA: Manolev, Popov FLOP: Gadzhev
TOP ITALIA: Osvaldo FLOP:Bonucci, Pirlo.

BULGARIA-ITALIA 2-2 (1-2) 

BULGARIA: Mihaylov; J.Minev, Bodurov, Ivanov, V.Minev; Gadzhev (79′ Sarmov), Dyakov, G.Milanov; Manolev, Gargorov (62′ Micanski), Popov. A disp: Petrov, V.Stojanov, I.Milanov, Alexandrov, Zanev, Galchev, I.Stoyanov, Rangelov, Genkov. Allenatore: Penev.
ITALIA: Buffon; Barzagli, Bonucci, Ogbonna (68′ Peluso); Maggio, De Rossi, Pirlo, Marchisio, Giaccherini (64′ Diamanti); Giovinco (73′ Destro), Osvaldo. A disp: De Sanctis, Acerbi, Cassani, Poli, Nocerino, Verratti, Insigne, Borini, Pazzini. Allenatore: Prandelli                                                                              
ARBITRO: Martin Atkinson                                                            
RETI: 29′ Manolev (B), 35′, 39′ Osvaldo (I), 66′ Milanov (B)
NOTE: Ammoniti:  Gadzhev (B), Ogbonna (I), Diamanti (I)

Luca Lottero
Luca Lottero
Nato negli anni della grande Samp, appena un anno dopo lo scudetto targato Vialli&Mancini. Laureato in Scienze politiche all'università di Genova, ama scrivere di calcio e di politica.

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