“30 sul campo? Perché rifiutiamo il calcolo della Federazione”

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Nel giorno della presentazione della nuova maglia ufficiale 2012/2013, è tornato a parlare il patron della Juventus, Andrea Agnelli, che ha toccato argomenti interessanti presenti e futuri.

Sulla questione “30 sul campo”, la scritta inserita sulla maglia di quest’anno, il presidente bianconero ha affermato: “Le tre stelle sono all’ingresso di questo stadio, tutti gli juventini si sentono questi 30 scudetti vinti sul campo e a proposito ringrazio Nike che ha dimostrato in quest’ultimo periodo grande professionalità. Ho sempre detto e ricordato che la Juve ha rispettato le decisioni della giustizia sportiva allora, poi sono emersi dei fatti nuovi, il Consiglio Federale ha avuto un momento per mettere la parole ‘reset’ ma si è deciso di non decidere. Sono partiti dunque atti giuridici per la tutela dell’imamgine della nostra società, le azioni legali sono chiaramente in una fase fisiologica di incubazione, non abbiamo dimenticato nulla. Noi contiamo gli scudetti e ci viene 30, quando però guardo quella che è l’aritmetica della Federazione sono 28: abbiamo preso le 2 stelle che rappresentavano i 29 scudetti fino a ieri, noi non riconosciamo più quella aritmetica e non riconosciamo più il modo di calcolare della Federazione, da qui la scritta che abbiamo posto sotto il nostro logo che porta avanti ed evolve la situazione e i procedimenti che sono ancora in corso. E’ una scritta che ci sta molto a cuore“.

SCOMMESSE – “E’ un fenomeno che và affrontato nella maniera più seria possibile, non è possibile pensare che organizzazioni criminali possano intaccare il risultato sportivo di partite di alto livello nel nostro come in altri campionati. Andare ad intaccare la passione della gente, la credibilità dello sport, gli interessi che ci sono, gli sponsor, le televisioni e in generale tutto il movimento, è una qualcosa di assolutamente negativo, si deve trovare un modo che giustizia ordinaria e giustizia sportiva vadano di pari passo“.

CONTE – “Il nostro mister è stato più e più volte portato sulle prime pagine dei giornali su una vicenda dove non ha ancora avuto la possibilità di esprimersi. Io personalmente ho già avuto modo di parlare di quella che è la mia valutazione su Antonio, lo conosco da 20 anni, conosco i suoi valori e so che lui da quando si alza la mattina fino a quando va a dormire, vuole vincere. Sono molto sereno su quelli che saranno gli sviluppi, avrà l’opportunità di andare dal procuratore Palazzi e durante l’interrogatorio avrà la possibilità di spiegare la sua posizione tornando poi il giorno dopo ad allenare serenamente la Juventus“.

OBIETTIVI – “Ci aspetta un anno molto importante, dovremo confermare quanto di buono fatto l’anno scorso. Ma ci tengo a ribadire che questo sarà un anno come un altro per la Juventus, come dice la frase, abbiamo la ‘mission’ dove vincere non è importante ma è l’unica cosa che conta, come diceva Boniperti. La Juve parte con l’ambizione di vincere tutte le competizioni ma è anche consapevole di quello che è l’ambiente nazionale e internazionale, dire di poter vincre tutto mi piacerebbe ma è difficile, è nella nostra storia, nel nostro dna. Ci saranno squadre molto agguerrite, ci sono società che fatturano il doppio di noi, ma sappiamo anche che la palla è rotonda, l’anno scorso quando siamo partiti, la critica ci dava quinti o sesti o quarti con ottimismo, a fine anno ci dicevate che una Juve così non avrebbe avuto problemi a vincere le semifinali di Champions, lascio a voi aperta la previsione, noi partiamo con la consapevolezza di cosa significa onorare la maglia Juventus“.

FUTURA MAGLIA NUMERO 10 – “La maglia numero 10 la decideranno i ragazzi, conosciamo quello che è il peso specifico della maglia, nella nostra storia sono stati tanti i numeri 10 eccellenti, auguro al prossimo se non lo stesso successo, anche un pochino meno, è lo stesso sufficiente“.

TOP PLAYER – “Ci stiamo comportando coerentemente con quelle che erano le esigenze della squadra, valuteremo strada facendo le opportunità. Con la squadra che abbiamo ora mi aspetto da tutti voi di sentire che arriveremo fino in fondo in Champions League“.

Marco Iannotta
Marco Iannotta
Giornalista pubblicista nato a Moncalieri il 9/7/86, vive a Formia (LT). Vicedirettore di MondoPallone, telecronista, opinionista e co-conduttore del programma #FuoriGGioco. Adora il calcio estero e la NBA.

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