Fenerbahce-Spartak, vigilia infuocata a Istanbul

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E’ il preliminare più in bilico, è il preliminare più entusiasmante. La vigilia della sfida di ritorno tra Fenerbahce-Spartak Mosca è stata davvero infuocata, e la partita si prospetta non da meno. Il 2-1 dell’andata lascia ancora tutto aperto e stasera può finire davvero in qualsiasi modo.

Ci si augura senza scontri sugli spalti, anche se le tifoserie si sono già stuzzicate nei giorni scorsi, quando degli ultras russi hanno bruciata un telo raffigurante Kemal Ataturk. Non intenti pacifici dunque per chi volerà in Turchia, e verrà dunque accolto per bene a Istanbul.

E’ una sfida infuocata anche sul campo. Il Fenerbahce in casa può recuperare lo svantaggio, e lo Spartak Mosca dovrà fare la partita della vita: una partita tra due squadre che nella fase a gironi ci starebbero benissimo ma si sa, Platini ha preferito l’ingresso di squadre purtroppo improponibili relegando squadre di fascia medio-alta a scontri dentro-fuori. Fondamentale sarà l’avvio di gara: come dice Gorlukovic, ex Spartak, l’obiettivo principale dei russi sarà quello di non subire gol nei primi 15-20 minuti. Un gol veloce farebbe sì che il pubblico possa esaltarsi, e per lo Spartak diverebbe un inferno.

Dall’altro canto i turchi sono convinti di passare; Kodzhaman ha detto che lo Spartak in trasferta avrà molti problemi, mentre Krasic è certo che i suoi giocheranno una partita al 200 per cento.

Più caute le parole dei russi: “L’importanza del match è evidente. Siamo fisicamente a posto, e partiamo col desiderio di vincere.” ha dichiarato Emery. Kombarov, decisivo nel match d’andata, ha focalizzato l’attenzione sul gruppo prima che sulle individualità; l’importante sarà non fare una gara limitata alla rimessa.

Mancheranno Kallstrom,Pareja, Welliton, probabilmente Romulo mentre Kuyt sarà insignito della fascia di capitano. Sfida importantissima per entrambe le squadre e i propri movimenti calcistici; inizio ore 20 45, diretta su Sky Sport 3 e Italia 1.

Michael Braga
Michael Braga
Grande appassionato di calcio russo, tifoso dello Zenit San Pietroburgo. Estimatore del calcio giocato nei luoghi meno nobili e più nascosti, preferirebbe vedere un Torpedo-Alaniya rispetto a uno Juventus-Milan.

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